siamo tutti bamboccioni…

Lasciando perdere le deliranti esternazioni del nostro ministro dell’economia (a cui probabilmente manca di realizzare che il suo stipendio è mediamente una quindicina di volte superiore ai tanti giovani bamboccioni, esclusi extra vari come cocaina e puttane), io non consiglio libri perchè di solito, vuoi per voglia o vuoi per tempo, di leggere manco a parlarne…

Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi. Palazzi parlamentari presi in affitto a peso d’oro da scuderie di cavalli. Finanziamenti pubblici quadruplicati rispetto a quando furono aboliti dal referendum. “Rimborsi” elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute. Organici di presidenza nelle regioni più “virtuose” moltiplicati per tredici volte in venti anni. Spese di rappresentanza dei governatori fino a dodici volte più alte di quelle del presidente della Repubblica tedesco. Province che continuano ad aumentare nonostante da decenni siano considerate inutili. Indennità impazzite al punto che il sindaco di un paese aostano di 91 abitanti può guadagnare quanto il collega di una città di 249mila. Candidati “trombati” consolati con 5 buste paga. Presidenti di circoscrizione con l’autoblu. La denuncia di come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata una oligarchia insaziabile e abbia allagato l’intera società italiana. Storie stupefacenti, numeri da bancarotta, aneddoti spassosi nel reportage di due grandi giornalisti. Un dossier impressionante, ricchissimo di notizie inedite e ustionanti. Che dovrebbe spingere la classe dirigente a dire: basta.

La Casta è per coloro che non si incazzano dopo poche righe, perchè di atrocità, inciuci e cazzi rubati vari il nostro paese ne straborda ad ogni livello. E poi quando te lo consiglia pure il dentista, girarlo a voi è d’obbligo. :mrgreen:

7 commenti su “siamo tutti bamboccioni…”

  1. Io mi sono incazzato dopo poche righe, ma me lo sono letto fino alla fine. Evito di dire quali cause ha avuto sul mio intestino e sulla mia bile.

    Sul discorso di TPS, beh, io ritengo che non abbia tutti i torti. La battuta è infelice, ma non è del tutto sbagliata. Certo, si sa quali sono i problemi, ma è anche innegabile che diversa gente che potrebbe farlo non lo fa perché fa molto più comodo starsene a casa propria.

  2. Già… la seconda frase è quella che avrei voluto scrivere io. Uscita un po’ troppo forte per il perbenismo cui siamo abituati dai politici, ma per niente priva di fondamento. Non è un problema economico a far sì che i giovani se ne stiano in casa. Purtroppo (dico purtroppo, perchè essendo tale è più difficile da sradicare) si tratta di un problema meramente culturale…

  3. Quoto. Anche perchè sono anni che noi italiani siamo conosciuti per l’ ” Hotel Mamma”. gli stipendi non c’entrano un bel caiser.
    Comunque consiglio anche la lettura di Uliwood Party di travaglio che stò leggendo ora.

  4. Lo stipendio non è sicuramente la causa del “mammismo”.
    La causa è da ricerca nel’educazione e nella cultura popolare, come sempre.
    Certo è comodo restare a casa dalla mamma (maschi e femmine senza distinzioni) perchè mandare avanti una casa è un lavoro impegnativo e non ci vengono fornite le basi per poterlo fare.
    L’unica è l’esperienza sul campo, ma sai… buttarsi nel vuoto non è “socialmente corretto”.

    Il libro è stato letto a tratti, perchè facendo parte del girone degli irancondi il mio stomaco risentirebbe troppo di una lettura completa.

    Le falle del sistema politico vengono fuori piano piano, la dimostrazione di una frattura intensa l’abbiamo vista a porta a porta dove politici della stessa fazione si prendono contro dicendo “fra politici bisogna difendersi” (grazie Mastella per regalarci ogni giorni nuove motivazioni per darti gratuitamente la pena di morte).
    Ma lo scandalo Why Not e l’audacia di De Magistris regalano uno spiraglio di concreta verità.

  5. Beh… è difficile che qualcuno possa fornire le basi per il vivere da soli. Se poi consideriamo che abbiamo anche avuto quella bella idea di abolire il servizio militare…

  6. non è difficile se l’origine dell’educazione è diversa.
    L?educazione primaria è ancora orientata a creare degli individui socialmente accettati e purtroppo qui, quel socialmente accettati implica una serie di cose quali religione-istruzione-amicizie, ma mai il valore dell’indipendenza.

    Servirebbe solo un minimo cambio di prospettiva.

  7. Bhè… io non sono per niente convinto che i costi non continino nulla. Sono convinto che non siano la sola ragione!. Se uno è solo (ma anche in due con stipendi medi) e se ne vuole andare di casa ma necessita di spazi suoi perchè non è più un universitario ecc.(e magari gli rompe il cazzo condividere gli spazi vitali come cucina-cesso) allora hai voglia a pagare l’affitto o la ratra del mutuo e bollette e vivere decentemente…CIAO…. Sarebbe bello fare un confronto di quanto viene, in rapporto con lo stipendio, un affitto in italia e negli altri paesi d’europa…ma non l’ho mai visto. In ogni caso si potrebbe allora argomentare che in italia manca la cultura del fare i figli…cambiamento radicale e in ben poco tempo direi….Insomma non bisogna esagerare, come minimo è un concorso di colpe.

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