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Se per caso mi capita, dico la mia su videogiochi e film…

Sine Mora per PC

Sine Mora arriva finalmente su PC dopo una iniziale esclusiva per Xbox 360. Le versioni per PS3 e PSVita sono ancora senza una data. A un prezzo irrisorio (per ora) ci si può portare sul proprio picchio una perla di shmup side scrolling a stampo old school, ovvero per giocatori dai nervi saldi. Novità rispetto alla controparte boxara essendo in full HD e 60 fps. Ben accolto dalla critica seppur qualche comparto scricchiola (in particolare il plot narrativo un pò confuso) e una difficoltà forse troppo elevata tanto che è stato per l’occasione introdotto un livello di difficoltà più morbido. Artisticamente poco da aggiungere, un vero spettacolo. I boss sono stati disegnati da Mahiro Maeda (Blue Submarine No. 6, The Animatrix – The Second Renaissance, Kill Bill: Vol. 1) mentre lo score curato da un guru nel settore tale Akira Yamaoka (Silent Hill e Shadows of the Damned per citarne un paio). Il gameplay come detto è da ossi duri e l’estensione temporale si è rivelata una visione piuttosto fresca e interessante, considerato il genere di appartenenza. Io l’ho giocato per un buon periodo all’uscita lo scorso Marzo, ammetto che l’eccessiva osticità me lo ha fatto piantare senza rigiocarlo a fondo. Vedrò semmai di recuperarlo.

Non manca molto al Wii-U

Bene, non contento di presenziare l’unboxing della console, ancora Iwata in persona presneta la Uiiii iuuu ciatto! Una simpatica chiacchierata tra il capo assoluto Nintendo Iwata appunto e il COO in America, Reggie Fiels, per dimostrare le capacità della video chat nel wii-u. Interessante notare come Iwata faccia uno sforzo immane a parlare inglese tanto che Reggie gli farà i complimenti. Che carini! Due ragazzotti che decideranno le sorti del gaming nei prossimi anni. Arriverà il 30 Novembre a 300 sacchi circa. Per me scaffale. Almeno inizialmente. Poi un domani (Castlevania?) chissà…

Total Recall Director’s Cut

Devo dire che il sito ehm coff coff di riferimento sulle “uscite” statunitensi mi lista questo esteso di Total Recall previsto a Dicembre, da noi boh ancora troppo presto. Ok lo ammetto non ci sono andato morbido sul blog perchè porta puttana riescono sempre a rovinare tutte le cose con del potenziale, far lavorare di più il cervello al cinema ovviamente porta meno gente e meno soldi. Cheppalle. Anyway le versioni estese di solito me li fanno rivalutare in positivo, a patto che non sia un minuto in più come accadde per Terminator 4. Quindi se il montaggio offrirà più respiro e meno azione, chissà. Moderatamente fiducioso.

Battlestar Galactica: Blood & Chrome

Di Battlestar Galactica ne ho parlato qualche mese fa, promuovendola con una piccolissima riserva sul finale, ma a conti fatti resta (almeno per me) una delle serie più belle e appassionanti degli ultimi anni. Anche se Caprica è stato un vero e proprio errore, i due film spinoff della serie regolare sono stati molto belli. Quindi benvenuto anche a B&C, prequel-movie (anche se quasi totalmente in CGI) spalmato in dieci episodi di durata 7/12 minuti che narra di un giovane Adama nella prima guerra Cylone. In esclusiva sul canale del tubo di Machimina dal prossimo 9 Novembre. Poi andrà retail per l’home video nei primi del 2013 (per un totale di circa 2 ore di running time). Il trailer postato sopra è molto interessante. Non terrà appeso per lungo tempo, in quattro settimane verranno rollati tutti gli episodi. Beh, meno male ehehehhe… Chissà se lo vedremo in Italia, almeno in DvD (come appunto Razor e Pegasus). Così diciamo tutti!

007 Skyfall recensione

Dopo qualche anno di attesa arriva il terzo capitolo del reboot di 007 partito nel 2006, il quale offre ancora Craig, piuttosto rodato e a suo agio nei panni della spia inglese per antonomasia e ciò aiuta l’intero svolgersi del film nell’impianto produttivo, ovvero scenico e registico. I reparti collimano e cullano l’amalgama in uno tra gli action drama più interessanti della stagione. Lo spettatore si sente coinvolto e a visione ampia non delude le aspettative risultando un ottima visione, magari da non perdere in sala ma almeno da recuperare in home video. Via ogni legame con i precedenti episodi, per quanto mi spiaccia, non che Quantum regalò emozioni ma la soluzione di continuità poteva rivelarsi a doppio taglio e un mezzo tonfo come lo scorso, rischiava di mandare nel limbo il proseguimento del carrozzone. Royale/Quantum rimarrà probabilmente precedente a se stante, del resto unico in oltre 50’anni di saga. Skyfall parte secondo copione ovvero immancabile inseguimento a uomo ai limiti dell’inverosimile e successivi titoli di testa evocativi e mai così belli. Sul serio questo giro han fatto le cose in gran stile. Il film ci porta di fronte a un Bond in caduta libera (skyfall, grazie) e si plasma una scomoda verità ovvero l’essere a rischio rottamazione. Sbaglia a sparare e non è sicuro come un tempo. In più l’intero MI6 vede M prossima al pensionamento e un intero sistema di intelligence oramai da rivedere. Insomma il nuovo che avanza ce lo vedremo tra le righe sino alla fine (pure Q), che sia amico o nemico. Ma il giovane non è necessariamente garanzia di innovazione e la vecchia maniera direttamente sul campo risulterà ancora efficacie. Ciononostante occorre iniettare lo stesso qualche spunto fresco per gettare le basi del futuro e avremo un paio di innesti nuovi e qualche colpo di scena. Il meccanismo ben puntellato da Mendes non va comunque liscio fino in fondo. Passino parecchie chicche da fanservice, ma un Bond intimista non me lo aspettavo, così come niente location esotiche e Bond Girl di turno sottotono (sebbene un motivo ce l’ha per essere tanto in secondo piano). Una direzione diversa dal solito che francamente mette qualche punto interrogativo su come decideranno di proseguire. Parlo della tendenza a intavolare la trama all’interno del teatro politico odierno e come destabilizzarlo fatto di attacchi terroristici e multinazionali ma con un James Bond non so quanto possa funzionare, sembra fuori contesto. Resta una mia impressione. Chissà se mi rimetteranno il vecchio scienziato pazzo che vuole conquistare il mondo, alla Dr. No per intenderci. Beh, una Aston Martin DB5 (quella di Goldfinger) ce l’hanno messa, quindi dai ancora uno sforzo. Menzione d’onore per Bardem nei panni dell’antagonista, se in “non è un paese per vecchi” aveva regalato una grande performance, si riconferma anche qui, lucido e metodico nella sua vendetta, protagonista di un monologo iniziale che da solo vale l’intero prezzo del biglietto.

Macchina per Maiali

Di Amnesia the Dark Descent ne ho parlato parecchie volte definendolo una esperienza sicuramente da provare. Con piccoli stratagemmi e senza bisogno di strafare, il team indie di Frictional Games ha prodotto una delle avventure survival ad alto tasso di tensione come non se ne vedevano da anni, per PC. A Machine for Pigs sarà un sequel non proprio diretto, ad ogni modo le premesse per un pò di sano terrore ci sono tutte. Previsto inizialmente verso fine anno è stato listato per i primi mesi del 2013.

Doom 3 BFG Edition

Nerdrage totale. Oggi ho tirato scemo per una sessione da circa 6/7 ore di fila. Ehi quasi replico come nel 2004, dove in vacanza arrivai a circa 10 ore con ovvie pause fisiologiche. Strano. Nessun gioco come questo mi beve il cervello così bene, forse solo Diablo 3 (anche Resident Evil 4 e il primo Dead Space). Devo dire che sarà essenziale e con tutte le magagne possibili ha comunque un approccio votato alla sola azione, per quanto basilare e senza profondità, diverte. Il level design è roba di fino. E poi dura un botto. Non li faranno più giochi del genere e un pò di sano old school (spara a tutto ciò che si muove e vai avanti) non farebbe male nemmeno alle nuove generazioni stordite dal multiplayer, dai graficoni e dalla difficoltà nulla. Ma allora è invecchiato bene o no? Bethesda si è sbattuta veramente poco per questa riedizione in HD, ma quello che spiace non è tanto la differenza tecnica per la quale non era richiesto arrivare a tanto e che avrebbe fatto un figurone. Però è il succo a zoppicare, almeno una rinfrescata alle routine dell’IA. Quanto basta per evitare imbarazzanti Imp che sparano contro al muro (meglio bordo della porta) e zero inventiva. Passino i mostri triggerati ma nel complesso ne esce non benissimo. Era davvero così impossibile? Manteniamo la copia 1:1 però che cavolo! Resta figata d’amarcord poterlo rigiocare sul pana LCD, rigorosamente su PC via HDMI via controller, così sembra pure che lo gioco su console. Non regala i nervi a fior di pelle come la prima volta, qualche scossone ancora sì. Doom 3 (in attesa del quarto) è storia dello sparatutto in soggettiva. Ecco aspettate che cali di prezzo.

Ancora un reboot?

Dopo la proverbiale caduta di palle, il video è sul tubo dopo un breve periodo di anteprima su IGN. Io francamente questo tipo di operazioni commerciali, reboot di franchise e remake boh, li lascerei proprio perdere. Parlo nel campo dell’horror. Sembra palese come nei paraggi di Hollywood di non spingere su nuove IP (proprietà intellettuali, termine videoludico ma si adatta bene anche qui) quanto di insistere nel soldo facile. Un cult come Evil Dead chiaramente lo andranno a rivedere i 30enni spaventati da piccoli (ogni riferimento a me stesso è casuale?). Dovrei consolarmi vista la presenza di Raimi nei credits per la sceneggiatura, ma a conti fatti non mi convince proprio. Insomma diciamolo a me sembra proprio una puttanata. Poi ammetto, per le nuove generazioni un film come “La Casa” oggi fa scappare dal ridere per gli effetti speciali modesti, cosa provata sul campo anni fa. Quindi vabbè, non proprio tutto da buttare via. Ooooooooooooh là. primavera 2013. attendo con (poca) ansia.

Battleship, perchè tutto va visto

Arriva il momento in cui ogni buon appassionato di cinema deve saper riposizionare i personali parametri con i quali valutare di volta in volta i film che si aggiungeranno al proprio bagaglio. Credevo che peggio delle monetine stampate sulle gomme di una macchina da formula 1 (Stallone, Driven) non ci poteva essere. Stasera mi sono ricreduto. Qualcosa che va al di là del fondo del barile, esiste. Talmente piatto con sceneggiatura colabrodo e inverosomile fuori scala. La mega cagata americana ha un poco invidiabile posto nel mio cuore. Si chiama Battleship. Anno 2012 pertanto con effetti speciali da paura, dagli stessi (Hasbro) che hanno partorito i Transformers e G.I. Joe con l’intento di rilanciare l’omonimo gioco da tavolo. Costato oltre 200 milioni di dollari è riuscito pure a guadagnarne. Capitato tra le visioni disponibili per una serata da cervello staccato. Ma molto staccato. Ogni cosa non funziona, la trama non è pervenuta, telefonatissima, ma non va certo biasimato per questo visto che è rivolto a un pubblico possibilmente giovane, quanto le miriadi di castronerie inverosimili che proprio non si possono sopportare. E gli alieni di turno fregati per una delle più grosse cazzate mai viste in un film di fantascienza. Mamma mia!

Il cigno incompleto

Con l’avvicinarsi della fine del 2012 cominciano ad arrivare parecchi titoli importanti. Se X-Com e The Mark of the Ninja potrebbero finire in pasto (più il secondo, il primo troppo grosso), ho in stack parecchio materiale. Sempre Dishonored che a singhiozzo procede, non mi sta prendendo molto, non capisco tutta sta esaltazione che leggo in giro, è semplicemente un buon prodotto. Doom 3 ok, lo rigioco solo per nostalgia dei bei tempi andati Id software (era il 2004), patch nuova per Diablo 3 e allora due colpi anche lì, Resident Evil 6 worst game of the year. Prima o poi lo appendo al muro come merita. Ma tra tutte le squisite perline che ogni tanto sbucano, questa brilla di forte interesse, magia e stupore. Sony (ok non direttamente intendo) tira fuori un’altra esclusiva atipica dopo Journey, probabilmente conscia dell’esistenza di un angolo di appassionati che vedono nella sperimentazione una buona via da intraprendere in futuro. Premierò sicuramente riservandogli un posto speciale in questa selva di uscite. 🙂

Total Recall recensione

Stavolta roba veloce come scheda… Tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, due dialoghi, tra una esplosione, un inseguimento, una sparatoria, un dialogo buttato lì, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, qualche tempo morto, una scazzottata, una sparatoria, sparatoria, sparatoria, sparatoria, ultra mega sparatoria, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, ci si chiede quando parte il film. Tornando seri due secondi, da una realizzazione tecnica di altissimo livello, Wiseman riadatta la storia di Dick e traccia un plausibile scenario socio-politico piuttosto inquietante e funzionale. La traversata della Terra di due mega stati agli antipodi sull’orlo di una guerra per mancanza di spazio vitale (solita guerra biologica pesissima, ma basterà una maschera antigas per sopravvivere) è certo meno accattivante di un Marte, mutanti e altro comunque vi erano le basi per qualcosa di consistente, della serie nei paraggi di un cult a ricco budget. Purtroppo in pieno stile americano e fracassone, la virata full-action oberata di esplosioni, inseguimenti, sparatorie e scazzotate (lo rimarco per bene), parecchie contraddizioni e scene fiacche come buttate tanto per giustificare la durata, provocano sbadigli. Vi sono piccoli omaggi al classico di Verhoeven però messi a fanservice, inutili. Una struttura poco interessante e mal coesa, faranno dimenticare rapidamente questo remake, sebbene non esattamente 1:1. E per certi versi era meglio se lo fosse stato: più genuino e meno sfarzoso.

L’uomo con i pugni di acciaio

Negli States il 2 Novembre. Da noi ancora non si sa niente. UFFFAAAA!!! Cast spaccatutto come si conviene in questo Kung-Fu movie: RZA, Russell Crowe, Jamie Chung, Lucy Liu, Rick June, Cung Le, David Bautista, Byron Mann e Pam Grier. Ancor “peggio” chi l’ha scritto XD ovvero RZA ed Eli Roth (Hostel per citarne qualcuno), con la buona benedizione di Tarantino.
You can’t spell kung fu without F and U! Sono nei pazzi? Abbastanza…