Monopoly Edizione Nostalgia

Mentre ero in scelta per un regalo di compleanno, mi è (ri)capitato tra le mani il gioco da tavolo più brutto, spietato e cinico della storia. Il più venduto assieme al Risk! (Risiko da noi), curioso come tra i giochi eterni primeggi uno capitalistico e uno di guerra. Lo dico sempre che noi umani siamo strani. Però vista l’edizione “nostalgia” oramai fuori produzione (2003) ho tentennato, poi ceduto. La grafica è austera a imperitura memoria del 1935, pure le carte imprevisti/probabilità hanno solo testo. Si gioca in lire e gli spazi sono quelli classici dell’edizione italiana (con il parco della vittoria per intenderci), potevano osare con gli originali. Per i curiosi/appassionati/maniaci esiste ancora, anzi ristampata quest’anno (se ho letto bene in giro roba di un paio di mesi fa). Alcune differenze tra cui il rimpiazzo con la scatola di latta (e non in legno) e un tabellone leggermente diverso nei colori, con disegnato al centro il trenino come nella copertina. L’edizione in legno ha invece il tabellone verde sbiadito, un bel Patent Applied con matricola (c’è anche un numero seriale impresso nel cartone) e un libretto con la storia del gioco, rivelatosi una misera pagina incollata sotto il coperchio. Ecco le carte hanno i disegnini del Mr. Monopoly anni ’40 che ci starebbero proprio bene nella mia edizione. Da buon nerd che sono provo a rimediare contattando la Hasbro, dicendo che non li ho trovati. Insomma bisogna pur far le cose a modo, giusto? Sono da ipotecare?

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