Se non si fa, si fa per forza.

Ieri era la Costituzione Europea, più volte bocciata (a esempio Olanda e Francia nel 2005). Oggi si chiama Trattato di Lisbona, la sostanza non cambia. Inquietante notare come gli organi di informazione non ne hanno parlato più di tanto.

In sintesi:

-Aumenteranno i poteri straordinari della Commissione dell’Unione Europea in quasi tutti gli aspetti della vita dei cittadini (politica economica e difesa), privando il nostro Paese della propria sovranità e vanificando in questo senso la Costituzione italiana, a partire dall’Articolo 1 che recita “la sovranità appartiene al popolo”.

-La politica di difesa del Trattato prevede, oltre alle missioni di pace, anche missioni offensive, che violano l’Art. 11 della Costituzione. Attraverso il potenziamento delle forze militari messe a disposizione dell’Unione Europea, è in atto un tentativo di fare dell’Europa un braccio della NATO. Con la creazione di un gruppo ristretto di paesi a cui verrebbero demandate le iniziative militari, sarebbe più facile aggirare l’opposizione di chi vorrebbe evitare lo scontro strategico portato avanti da Londra e Washington nei confronti di Russia e Cina[6].

-In politica economica si parla di una vera e propria “dittatura dell’Unione e della Banca Centrale Europea”. Grazie al Trattato di Lisbona, infatti, i burocrati dell’Unione Europea avranno pieno titolo a bocciare qualunque misura decisa dal nostro governo, e dagli altri governi europei, per difendere la propria economia, l’occupazione, i redditi, l’industria e l’agricoltura, ed intervenire sui prezzi.

Ricapitoliamo per avere una idea della portata di questo Cavallo di Troia ad esempio qui in Italia la nostra Costituzione viene così violata:

Art. 1 (La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione),
Art. 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.),
Art. 11 I° comma (L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali) e II° comma (consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni -solo pace e giustizia-),
Art. 27 (Non è ammessa la pena di morte).
Art. 101 (I giudici sono soggetti soltanto alla legge).

Si può capire come vita morte e miracoli di noi cittadini europei (500 milioni) sono in mano a un manipolo di potenti che letteralmente potranno fare quel cazzo che gli pare, soprattutto in materia economica e politica, sostituisce i precedenti trattati e afferma definitivamente la prevalenza del diritto comunitario su quello nazionale. In particolare l’articolo 2 ha creato parecchio (se così possiamo dire) scalpore: “La pena di morte è abolita, eccetto che in caso di guerra, di disordini, di insurrezione”. Passi per la guerra, ma chi deciderà quali sono i “disordini” e le “proteste popolari”? E’ qui il punto. Siamo in mano a delle persone che decidono il nostro destino con il dovuto rispetto della democrazia che in Europa prima o poi sarà destinata a finire nel cesso.

Applausi!

(fonte Disinformazione.it)

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