Dove si guidano i sogni…

Ed eccomi alle prese con uno dei giochi maggiormente attesi dal sottoscritto e ultimo episodio su 360, Forza Motorsport 4. Potete notare dalla pic che si parte sempre pian piano, stavolta come due anni fa, una Citroen. Verso l’infinito e oltre. Il “Veterano di Forza” è uno dei molteplici stemmi sbloccabili, questo l’ho ottenuto perchè al 3 ero arrivato al massimo livello 50. Piccole eredità che danno soddisfazione. Che dire? Un paio di ore sono poche per descrivere il fiume di gasamento che scorre nelle vene da gamer. Curato egregiamente, la macchina risponde con un realismo incredibile (siamo sempre su una console). Avvalersi della Pirelli e dei suoi software di simulazione ha ripagato molto. Laconica la gestione dei danni, a velocità folli schiantarsi contro un muro non provoca accartocci di lamiera inservibile, mentre a regimi più normali si comporta in modo abbastanza verosimile. Del resto siamo seri, non è un arcadone in cui spaccare le macchinine. La campagna in singolo promette bene e stavolta la soundtrack d’accompagnamento è una figata. Visivamente è superbo. La collaborazione con Pixar si vede, gli effetti di illuminazione non hanno precedenti ed è sparito l’effetto plasticone che caratterizzava un pò la serie. Insomma. Gli altri giochi di guida, sono proprio una spanna incolmabilmente sotto. Che siate casualoni della domenica o pazzi fotonici sfegatati, Forza saprà adattarsi a voi, scalando tra livello di difficoltà e aiuti vari. Per tutti. Torno a giocare al migliore del genere in circolazione. Per questa gen, siamo al limite.

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