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recensione Autechre – Quaristice


Warp, 2008

La virata dai tempi di Confield (2001) di Sean Booth e Rob Brown provocò molti scompensi nel mondo dell’elettronica e nel cervello di chi l’ascolta. Abituati a Incunabula (1993) o Amber (il mio preferito di sempre, 1994), avevamo perso il filo del discorso. Ma in realtà la sperimentazione si era resa necessaria per evitare il ristagno, la boa delle idee alla deriva. Ecco la direzione tipicamente refrattaria alla sensibilità delle orecchie comuni, culminata con la costruzione per eccellenza di Gantz Graf (2002), fatta di frenetici e quasi “insopportabili” glitch di Draft 7.30 (2003) e i tessuti metallici di Untilted nel 2005. Per carità rimanendo a distanza di quanto estremo possono confezionare i Pan Sonic e la miride di gruppetti cloni del periodo. Ma il duo inglese ha uno stile suo, impronta inconfondibile che rimane inalterata nel tempo e spinta per il futuro. Quaristice non estremizza gli ultimi album ma torna alle origini, il suono diventa al servizio dell’ascolto, al servizio dell’uomo: Altibzz apre così lo scrigno. Più organico e plasmato sul pianeta terra, non in qualche angolo ai confini del buio siderale. Certo troviamo il buzz-noise in Fol3, distorsioni cinetiche (fwzE) ma anche dub progressivo e ascolto in Tankakern, Rale o i riverberoni pulsanti tipici della techno minimale degli anni ’90 (90101-5l-l), i drill Aphexiani (chiaro omaggio con chenc9), insomma son pur sempre gli Autechre. Poliedrico e ricco non mancherà di appassionare chi, in rigoroso silenzio, riuscirà a concedere il tempo che merita ogni disco imperdibile. Nel suo genere, of course… 😉

Tracklist:
01. Altibzz
02. The Plc
03. IO
04. Plyphon
05. Perience
06. SonDEremawe
07. Simmm
08. Paralel Suns
09. Steels
10. Tankakern
11. Rale
12. Fol3
13. fwzE
14. 90101-51-1
15. bnc Castl
16. Theswere
17. WNSN
18. chenc9
19. Notwo
20. Outh9X

Uscita prevista il prossimo 3 Marzo, in CD singolo o doppio limited con versioni inedite dei brani in scaletta. Attualmente è disponibile sono in versione scaricabile tramite lo store della Warp, Bleep e anzi se cliccate qui lo potrete ascoltare tranquillamente in preview.

AIR – Pocket Symphony

Alla faccia dell’uscita prevista per domani, l’ultimo degli Air era fisicamente tra le mie mani già ieri sera. Misteri della distribuzione? :mrgreen: Beh, spendiamoci due parole. Non so se qualcuno di voi si è disturbato di ascoltare 5:55, disco debutto di Charlotte Gainsbourg (figlia di Jane Birkin), ma siamo di fronte a un doppione. Gli Air tornano a collaborare con Jarvis Cocker e Neil Hannon a cui aggiungere la produzione di Nigel Godrich (Radiohead e il recente Beck, insomma mica un pirla) e in effetti se la squadra è identica non ci si deve aspettare altro. Curatissimo e ricco di sonorità raffinate tipicamente chill, brani statici e paesaggi che non si metabolizzano a freddo al primo ascolto, gli Air arrivano inesorabilmente al decadimento definitivo intravisto in Alone Kyoto (la chiusura del precedente Walkie Talkie) uscendone a pezzi. Sarà un album ricco e complesso marchiato a stile come siamo abituati ma avendoli apprezzati per le genialità di 10.000hz o il pop francese morbido e furbetto di inizio carriera, rimango decisamente perplesso e di stucco come le due sagome (ovviamente Godin e Dunckel) allegramente fotografate in svariate angolazioni. Quegli Air li troverete in Mer du Japon, unico brano che si discosta da una scaletta piuttosto monotona e troppo sonnacchiosa, la Sofia Coppola ci andrà a nozze nel prossimo film. Tutto sommato alloggerà ancora a lungo nel mio lettore CD perchè si lascia ascoltare, però mi aspettavo qualcosa più Air. Per intenderci se fosse uscito sotto altro nome, non se lo filerebbe nessuno! (ogni riferimento a Charlotte è puramente casuale…)

AIR sito ufficiale.

EDIT: Nel CD gli Air hanno scelto il servizio Opendisc per la pubblicazione di extra e materiali esclusivi, di solito brani, video e date tour.

Cassius – 15 Again

 

Dopo quattro anni dall’ultimo album in studio Au Reve, i Cassius (Philippe Zdar e Boombass) tornano sul mercato con un prodotto sofisticato in grado di miscelare dance, electro, funk e hip hop. Registrato in tre settimane a Ibiza nell’Ottobre 2005, rifinito e completato ai primi di Gennaio di quest’anno, 15 Again spezza tanti dei tradizionali schemi a cui eravamo abituati e ripropone il duo francese in una nuova ottica pur mantenendo le origini elettroniche di provenienza. Il suono si distingue (come sempre) nel comparto tecnico in modo superlativo, però sono le idee proposte a latitare un pò. Non dico mi sia sembrato da mono ascolto, quanto atipico e bravissimo a smarrirsi senza rivendicare una sua identità che si imponga al pubblico oltre al singolo Toop Toop. Del resto è un disco dei Cassius e come in passato (1991, The Sound of Violence…) dubito si andrà oltre il primo singolo. Forse Rock Number One o Eye Water (in cui sbuca un certo Pharrel Williams :mrgreen: ) raccoglieranno quanto seminato con l’hit che oggi ascoltiamo tanto in radio. Da appunto meritevole a  staccarsi dal resto è See Me Now, dove spunta la presenza di Le Knight Club, al secolo Guy-Manuel de Homem-Christo (uno dei Daft Punk) per ricordare che l’house francese la fabbricano sempre i soliti noti. Il tutto si chiude con quattro brani buttati lì per far arrivare alla dozzina il numero complessivo, roba sentita centinaia di volte in salsa diversa. In definitiva chi li segue non rimarrà deluso o quantomeno ai primi ascolti si ritroverà spiazzato per questo cambio nello stile comunque non troppo marcato. In fin dei conti ci si deve un pò reinventare e almeno con 15 Again lo si è fatto in modo piacevole. Per gli altri rimarrà assemblato bene, figatine da produttori e poca originalità.

 

Tracklist:

1 – Toop Toop
2 – Rock Number One    
3 – This Song    
4 – 15 Again    
5 – All I Want    
6 – Eye Water 
7 – See Me Now    
8 – A Mile From Here    
9 – Jackrock    
10 – Cactus    
11 – La Notte    
12 – Cria Cuervos

Bob Sinclar – Western Dream

L’impressione che viene fuori dopo l’ascolto del nuovo disco di Chris Le Friant è quello di un prodotto costruito ad hoc per sfruttare l’ondata del tormentone (scassapalle, passatemi il termine) di scorsa estate e del follow recente (World Hold On). Punto. Manca incisività, carattere e strizza troppo l’occhio al pop scialbo, commerciale e le schitarratine spensierate, unico leit motiv per tutto l’album, stancano subito. Irriconoscibile il producer francese sotto questo punto di vista, forse lo si intravede in “Everybody Movin” (orribile) o “Miss Me” ma a chiudere questo festival dell’insipido, ci pensano brani come “In The Name Of Love” o “Shining From Heaven”, spudorate copie di quel Love Generation che oramai ci ha saturato le orecchie.

1 Love Generation
2 Tennessee
3 Everybody Movin’
4 World, Hold On
5 Miss Me
6 For You
7 Sing My Song
8 In The Name Of Love
9 Amora, Amor
10 Shining From Heaven
11 Give A Lil’ Love
12 Love Generation

DJ-Kicks The Exclusives

Dj-Kicks è oramai marchio di fabbrica nelle uscite K7! e decisamente fortuna della label tedesca da sempre attenta alle proposte elettroniche più interessanti del momento con le playlist curate dai vari DJ coinvolti. Lasciando da parte il curriculum di rispetto (Carl Craig, K&D, Andrea Parker, Playgroup, Stereo Mc’s, Erlend Oye…) accumulato negli anni, The Exclusives è una raccolta di best of senza inediti per celebrare la venticinquesima uscita e personalmente non ne raccoglie nemmeno il massimo. Rimane totalmente superflua se seguite il brand ma volevo porla alla vostra attenzione (con mostruoso ritardo come solito) perchè magari il suono chill/fashion/downtempo da locale raffinato vi attrae o avete bisogno di semplice easy listening… in entrambi i casi prendetela in considerazione perchè i nomi qui sotto in tracklist sono una garanzia e riassume una decade di questo genere musicale.
Coloro che già ne masticano, possono tranquillamente lasciar perdere.

Kruder & Dorfmeister – Black Baby
DJ Cam – Bronx Theme
Terranova – Contact
Thievery Corporation – It Takes A Thief
Kid Loco – Flyin’ On 747
Trüby Trio – High Jazz
Vikter Duplaix – Sensuality
Playgroup – Behind The Wheel
Tiga – Hot In Herre
Chicken Lips – Bad Skin
Erlend Oye – The Black Keys Work
The Glimmers – Cassette
Annie – The Wedding
Carl Craig – DJ Kicks