Il Pontone

Aaaaah, che figata fare il pontone. Non è un ponte questo, ma proprio un pontone, bello lungo. Permette discrete libertà, poter andare in giro, permette importanti sbaraccate con gli amici, intercettare qualche femmena. Alla fine non farò niente di eccezionale, si vociferava con un amico una visita nel milanese, ma ahimè, non a tutti è concesso il pontone. Resterò nei paraggi, bello ancorato, nel totale pollege, vacca come mi sento urban nel linguaggio. Meh…
In realtà penso resterò proprio a fare un bel pacco di cazzi miei. Glisserò, troverò scuse. Che so, motivo non c’è, forse ritrovare se stessi, attorcigliarsi nelle trame del tempo che passa, inesorabile con la sottile controvoglia di intravedere un futuro. Oppure metto su un blu-ray. Ehi, con quello dell’anniversario di Arancia Meccanica fanno settanta! E il contatore, corre!!! Quindi, vi saluto, sulle onde della Nona del Ludovico Van. Anzi no, c’ho l’umore da Quinta. Sì adesso casco nel periodo classica. Buon ascolto, buone vacanze!

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