Anatomizzazione delle leggi degli scacchi.

Vi sono leggi più o meno scritte, decise e codificabili. Chi le ha redatte non è nostra competenza parlarne qui. Basti sapere che vi sono coloro che le comprendono, altri non le comprendono. Il motivo appare inspiegabile. Provarci non ha quasi senso, ma se mai vi dovesse capitare di saper cogliere l’onda emozionale, sappiate accettare un semplice consiglio. Insistere può andare bene, perseverare se non si ottiene ciò che si desidera, se non funziona il metodo, prolungate solo una aizzante agonia. Meglio lasciare correre, l’abilità consiste nel rendersene conto abbastanza in tempo. A volte basta una sana dose di cinismo potenziato. Cambiare strategia? Ma non fatemi ridere. Non avete altri metodi perchè voi siete così fatti. Ovvero un prodotto intessuto di calcoli errati uno dietro l’altro, che si avvitano e si combinano come risultante del vostro io interno. Però con drammatico errore, se va male, con grande effetto se ben combinato. Come negli scacchi, gli sbagli si pagano. L’umiltà e la presa di coscienza si manifestano in un guizzo di intelligenza al di sopra del resto, basta mollare il colpo per evitare perdite di tempo. Quindi non rendetevi mai patetici e ridicoli. Semplicemente avete dedicato le vostre energie alla persona sbagliata focalizzandovi su una strategia che credevate producente. Incassate, metabolizzate, ricaricate, ripartite e tentate altrove. Adattarsi in corsa può essere una strada, ma non la soluzione. Se non è la persona giusta, la partita andrà a puttane a prescindere dalla vostra abilità!

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