Serve Grilled…

Si è aperto il cielo. Il sole scotta e leviga la pelle con fare minaccioso… Lavoro un campo di sassi lasciando stare quel mucchio di lucertole distratte dal caldo. Accendo la moto. Lo starway verso il groove sapora di foglie secche. Se mai mi trovassi in una condizione di malessere, adesso è il momento giusto. La colpa è quasi sempre di una donna. Non è qui e ogni pensierò è suo. Piacevole malessere. Assaporo il tempo che arriverà. Cambio. Mi rotolo nell’erba appena verde per l’aria primaverile. Le chiappe sono ben salde. Il cioccolato al latte è valido, la sorpresa da montare e le chiacchere intrattengono. Macchine da corsa. Soundgarden e aeroplani amatoriali sopra la testa. Giri di basso elettrico. Non mi muovo nemmeno morto. L’arietta fa stare bene. Collasso in mezzo al gruppo. Del resto è così che mi aspettano. Sono così. Cose belle e cose meno belle. Non ci sono nuvole in cielo. Solo l’eco dei suoi occhi mi ricorda quanto sono vivo ed è più intenso della luce. E ricorda quanto, forse, valga ancora la pena amare…

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