Messaggio escatologico all’umanità dall’alterità.

Bip. Bip. Bip.
Before a time, sposto una cassa di faggio. Ma al momento l’unica cosa che riesco a fare è mettermi a sedere. Voglio mettermi qui, a perdere quel poco di vita sociale rimasta. Voglio escludermi del tutto. Taglierò ritmi e presenze. Rimarrò nell’angolo chiuso a ripescare ricordi sempre più sbiaditi ma forti nel cuore. Ripeterò all’infinito pensieri ed emozioni, quando guiderò la macchina, quando berrò il mio drink finito, quando sarò nell’angolo da solo in mezzo al chiasso finto. Chi saprà raccogliere la chiave sotto il tappeto, sentirà l’odore delle foglie fresche d’autunno. Allora capirò di avere tra le mani la cosa giusta, quella che fa vibrare. La cinica realtà però busserà alla porta. Quello che cerchi non esiste, sveglia. E non esisterà mai. Buona notte e buona fortuna. Ne avrai bisogno, vecchio mio… Nostromo alla deriva… Senti freddo? Arti scollegati, sensazioni incolori, neuroni scollegati pure loro, pensieri frattali spalmati sulla porta del tempo. Paga il conto. Salda l’infinito. Vecchio, povero uomo. Volevo il tuo corpo. Volevo la tua mente… Ma sono terribilmente stanco. Quanto sei realmente compromesso, amico mio? Bambino oggi. Spento domani. Disattivato, Game Over.
Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip…

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