Il tempo di cui, fu.

Ehi ringo, rispondi. Coglimi l’attimo in cui perdo il senso del fare cose buone. Così macino pezzi di scaglioni misti a rincorse temporali. No dicevo palle di burro, in cui la forma si perde, ma resta invalicabile, con buona pace dei fatti pensiero. In cui viste improbabili conclusioni sommesse derivate da calcoli matematici pongono estreme visioni di cui nella tua persona si risolvono nell’insieme di variabili concluse da una serie di connessioni sinaptiche. Credo ciò perchè mi hai sempre completato ogni minimo frastaglio dell’anima. Perchè se chiedo come gira il mondo, tu hai sempre una risposta logica, razionale e fottutamente oggettiva. Il copia/incolla sembra, a volte, una comodità invalicabile.

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