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Muziic, l’idea intelligente.

Ci voleva un quindicenne dell’Iowa per inventare qualcosa di realmente rivolouzionario nel campo della musica digitale, nel 2009 quando sembra che oramai non ci sia molto da dire. L’idea in realtà è semplicissima ma non è venuta in mente a nessuno, cioè sfruttare Youtube con un player solo per riprodurre la musica ivi contenuta e si parla di milioni di brani, una miniera senza fondo. Una buona fetta consiste in rarità, bootleg, live, materiale di difficile reperibilità… Tutti abbiamo sempre caricato il video per ascoltarsi la musica preferita, Muziic permette di crearsi una propria playlist, non si scarica nulla ma si ascolta in streaming solo l’audio e senza diventare matti. L’unica cappella del giovanotto è stata quella di non aver convenuto accordi con Youtube (sarebbe meglio dire Google) ma sono già in corso delle trattative e la cosa si risolverà senza spargimenti di sangue…

Muziic, Youtube Media Player

Donne al volante…

…quasi peggio dei colleghi maschietti.
Da sempre noi abbiamo una pessima fama (mediamente 18 e i 44 anni, ubriaco nel 44% dei casi) sulla strada, ma da qui a finire statisticamente come piratesse che fuggono e alcolizzate, insomma. Ventinovenni e sbronze nel 23% dei casi, si sono rosicchiate pure un buon 10% dell’intero complesso piratario stradale (cioè fuga ignobile dopo incidente).
Dai fate a modo almeno voi!

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Tiro al bersaglio.

Hanno tutti nomi strani, codici lunghi identificativi come fossero dei barcode su un prodotto. In realtà sono sassi spaziali che se ci beccano fanno un culo tanto. Questo si chiamava 2009 DD45 e oggi verso le 15 è passato a 72.000 km dalla Terra. Diciamo che di questi corpi ne passano tanti, tonnellate al giorno ne vengono filtrati con l’atmosfera. Peccato che questo birbantone se c’avesse centrato avrebbe liberato energia pari a 1000 atomiche, tipo quello famoso che cadde nel 1908 in grado di polverizzare 2000 metri quadri di territorio. Mica male, qui l’atmosfera filtra poco e niente. Oggi i mezzi sono in grado di calcolare le traiettorie in modo sempre più preciso e fortunatamente ci tengono nell’ignoranza! Immaginate il delirio collettivo e poi non veniamo beccati… Meglio essere sicuri con il botto, non vi pare?

Fonte Corriere.it

deraglia la Märklin

Se ne parla molto poco, perchè da noi non c’è un gran movimento di qusto hobby. Non bastano 150 anni di storia per reggere di fronte alla contrazione economica globale e nemmeno la rinomata solidità tedesca (salvata però dalla Goldman Sachs americana già nel 2006) evita il rischio per Märklin, storico produttore tedesco di modellini. Si parla dell’ultimo leader mondiale in termini qualitativi in quanto famoso per usare materiali identici alle controparti reali. Le banche non estendono il prestito a 50 milioni di euro e così si potrebbe chiudere un capitolo che comunque ha una solida schiera di appassionati. Ora tutto rimane appeso a una legge tedesca in casi di insolvenza. Tempi duri ovunque e siamo solo agli inizi.

Il ritorno di Erno: Rubik 360

Ecco un nuovo gioco per il botolo… anzi no. non proprio…
E’ il nuovo rompicapo del signor Erno, inventore del classico cubettone multifaccia da 43.252.003.274.489.856.000 di combinazioni e 350 milioni di pezzi venduti (stima), torna in grande spolvero. Rubik 360 ha sei palline intrappolate in tre sfere trasparenti, il giocatore deve riuscire a farle arrivare dalla sfera più interna a quella più esterna facendole passare attraverso i due soli fori di quella centrale. Come sarà? Bisserà il successo del cubo? A prima vista non mi piace, cioè a dir il vero non mi piacciono questi giochi, però la cosa che più mi ha fatto piacere non è il ritorno di un prodotto del genere (in uscita ad agosto, anteprima a norimberga il prossimo 5 febbraio) ma sapere che vendono ancora molto. Insomma non solo orpelli hitech.

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Mr. Erno Rubik

i due fessi del giorno

Beh, che ci crediate o meno i ne troverete due grossi precisamente alla Norde bank di Svendborg. Cosa è successo qualche giorno fa? Semplice una signora si è presentata per farsi cambiare delle corone svedesi in euro (circa 190). E ci è riuscita, fin qui niente di strano. La cosa buffa è l’aver usato le corone del Monopoli. Massì dai, quelle banconote di carta che qualcuno le avrà in lire, abbandonate nella scatola su in solaio… Primo fesso il banchiere allo sportello, la banca si è giustificata con un sempre scellerato “Sbagliare è umano”. Certo le banche in questi tempi sbagliano un pò troppo… Il secondo fesso? La signora. Non contenta ha riprovato il giorno successivo, alzando il tiro (corone per 750 euri) per di più nella stessa banca ma nello stesso sportello c’era uno meno fesso. E così la signora (di 61 anni) è finita in prigione e senza passare dal via, come raccontato in questo articolo
Ma si può essere così deficienti?!? Chissà se gli han dato la carta per uscire di prigione gratis…

cinema tridimensionale


Ecco gli occhiali Dolby 3D, rompeteli e dovrete cacciare 80 euro. Cmq sono robustissimi ed ergonomici.

Ci sono un pugno di sale in Italia a poter disporre di proiezioni in 3D (una tecnologia già usata decenni fa) ma noi ne abbiamo 3 nel giro di pochi chilometri: Victoria e Raffaello a Modena, Emiro a Rubiera (RE). Così ieri sera ci si è beccati Viaggio al Centro della Terra in 3D, film meritevole solo per la feature tridimensionale, l’entertainment è stato costruito per enfatizzare l’effetto visto che storia e avventura sono banalissimi, per tutte le età. Devo dire funziona e fa ben sperare che in futuro prenda piede. Come detto sono passati molti anni dalla sua invenzione, ma oggi i mezzi si sono affinati, grazie al digitale. Nitidezza e risalto girano moltissimo con le scritte (ad esempio nei titoli) o effettini come fiamme e scintille, ma fortunatamente anche il resto dai campi lunghi, primi piani, forse un pò di confusione quando scorre veloce la cinepresa, poca cosa. Globalmente il risultato è positivo. Se siete appassionati non potete perderla come possibilità, anche semplici curiosi che non sanno cosa andare a vedere.


Doxy in luccicanza!

H.M. l’uomo senza memoria.

Spulciando tra le varie notiziuole che pullulano, spinto dalla solita inerzia creativa, ecco che ne balza una. Affascinante e terribile allo stesso tempo. Henry Molaison è stato un vero e proprio caso clinico, che ha impegnato neurologi e ricercatori per oltre mezzo secolo. In breve non riusciva a ricordare, a costruire una memoria fatta di esperienze di vita. Era come se ogni giorno fosse nuovo, ripartiva da capo. Ricordava le cose prima dell’intervento subito per curare attacchi epilettici, ma dopo non immagazzinava più nulla. All’epoca le conoscenze mediche erano ben diverse e gli tolsero del tessuto neurale. Erroneamente. E questo rewind quotidiano è durato per ben 55 anni. Sicuramente è stato utile nello studio della memoria umana (per quanto i test andavano ovviamente ripetuti ogni giorno) e il suo cervello viene custodito a Boston, come quello di Einstein. A significato di esser stato un caso veramente unico. Magra consolazione a mio parere.
E’ morto lo scorso 2 Dicembre, aveva 82 anni.

Super Potato: santuario del retrogaming.

Mentre è appena partito il coloratissimo Tokyo Game Show 2008 pian pianino fioccano in rete coverage più o meno interessanti sull’argomento. La convention giapponese è praticamente vetrina di quello che ci aspetta nei mesi a venire, di norma i giochi presentati spaccano nel Sol Levante quindi non sarà certo una futura espansione per Halo 3 (recon) o la nuova dashboard per 360 ad attirare l’attenzione quanto una indicativa data per Street Fighter IV (entro l’anno fiscale CapCom, ovvero fine Marzo 2009), un nuovo Arkanoid e Metal Slug 7. Vabbè dicevo tra i tanti articoli consultabili pesso le principali testate online del settore che di solito consulto (Multiplayer, NextGame, Gamestar), vacca spunta una perla incredibile. La manna del retrogaming, ovvero l’introvabile qui diventa trovabilissimo, normale, sin dalla generazione a 8-bit (NES, Master System…) è uno store che si chiama Super Potato. Migliaia di pezzi, cartucce, console oramai rilegati al puro collezionismo a prezzi risibili ed accessibili, come è giusto che sia. Impazzirei dentro un negozio del genere e delapiderei ogni euro possibile, difatti viene definito dall’autore che vi consiglio di leggere 3 piani di assurda follia videoludica, roba da nervi saldi. Per il mio bene spero di non andarci mai, hahaahahahah!
Altre succose foto le troverete qui.

Dracula: The Un-Dead

No, non è il titolo originale che avrebbe dovuto avere il celebre romanzo horror scritto oltre un secolo fa ma dovrebbe essere il seguito ufficiale del mitico libro di Bram Stoker. Pare che un pronipote del celebre scrittore che risponde al nome di Dacre Stoker abbia preparato (assieme a uno sceneggiatore) il proseguio della storia basandosi su alcuni appunti rinvenuti e ritenuti autentici.

Citando il TGCom:
Il sequel in questione, che dovrebbe arrivare nelle librerie il prossimo ottobre, prende spunto da personaggi e spunti che erano stati tagliati dal romanzo originale, pubblicato 111 anni anni fa. Più di un secolo di successi se si conta che in tutto questo tempo il romanzo non è mai andato fuori catalogo. La storia ideata da “Stoker junior”, sarà ambientata nel 1912, a Londra, dove Quincey, il figlio di Jonathan Harker, è coinvolto in una difficile trasposizione teatrale della storia di Dracula e suo padre. La messa in scena porterà Quincey a confrontarsi con i terribili segreti della sua famiglia.
Più preciso e dettagliato il Guardian:
The original is written in classic epistolatory form, alternating between different narrators; the sequel adopts a more direct storytelling route. “[This] makes it more immediately accessible to a modern thriller readership, while remaining faithful to the spirit and atmosphere of the Victorian original,” said publisher Jane Johnson of HarperCollins UK.

La mossa confluirà in un film (occhio a Jan DeBont) che vedrà l’inizio delle riprese a Giugno prossimo, mentre occorrerà aspettare l’Ottobre 2009 per mettere le mani sopra il romanzo. Manovrona commerciale, chissà come sarà il risultato finale.