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I giochi da tavolo che meritano la vostra attenzione!

Talisman Prologue, il GdT arriva su PC

Ogni tanto ribazzico nel mondo dei GdT e mentre ero nei paraggi di un sito specializzato mi sono imbattuto nella versione digitale di uno dei miei primissimi giochi da monello. Senza di lui non avrei nemmeno imparato l’inglese, la formazione nelle preferenze personali dei successivi giochi e trampolo per il periodo più florido in questo tipo di ludo, metà anni ’80. Prologue fonderà meccanismi presi pari pari dall’originale (come la grafica) e un sistema inedito di quest per la crescita del pg che pare funzionale e trasmette un maggior senso storico al background. Stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori occorre fare un paio di precisazioni. Il gioco è chiaramente orientato per acchiappare molti casual o comunque non solo i core gamers che attraversano le lande alla ricerca della Corona da oltre un ventennio. In effetti sul forum ufficiale in tanti arricciano il naso per la scarsa difficoltà e una IA da rifinire. Come funziona? Si introducono gli aspetti chiave, elementi sulla mappa e man mano ogni sfacettatura del gamesystem a cui la novità delle quest personali. Cioè ogni personaggio avrà il suo set di task da completare come si evince dal demo, ad esempio io guerriero agli inizi devo possedere due armi. Il mazzo di carte avventure sarà precompilato e non full come ci si aspetterebbe. Il multiplayer è in lavorazione a data boooooooh e nei primi mesi dal lancio sarà solo single player, anche qui piuttosto discutibile ma occorre sempre ricordare le intenzioni di diffondere il gioco a quanti possibile, anzi diciamo proprio chi non conosce questo classico. Infine si parla di un possibile porting su tutte le piattaforme, da mobili a home console e persino di cross platform. Onestamente ne dubito tantissimo in quanto a parte Portal 2, l’integrazione Steam (digital delivery più importante per i PC/Mac) con altre infrastrutture non ha avuto seguito. Probabilmente la futura integrazione di Microsoft con il gaming mobile e di conseguenza Live (leggi Xbox, oggi alcuni live arcade si possono giocare su telefono e viceversa) lo permetterà, ma di un cross platform come si intende ovvero io con una PS3 posso giocare online con uno che usa l’iPad è al momento fantascienza. I Nomad Games non sono gli ultimi pirla, oddio nemmeno dei pesi massimi, ma onesti, quindi la fiducia è ben riposta soprattutto perchè intervengono personalmente alle richieste dei fan e questo gioverà senza dubbio. Attualmente Prologue è in fase avanzata di Beta (90% circa) e a 10 dollari, pari a 8 euro, si può già provare quasi completo. Ovviamente quando uscirà pronto il prossimo 22 Novembre, se ne avrà diritto assieme a qualche goodies (soundtrack e sfondo per il desktop). Il primo impatto è positivo ma c’è da lavorare sull’interfaccia, full screen necessario e ripulire con automatismi svariati click ingame. Beh per la cifra irrisoria mi ci sono buttato dentro, casomai (e se mi va) butterò altre righe.

La volta dei LEGO

Gizmodo mi ha messo a fronte una sborrata (eh oh quando ce vò ce vò) atomica di video. Non è un film da pugno/palla, quasi. Ole Kirk Christiansen è stato l’inventore dei LEGO, Kjeld Kirk Kristiansen (presumo boh il figlio?) a Billund, Danimarca, custodisce la raccolta delle oltre 4700 scatole di costruzioni prodotte, rigorosamente a temperatura controllata e mai usate. Si parla di produzione dal 1949 in poi. Inutile dire che dentro un “vault” del genere sarebbe la mia fine, annichilimento, estinzione.

Monopoly Edizione Nostalgia

Mentre ero in scelta per un regalo di compleanno, mi è (ri)capitato tra le mani il gioco da tavolo più brutto, spietato e cinico della storia. Il più venduto assieme al Risk! (Risiko da noi), curioso come tra i giochi eterni primeggi uno capitalistico e uno di guerra. Lo dico sempre che noi umani siamo strani. Però vista l’edizione “nostalgia” oramai fuori produzione (2003) ho tentennato, poi ceduto. La grafica è austera a imperitura memoria del 1935, pure le carte imprevisti/probabilità hanno solo testo. Si gioca in lire e gli spazi sono quelli classici dell’edizione italiana (con il parco della vittoria per intenderci), potevano osare con gli originali. Per i curiosi/appassionati/maniaci esiste ancora, anzi ristampata quest’anno (se ho letto bene in giro roba di un paio di mesi fa). Alcune differenze tra cui il rimpiazzo con la scatola di latta (e non in legno) e un tabellone leggermente diverso nei colori, con disegnato al centro il trenino come nella copertina. L’edizione in legno ha invece il tabellone verde sbiadito, un bel Patent Applied con matricola (c’è anche un numero seriale impresso nel cartone) e un libretto con la storia del gioco, rivelatosi una misera pagina incollata sotto il coperchio. Ecco le carte hanno i disegnini del Mr. Monopoly anni ’40 che ci starebbero proprio bene nella mia edizione. Da buon nerd che sono provo a rimediare contattando la Hasbro, dicendo che non li ho trovati. Insomma bisogna pur far le cose a modo, giusto? Sono da ipotecare?

Il time walker…

Della serie ci sono rimasto dentro, ma prometto di uscirne nei prossimi mesi, ecco tra una combo e l’altra cosa si può fare con un simpatico card generator per Magic. Dopo è tutta fantasia, però mi raccomando, metteteci un pò di impegno e possibilmente… Che sia verosimile! Altrimenti troppo facile. A breve la versione in stile Unglued, quella che regala un coca havana dopo un TAP e sacrifica… Oh my god… Somebody help me, possibilmente fast as an interrupt…

What is your color?

Nonostante sia da sempre affascinato dal lato autodistruttivo del Nero è il Blu il mio colore preferito. Non a caso le carte potenti sono di colore Blu. Lasciando per un attimo il perfetto incastro nei meccanismi di gioco (credo non esista una tale sinergia in altre combinazioni di colori), il Blu offre il motore nevralgico, rompipalle, subdolo e manipolatore del grimorio. Possibilmente insaporito con qualche artefatto giusto per dare la mazzata. Il Nero, Amen, spesso devi sacrificare te stesso per ottenere grande potere, pericoloso a tal punto da comprometterti la partita in un attimo. Ma se ti riesce la strategia, che gusto. Ad esempio con l’omaggio dell’immagine di cui sopra. E voi di che colore siete? Provate anche voi!

Metal Gear Solid Risk

Si sa che il Risk (meglio conosciuto da noi come Risiko), vanta innumerevoli spinoff, quasi quanto il Monopoly. Beh, mancava proprio quello di Metal Gear Solid, tratto dall’omonimo e celebre videogame di Hideo Kojima. In preorder dal prossimo 3 Ottobre, pure in 2014 copie limited con tanto di artwork esclusivo di Yoji Shinkawa. Al momento pochissime notizie, ma arriveranno nei prossimi giorni. Dubito qualsiasi tipo di stravolgimento alle regole classiche, solitamente si cambia solo la veste grafica.

Un film per Risiko?

Sony Pictures ha recentemente acquistato i diritti e ingaggiato John Hlavin (serie The Shield, Underworld: New Dawn) per preparare l’adattamento sul grande schermo di Risk, gioco che non ha bisogno di tante presentazioni. L’idea pare essere un action-thriller su sfondo ovviamente bellico, chissà che i protagonisti non si mettano a lanciare dei D6 nel battlefield. Sai quante risate? Visto il background poco ci manca. Ad ogni modo Hasbro Entertainment figura tra le principali collaboratrici assieme a Columbia Pictures e Overbrook Entertainment. Non ci credete? Cliccate qui, infami.

Il Monopoly dei Metallica

Non è uno scherzo. Controllate il sito ufficiale, arriverà settimana prossima. Il Monopoly dei Metallica è realtà. Pure in Collector’s Edition, i meglio informati speculano come la prima tiratura conterrà un pelo di pizzetto del Lars… Dai, limitiamoci alle canoniche due risate, burlonata tra amici… Già nei forum lo fanno tipo: Chance: Lars Ulrich comes into your house and takes your music collection. Pay £200 for a new hard drive.

Onestamente non saprei dire altro… LOL… Ah non perdete tempo con eventuali modifiche al regolamento, ovviamente sarà solo a tema l’ambientazione. Così probabilmente al posto del Parco della Vittoria ci troverete il God’s of Metal…

Annunciato Gears of War The Board Game

Voilà. Ne avevamo parlato tre anni fa su queste pagine e poi sembrò sparito nel nulla. Invece eccolo qui, bello carico e in via di pubblicazione. Il “porting” da tavolo del celeberrimo shooter di Epic Games, attuale esclusiva su xbox 360 è  una licenza di forte richiamo e segno tangibile che almeno in America i GdT hanno una fetta di pubblico consistente. Corey Konieczka ha preparato un cooperativo puro da 1-4 giocatori (nei panni di Fenix, Santiago, Cole, Baird) che dovranno coordinarsi per eliminare ogni Locusta dalla mappa componibile. Il sistema prevede avversari automatizzati nei meccanismi per adattarsi a seconda delle scelte tattiche dei giocatori. Sette missioni per favorire la rigiocabilità. La data di uscita è appositamente a ridosso del prossimo Settembre, senza farlo apposta quando il terzo episodio della serie (e chiusura della trilogia) in formato videoludico uscirà su scatolo. Qui il link al minisito ufficiale. EVVIVA!

Ovviamente la notizia mi ha generato una reazione ampiamente prevedibile:

PLAY Festival del Gioco 2011

 

PLAY ai nastri di partenza! Domani comincia il festival del gioco in quel di Modena, appuntamento anno dopo anno in grado di catalizzare migliaia di appassionati! Non mancherò sebbene la mia presenza oramai diventa sempre più marginale e solo di cortesia, per rivedere vecchi amici e associati alla TdG di cui sono collaboratore. Il salto di qualità del TreEmme che da ModCon è passata a PLAY, da un lato ha permesso di ingigantire la visibilità dell’hobby ludico da tavolo e altro, ma ha smarrito la base che è giocare. Seriamente nelle ultime con che siano a Bologna o altrove, troppa gente, troppa confusione. Ci si organizza sul forum poi per mille motivi non si combina mai una mazza. Non fa per me. Quest’anno però una soddisfazione, vedere gli amici Coboldi che hanno un posticino tutto per loro all’interno del padiglione A-A07. Promuoveranno un GDC (gioco di carte collezionabili), unico punto di riferimento qui in Italia tanto che avranno come ospite addirittura l’autore! Insomma ci sarò. Se vedete un tizio aggirarsi con la coda e una maglia blu, da quelle parti, al 90% sono io.

RisiKo! Challenge: quasi la stessa minestra

 

Le feste offrono da sempre la possibilità di riunire tanti amici attorno al tavolo. Giochi semplici si intende, visto il tempo a disposizione e il generale interesse si finisce sempre per riproporre le stesse cose, ma almeno sono cavalli di battaglia che non rifiuta nessuno. Quest’anno è uscito l’ennesima versione di RisiKo! precisamente la Challenge Edition, incoronazione definitiva della modalità Torneo, oramai presa come standard dalla quasi totalità dei giocatori, molti dei quali già allineati da anni con il Prestige (nei RisiKo! club ufficiali si possono richiedere le carte obiettivo torneo nuove, o meglio esenti da errata) ed un buon prodotto commerciale per smuovere i più scettici o semplicemente per aggiornarsi. Per me resta sempre un anti gioco, Challenge comunque ha qualcosina da dire. I componenti all’interno richiamano la Prestige, a differenza di 5 colori anzichè 6 e scatoline di latta per riporre i carri armati e veste grafica mappa funzionale ma decisamente bruttina, con stampati i valori dei territori. Passando ingame un ruolo importante lo troviamo nella limitazione temporale. Un timer concordato preventivamente in grado di arrotondare le partite mediamente intorno alle 2 ore (a 90 minuti di base) e conteggio punti derivati dai propri obiettivi. Per la prima volta abbiamo un RisiKo! senza il logorroico “Elimina le armate di un colore”. Terminato il tempo si sdada per far chiudere la partita in modo imprevedibile almeno agli inizi, poi viene in aiuto la statistica. Poco originale ma efficace, frena di fatto i rush di chi gioca per ultimo. Altri piccoli accorgimenti come i due carri sul territorio dopo lo spostamento strategico e il non attaccare se si hanno meno dadi del difensore, limano quello che in gran parte resta un gioco di guerra dove a vincere è statisticamente il difensore, kingmaking pesante solo per la condotta scellerata di un avversario, i colpi di culo praticamente sempre e le combo devastanti delle carte, colpevoli di condurre azioni al limite dell’autolesionismo pur di avere una fottuta carta, ma necessaria per restare in corsa. A patto di confezionare un tris. Massì dai un minimo di strategia c’è: posizionamento carri, condotta attacchi e riposizionamento. Capire dove colpire e dove no. Non certo a lungo termine. Esiste inclusa una variante detta Kingmaker. In pratica si distribuiscono carte con il colore che rappresentano i nostri avversari e al termine a seconda di chi vince vengono attribuiti ulteriori punti. Della serie si dovrebbero stringere alleanze nascoste per accumulare qualcosina sul finale, ma restando tutto segreto magari il vostro “alleato” vi prende a calci. Boh. Da provare. Nota a margine, nel resto del mondo lo si gioca molto più guerraiolo con 2 dadi in difesa (mandando a zero ricorrenti nostrani 15 vs 3 dove a perdere è l’attaccante) che mettono al riparo da sorprese (non del tutto ma hai sempre la probabilità a soccorso) ed esponenziali combinazioni di carte che ti fanno buttare roba da 50 armate a colpo. Non lo sapevate? Cercate Risk! in rete. Quello dei tre dadi resta un appiglio forte per Editrice Giochi che ha praticamente il culo parato dal ripetersi di un caso Monopoly, siccome di fatto è un gioco simile ma sostanzialmente diverso quel tanto che basta. Esiste un simpatico articolo che mette in luce un paio di aspetti curiosi sulle probabilità del RisiKo! nostrano. I veterani ne saranno già istintivamente a conoscenza ma vedere sensazioni tradotte in dati, ha un buon spunto di interesse.

Call to arms

Incoming transmission.

Le festività si stanno inesorabilmente avvicinando e come da tradizione sta per scattare la guerra globale con Axis & Allies in sede ancora da verificare così come i partecipanti. In realtà tutto è ancora da organizzare, attualmente si tratta di dispacci non ufficiali. I soliti ad ogni modo si tengano pronti. Disponibile il regolamento in italiano cui consiglio una letta visto che l’ultima volta lo si è giocato al 60%. Per la Gloria dell’Impero, Hirohito “DoX-San”

End of transmission.