sogni e delitti recensione


Cassandra’s Dream è sinceramente meglio di Sogni e Delitti…

Si conclude la trilogia londinese del delitto dopo Match Point e Scoop. La storia non è niente di originale seppur drammatica e ben orchestrata, Woody Allen ha una certa dimistichezza, nonostante un paio di scambi amorfi nello script. Inizia su una barca come in Scoop (perchè IN ITALIA dobbiamo sempre storpiare i nomi dei film?), pone soliti interrogativi su quanto l’uomo possa spingersi al limite con le scelte per salvare i propri interessi. Già visto infatti, il gioco è piuttosto riciclato e numerose sono le analogie a Match Point, che si mantiene ad anni luce di distanza per caratura e qualità. Possiamo trovare interessanti punti di vista come il senso della famiglia ad ogni costo, i fratelli che si annientano sotto il peso della coscienza e della loro vuota personalità, le due strade di metabolizzazione in grado di reggere il vile colpo dell’omicidio ma non è qui che voglio andare a parare. Il punto è inutile da nascondere, rimane l’interpretazione imbarazzante (e devastante vista la necessità di rendere il dramma) di Colin Farrell, colto presumibilmente da paresi facciali che lo bloccano in mono espressione nei vari climax interpretativi necessari durante il film: che vinca a carte 30.000 sterline, che ne perda 90.000, che ammazzi qualcuno, che confessi la sua struggente depressione, l’espressione è solo una, quella di un mongoloide uscito per sbaglio da una clinica di recupero per lobotomizzati. L’impatto fa ridere, trascinando il poco di buono della pellicola nel fango, Mc Gregor fa quel che può. Sconcerta come sempre la critica nostrana perchè FA FINTA DI NULLA, anzi i due protagonisti hanno dato prova di recitazione “eccellente”. No dai, non ci siamo è una vergogna definirlo attore, per ogni buon cineasta. Certo non mi dovrei stupire visto elogi di caratteri convincenti sparsi su Ambra Angiolini o Muccino, in realtà al limite del deprimente e flop al botteghino. Ma sappiamo anche come è messo il sistema. Tornando ad Allen, la mia linea di pensiero non cambia, regista fuggito dall’America che oramai non lo considera, trova dubbi proseliti qui in europa perchè fa figo. Il suo prossimo film è stato girato guardacaso a Barcellona.

Allen è terminato anni fa con Manhattan, Bananas, Sam e compagnia bella. Adesso si dedica a puri esercizi di stile. Qualcuno gli riesce, ma son veramente pochi come le dita di una mano monca… Si guarda a patto di non ridere durante l’interpretazione di Farrell, ma sarà dura, un pò come tenere in bocca una Fruittella senza masticare…

Un commento su “sogni e delitti recensione”

  1. Secondo me sei stato troppo buono e clemente considerando il malessere fisico suscitato dall’ameba anti-attore.

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