Sherlock Holmes Consulting Detective.


Il genere dei boards deduttivi non ha mai avuto un vero e proprio prodotto che meglio riassumesse al meglio l’esperienza di essere un detective. Cluedo lo sappiamo è antico, obsoleto e statico seppur un classico e reimpastato in decine di versioni. Il più recente Mistero dell’Abbazia è una scimmiottata e sopravvalutato, vittima di un sistema casuale e dispersivo, mitigato solo da giocatori che devono essere molto calati nella parte. Colpevole! era un buon prodotto ma mal supportato dalla EG con conseguente rilegatura al solo mercato collezionistico. Consulting a detta dei più rimane per veri puristi e insuperato. Non è un vero e proprio gioco da tavolo quanto simile a un librogame, riflesso di un mercato molto fiorente all’epoca (i vari Lupo Solitario e compagnia bella). Ai giorni nostri si potrebbe catalogare meglio nel grande mare dei giochi di ruolo.

Il funzionamento è semplice, dopo aver scelto un caso se ne legge la presentazione e poi i giocatori a turno visiteranno un luogo sulla mappa di Londra (scelto in base agli indizi in possesso ovviamente, ma basta già andare a Scotland Yard per avere una minima pista) e leggere cosa si trova. Ogni location conterrà informazioni per proseguire, si prendono appunti e così via fino a che non ci si sente in grado di fornire una soluzione, per esempio il nome dell’assassino in un omicidio e così via. Queste sono già raccolte nel libretto dei quiz e raccomando di non leggerle fino a che non si è abbastanza avanti nel corso delle indagini. Fin qui sembra facile ma è tutt’altro paio di maniche saperlo giocare perchè le risposte non le troverete mica sparate in faccia ma si dovrà far lavorare il cervello. Il punto di forza di Consulting è proprio il metter in luce la reale capacità deduttiva dei partecipanti. Purtroppo il confronto diretto con Holmes a fine partita è letteralmente arduo e il sistema di punteggio mal pensato, ci sono poche domande, insomma si parla pur sempre di un gioco di 26 anni fa. Ad ogni modo se affrontato con la giusta compagnia saprà regalare un sano divertimento intelligente, ottimo cooperativo (ma si può giocare anche a squadre) grazie al “racconto” che si presenta pregevole e ricco di atmosfera con buona dose di ironia, toni tipicamente inglesi e per forza il fascino suscitato dal detective per eccellenza. L’immedesimazione dei giocatori sarà massima, perlomeno finchè dura dato che i casi sono solo 10 e una volta risolti non è possibile rigiocarli per colpa della struttura stessa del gioco.

Nonostante sia fuori pubblicazione è (in teoria) facilmente reperibile dato che si “duplica” tramite fotocopie, quindi se avete occasione non lasciatevelo sfuggire. Errori di stampa a parte, esistono ulteriori espansioni ma da noi non hanno mai visto la luce nonostante il discreto successo a livello internazionale (venne fatto un porting su Mega-Cd, Turbografx e PC, recentemente riproposto su PS2) e viene da pensare che ai giorni nostri se qualche editore si mettesse in gioco per ripubblicare tutto il materiale (base e espansioni) in italiano e un minimo di componentistica (libretti illustrati, miniaturine…) credo che ad oggi Consulting avrebbe molte carte in regola per ritagliarsi la sua dose di pubblico, visto la mole di appassionati che ho trovato tra i vari forum e le convention.

Per ulteriori informazioni e foto, BGG.

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