Posso farmi compatire?

Dai porco zio. Voglio proprio lasciare correre ogni cosa. Senza forzature. Se poi non serve a niente, pazienza. Vorrei essere recettivo ma nessuna riesce a cogliere questo sorriso, questo pacco di positività che dovrebbe aumentare e confluire in un sorso di felicità. Il barlume viene schiacciato nel mare di sterco. In pratica come buona prassi, un cazzo di niente. Pazienza, vado a scorgere il lato positivo. Non c’é. Ne sono consapevole, ma fa lo stesso. Aiuto amici a concludere, aiuto persone a trovare il proprio animo e ragione d’essere. Mi rivendico confermando l’altruista. Magari le cambio. Se nonostante tutto rimango condannato in questo limbo, senza sbocchi e destinato al vuoto, accettare credo sia saggia consapevolezza. Trovo persone da migliorare, persone che riesco a risolvere. Io vengo dopo. Io non ho certezze, io non ho reali obiettivi. Se mi dedico a me stesso trovo desolazione e perdite di tempo. Se dedico i miei sforzi altrove, invece ottengo risultati. Il fato per me ha riservato un destino cinico, fatto di concretezza per gli altri. Ma inutilità per se stessi. Accetto la condizione. Fintanto la ruota non comincerà a girare verso una seconda direzione, va alla grande. Fino ad allora, perseguirò la missione. Dare consigli, spingere chi deve essere spinto ad evitare la fine del barile. Riuscendoci vuol dire che la strada è quella. Dispensore di consigli, trovate un destino migliore? Brutti tutti! 🙂

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