Archivi categoria: Vita di Bordo Live

La sezione live con foto e video del DoX!

Qui si va avanti, alla grande!

Mai fermarsi, regola numero uno. Essere sempre carichi è la regola numero due. Ne comincio a mettere in fila un buon numero di anni e questo dovrebbe farmi diventare più accorto e saggio. E invece no! HAHAHAHAAHAHAHA! E adesso? Mi sparo la torta alle noci qui sopra, rispondo ai tanti auguri di compleanno ricevuti e bon. Penso che andrò Al GrandEmilia, ho giusto qualche coupon “guardacasualmente” arrivato proprio in occasione imminente delle festività Natalizie. In realtà vado solo nella MIA ISOLA, CAZZO dove farò scappare tutti i bambini gridando parolacce e parlando in ruttese, in piena trance mistica dove cercherò di convincere le folle genti che è arrivato un nuovo Profeta. Ovviamente il tutto in tempo per non venire preso per le orecchie dalla Security e portato in Questura prima e alla Neuro poi oppure (e questo mi terrorizza) rimediare decine di castroni sul capocollo da qualche padre agitato dal poco senso dell’umorismo, che di solito mentre le mogli se ne vanno a fare spese con il carrellone quelli maschi a guardia dei pargoli sono sempre grandi e grossi. Non sono mica più così piccolo! Sono anni che non entro più nei BooBaloo.

Nervi saldi

Trema trema tutto e ancora trema e tremerà per molto tempo. Io a 30/50km dagli epicentri li senti fottutamente bene. Che sia 5.9, 5.3 e altri magnitudi, poco importa. Lo sciame proseguirà. I nervi devono restare saldi. Perchè non si può fare altrimenti.
In bocca al lupo a tutti gli amici del Nord coinvolti, che hanno perso tanto. Tenete duro!

La Giazza…

Dalle nostre parti con giazza, si intende ghiaccio… Gelata… Quindi una giazzata non starebbe tipo una jazz session, ma una bella…? Ghiacciata, bravi! Dialetticamente emiliano comparabile a “giaseda”. Se dite, “vè ac giaseda“, direte guarda che ghiacciata. Non male eh? Blog socialmente utile nel tramandare usanze e costumi. Comunque il bello deve ancora arrivare. Grande figata il turbofreddo (altro modo di dire, ma questo lo abbiamo coniato noi), preferibile alla neve ma non di meno come dico sempre godibile solo in determinate condizioni: possibilmente con a) un camino, b) una bozza di rosso fermo, c) una patata disponibile. Indovinate quale opzione puntualmente mi manca.

Il trio che spacca

Da sx a dx: Ivvu (prog-house), Bonny (dance, commercial), Eldo (nu-disco, tech house).
Solo una foto per il trio della serata live della passata vigilia, andata oltre ogni aspettativa di pubblico, successo e (finalmente) qualità musicale proposta decisamente varia ma con una precisa linea di continuità a seconda dell’orario, in cui ognuno ha avuto lo stesso una equa visibilità. Abbiamo tirato fino alle 5. Davvero un bravi a tutti e alla prossima!

Nothing to report…

Erano svariati… anni? che non bisbocciavo di domenica. L’occasione era ghiotta, localone sempre più famoso nel reggiano, immancabili sentito dire tipo pieno di gnocca, anzi di MILFone e addirittura Cougars (no, cercatelo voi il significato, sufficiente Google). Partendo prevenuto ma chissà ho come sempre l’impressione di non sbagliare, massì, la serata pareva interessante, dopo un fine settimana dedicato alla sobrietà, merito al fatto d’esser l’autista ed è un buon deterrente, vai che mi sfascio di domenica sera come ai bei tempi. Tanto per fare qualcosa di diverso dal solito. E poi Giova mi ha dato la tesserona Arci a nome Kiss me Licia (c’è chi gira con Marco Lenders, in onore a Holly & Benji), salvo scoprire che va bene per il Fuori Orario e altri circoli, Arci appunto. Grazie lo stesso, si rimedia, dati falsi e via. Dunque la buona (o mala) sorte a seconda dei punti di vista, ma una mezza incomprensione mi ha fatto ancora ritrovare al volante. Calma Eldo, vai tranquillo, tutta salute. Non si nega però che assieme alla triade siamo oramai in un gruppo di alcolizzati senza rifugio. Nel privè fumacchioso, oh vanne a beccare uno con il bicchiere. Noi sempre. In giro schiacciato come fossi al Kiss (localaccio montanaro storico a Cavola), velocità media un metro al minuto, Fungo ha tritato due drink card, Fiji concorda di bucherellare i puntini da un euro per arrivare al minimo sindacale di una Becks (la card va sempre usata TUTTA), a me non forfettano un drink facendolo passare per la giacca del guardaroba. Quindi io filtro a ruota regolata, devo comunque guidare e non ci ripasso sotto le forche caudine. Certo sanissimo non lo ero, pazienza. La nebbia in Val Padana nasconde. Se il MILFonaggio era sporadico e in quantità risibile, mi sono ritrovato nell’ennesimo locale senza niente di eccezionale, sempre quelle due o tre vigliacche da paura, mosciaggio generale e sound oltre decibel, fin qui sembra ancora passabile. Niente di peggio però di una quantità di braga indecorosa, un 70/30 ben lontano da come mi era stato venduto. Non è Venerdì, il che me lo fa rimandare agli esami di riparazione. Uno come tanti già visti negli anni passati. Per poi riflettere due secondi, finisco in mezzo a una pista di salsa e latino americani dove mi guardo intorno, vedo gente che segue un paio di ballerini improvvisati, un vocalist che di brasiliano aveva solo la camicia (era evidentemente un mezzo bolscevico/ucraino) e tutti ballano tentando coreografie di gruppo manco fossero in un Dance Central. Sorrido perchè a certe scene non riesco proprio ad abituarmici. Mi porgo la domanda fondamentale: ma chi cazzo me lo fa ancora fare? Mai stato un gran animale da locale, in questo periodo poi decisamente no. Meglio tentare altrove. Orpo. A letto che fra 4 ore devo andare a lavorare… Zio porco…

Il caldone

Estate spero che tu finisca perchè con questo caldo hai rotto proprio il cazzo. Va bene il bel tempo, le fighe scosciate, ma è tutto qui. Fine dei pro. Passiamo al conto negativo. Le zanzare, il caldo afoso, la bolla africana, il dormire male, l’arsura senza scampo che ti costringe a bere ettolitri di acqua fintanto non ti si brucia lo stomaco. La gente che impazzisce e si comporta in modo assurdo. Più ti svesti, più hai caldo. Operai ghanesi che boccheggiano. Arie condizionate micidiali. Sudare quando fai sesso e anche quando stai fermo. Però posso ancora regalare emozioni. Complice l’assenza di sonno e il delirio della bassa pressione, per farla passare (scusa per uscire 5 minuti in mezzo a correnti provenienti da un phon) ecco a voi un paio di espedienti che costellano la giornata media del vostro affezionatissimo…
La prima pic è arte artisticamente pura e senza fronzoli. Un pezzetto di gesso e via. Due arti buttati a mare, me ne rendo conto. Forse un talentuoso talento. Ma anche no.
La seconda pic è la fine di un sogno, di una lattina di amabile thè fresco. 30 secondi, veloci, intensi come un orgasmo. Per inciso non sono pagato dallo sponsor, i 70 centesimi li ho messi tutti io. E sì. In tali pause potrei dare il mio regno per una seconda e consecutiva lattina di thè fresco.

DoX at MUBI

Mubi è una idea molto simpatica ed interessante che conosco da qualche anno, ma non mi ci ero messo seriamente sopra. Sino ad ora. Si tratta di un network sociale a base unicamente filmica, rivolta ad un pubblico di appassionati. Quindi ogni utente può farsi un elenco di film visti attingendo da un database di oltre 26 mila voci, dare un voto e se vuole una opinione per poi condividere tutto ciò con altre persone. Io ci sono arrivato a mezzo Playstation 3, in quanto fruitore del programma sulla console, automaticamente ti crea un profilo. Si conferma la migliore console per un uso non solamente videoludico, ma multimediale. Ovviamente l’integrazione con Facebook è presente, ci si può loggare direttamente con il proprio account. Mubi non ha solo questo tipo di integrazioni ma offre la visione in streaming di contenuti, pochi per il nostro paese a dir la verità (sono quasi 900) e comunque sempre attinenti al cinema indipendente. A pagamento con abbonamento oppure di volta in volta per singolo film, ci sono anche cosine gratis. Se l’idea vi intrippa venitemi a trovare, basterà un click sul mio profilo. Il quale è in costante aggiornamento. A volte non ci faccio caso, ma in tal modo posso rendermi conto che ho uno storico di centinaia e centinaia di film. Mica male!

Il club dei Rilassati

Il pranzone domenicale dei Giova’s organizzato in fretta e furia il sabbato serra ci ha portato in quel di Felina per proseguire la ballona e le kilocalorie di cibo partite il venerdì con la cena olimipionica e un festone il sabato a Cà Marta organizzato da dei clienti della MEM (per chi non lo sapesse, dove lavoro) ovvero la Gastronomia Piccinini con tanto di latino americani (tranquilli ho evitato) con cibo e BERE GRATIS. Piacevole diversivo alla pseudo-notte bianca sassolese, mamma mia che tristezza. Comunque si è detto, non c’è due senza tre. La triplete… Come ai bei tempi. E’ vero, i miei amici sono unici e gli voglio un super bene. Stavolta niente foto alle portate mangerecce della Trattoria Vasirani (da appunto non avevamo fame e abbiamo bevuto troppa acqua, stiamo perdendo colpi?), tanto se ve lo segnalo sapete che si mangia benone, quanto lasciarvi con un set di foto riassuntive che testimoniano solo una cosa. Il Relax compiaciuto, alla facciazza del mondo. Prosegue un incredibile Coca & Avana 7 a solo 3 euro (!!!) nell’osteria Fonti di Poiano, sì perchè ci siamo concessi anche una mezza scarpinata sotto la randa del sole e pure far finta di fare i carabinieri, inscenando una pattuglia a bordo strada. Roba da matt… E per chiudere non sarebbe un aperitivo delle 18 in punto, senza un Mojito… Intervallati dalle immancabili partitone a scopone. Al termine non mi tira il fegato il che è sempre un ottimo segnale. Ora però i funghi fritti estivi eh… 😀