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Muse @ Pesaro

Vuallà, ho sempre riluttato l’idea dei live come entertainment musicali. Bolgia di persone, si sente male e non si capisce un catzo. Non potevo dir di no a uno storico amico anche per autoregalarmi qualcosa di inedito per il 35imo anniversario della mia nascita. In definitiva è stato un ottimo concerto, la mia opinione non cambi di un millimetro sui Muse, tanto che in centro commerciale da quanto me ne fregavano ho preso una maglietta di Diablo 3. Comunque dicevamo musicalmente lo spettacolo è stato potente e sicuramente gratificante per i fan, dalla coreografia alla scaletta che ha praticamente toccato ogni pezzo forte, dando ovviamente visibilità all’ultimo album. Knights of cydonia tra l’altro dopo una rapida informata non era prevista e lo show è durato ben un quarto d’ora in più rispetto a quello bolognese di Venerdì. Personalmente la chiusa era più d’impatto con Survival ma son dettagli. Neanche a farlo apposta esiste un video precaricato sul tubo dove io ero praticamente qualche metro più a fianco. I Muse sono tra i gruppi moda del momento. Se vi sembra di ascoltare Queen miscelati con i Radiohead intervallati da assoli di pianoforte, bon. Riassunti i Muse.

Battlestar Galactica: Blood & Chrome

Di Battlestar Galactica ne ho parlato qualche mese fa, promuovendola con una piccolissima riserva sul finale, ma a conti fatti resta (almeno per me) una delle serie più belle e appassionanti degli ultimi anni. Anche se Caprica è stato un vero e proprio errore, i due film spinoff della serie regolare sono stati molto belli. Quindi benvenuto anche a B&C, prequel-movie (anche se quasi totalmente in CGI) spalmato in dieci episodi di durata 7/12 minuti che narra di un giovane Adama nella prima guerra Cylone. In esclusiva sul canale del tubo di Machimina dal prossimo 9 Novembre. Poi andrà retail per l’home video nei primi del 2013 (per un totale di circa 2 ore di running time). Il trailer postato sopra è molto interessante. Non terrà appeso per lungo tempo, in quattro settimane verranno rollati tutti gli episodi. Beh, meno male ehehehhe… Chissà se lo vedremo in Italia, almeno in DvD (come appunto Razor e Pegasus). Così diciamo tutti!

Manca poco a Skyfall…

 

Mentre sale la mia fotta per l’uscita di Skyfall, ecco che comincia a girare timidamente la title track dello score. Non discuto le abilità canore di Adele ma onestamente dopo un inizio sbadiglio viene servito uno dei temi più anonimi della saga Bondiana, sebbene infarcito di rimandi abbastanza convenzionali. Piuttosto si slega dalle prove più trascinanti di CHRIS CORNELL e la coppia Alicia Keys and Jack White   per quanto riguarda la trilogia con il Bond di Daniel Craig.
Mah. Vogliamo fare i classici? Allora tira fuori un tema che spacca. E intendo tipo questo, che al terzo minuto ti manda a casa con un acuto quella pecora inglese di Adele, ovvero Tina Turner.
Grazie… XD

Prometheus recensione

Visto Venerdì scorso oggi ho avuto la voglia di buttare un paio di opinioni. Di premessa voglio dirvi che per me la fantascienza rappresenta il genere cardine e a me preferito, motivo per cui spero di riuscire a darvi una buona critica. Prometheus poteva (e doveva) essere il ritorno della fantascienza nel mainstream in grande stile, premesse altissime visto il brand a cui fa riferimento e il regista lo stesso del primo che ha dato origine a tutto un filone nel lontano 1979. Il palese prequel di Alien (a scapito di chi andava a dire velato) dipana alcuni dubbi della mitologia Aliena come lo Space Jockey (per quanto non sia lo stesso, non ci troviamo sul mitico LV-426 ma su un vicino LV-233), l’astronave e che cavolo era successo, qualche abbozzo sull’origine dei creatori umani (avete letto bene) e esperimenti biologici (gli Alieni) ma ne apre di abnormi. Purtroppo, non crediate di vedere risolto qualcosa. Qui non ci piove che lo zampino della FOX si sia manifestato, soprattutto nel finale completamente da cestinare ma se letto come chiave necessaria per approntare un film ponte per ragioni ovviamente commerciali tanto da riattaccarsi all’intramontabile primo episodio, ok lascio correre, allarghiamo ancora l’universo. Ma i problemi di Prometheus sono molteplici, tanti, troppi e dove non dovevano essercene. Partiamo con il gioco oramai logoro dell’eliminazione sistematica dell’equipaggio, motivato con uno dei pretesti più ovvi (e banali) che mi sia capitato di vedere, quasi fosse accessorio. Pazienza, ancora lascio correre. E’ la crew stessa che toppa alla grande. In questo genere è praticamente il cuore pulsante, se non funziona le conseguenze sono immaginabili. Poco mordente, coesa, nemmeno affiatata o memorabile. I fan di vecchio corso si saranno gasati per le battute memorabili di Hudson (Bill Paxton), il leader dal sangue freddo Hicks (Michael Biehn), Apone e tutti gli altri, non solo in Scontro Finale anche negli altri della saga (sì anche la Clonazione) abbiamo uno studio più accurato dei personaggi. Quasi a farci dispiacere quando finiscono nel tritacarne. Prometheus offre una serie di comparse che nemmeno si arriverà a caratterizzare eccetto la Rapace, per forza se deve ricoprire il ruolo di Ripley/Sigourney Weaver parte II, un bravissimo Fassbender nella parte del solito Androide, la Theron nonostante ci venga mostrato il suo sederino (con svariate screpolature oramai) è sempre capace, ma perdiana in un ruolo che te la fa proprio stare sulle palle. Completamente inutile. Tutte le figure principali del cast restano invischiate e vittime a loro volta di una sceneggiatura sbrigativa (nella seconda parte accelera e diventa ingestibile) che non coinvolge e peggio minata da incredibili scivoloni, veri e propri gesti stupidi e situazioni grottesche che ne danneggiano il fluire, portando a singhiozzo la visione. La libertà nel genere deve mantenere un certo equilibrio o la “credibilità” e con essa la portata del film, franano inesorabilmente. Si salva qualcosa? Sì, la produzione. Visivamente imponente e tecnicamente ineccepibile, il design di veicoli, la ripresa degli ambienti e l’ampio respiro assieme a una fotografia superba ed effetti speciali di prim’ordine (bestiario raccapricciante, nel senso buono), piazzano Prometheus veramente in alto negli standard qualitativi. Una vera gioia per gli occhi. Chiaramente non basta a sollevarne il giudizio. Di fatto Prometheus aveva grosse potenzialità lasciate inespresse. Auspico una eventuale extended edition per l’home video, magari un montaggio più disteso e meno sfilacciato soprattutto nel secondo tempo.

Buon Compleanno Commodore 64 (e PONG)

Francamente era ieri il compleanno del lancio dell’home computer per eccellenza, cui praticamente ogni nerdaccio over 30 al 90% dei casi o lo ha posseduto o ha avuto un amico che l’aveva, tanto da sputtanare ogni santo pomeriggio su quel mangianastri e giochi da prendere in edicola. Il mitico C64 piaccia o meno, non si discute. Giochi in rigoroso 8bit, l’audio riconoscibile a 200km del chip SID, roba che ha fatto storia. Da Gauntlet a Maniac Mansion. C’era poi la solita “war” con i possessori del Vic 20, ma è una storia luuuuuuuuuuuuuuuunga.

Oggi invece 3 Agosto ricorre un altro grande lancio nel mondo dell’home entertainment videoludico, PONG arrivò in versione domestica (ovvero console da attaccare al tubo catodico), dopo 3 anni di sviluppo del concept a cabinato che vedete qui sotto. In pratica il papà di tutti i videogiochi casalinghi. Grazie Atari.

La volta dei LEGO

Gizmodo mi ha messo a fronte una sborrata (eh oh quando ce vò ce vò) atomica di video. Non è un film da pugno/palla, quasi. Ole Kirk Christiansen è stato l’inventore dei LEGO, Kjeld Kirk Kristiansen (presumo boh il figlio?) a Billund, Danimarca, custodisce la raccolta delle oltre 4700 scatole di costruzioni prodotte, rigorosamente a temperatura controllata e mai usate. Si parla di produzione dal 1949 in poi. Inutile dire che dentro un “vault” del genere sarebbe la mia fine, annichilimento, estinzione.

Monster Bash e Gorgar per Pinball Arcade

Monster Bash e Gorgar sono i flipper rilasciati questo mese su Pinball Arcade (Android e iOS) mentre Funhouse è quello gratuito. Beh Gorgar è del 1979 e sicuramente l’ho perso mentre Monster Bash (1998) coniuga il solito fun Williams a meccaniche fuori di testa come il Phantom Flip dove in pratica il giocatore guarda il flipper giocare al posto suo. Mah. o_O

In più:

Language support has been added for French, Italian, German and Spanish. The Android update also adds:

-Tegra support that should increase the quality of textures.
-Medieval madness super skill shot implemented.
-Tales of the Arabian Nights™ and Theater of Magic™ skill shot selection.
-Troll bombs are now available in Medieval Madness ™ via button on screen (same for Monster Bash ™).

Però la vera chicca rappresenta il ritorno di Twilight Zone, top rated numero uno di sempre si IPDB. Kickstarter sta diventando uno dei principali metodi per finanziare progetti altrimenti irraggiungibili. Ultimamente nel mondo dei videogame sta riscontrando importante successo e sono contento che porteranno su tutte le piattaforme disponibili un grande flipper considerato il numero uno di tutti i tempi. La licenza costa 75000$ (onestamente credevo molto meno). Preservare questo tipo di passione, sebbene solo digitale, la reputo una cosa molto buona, per chi come me ha vissuto l’epoca d’oro e per chi non ne ha avuto la possibilità e adesso potrà recuperare se incuriosito. Ora manca un pò per arrivare a quello di Star Trek the Next Generation, invece il mio assoluto masterpiece!

Prime foto per Django Unchained

Ecco qualche shot del prossimo film di Tarantino che arriverà in Italia il prossimo 4 gennaio 2013. Un ottimo cast: Leonardo Di Caprio, Jaime Foxx, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Joseph Gordon-Levitt e altri. Tarantino ha sempre avuto un pò la fissa per i western con tanti rimandi disseminati qua e la nella propria filmografia, anche se la collaborazione più incisiva con Miike per Sukiyaki Western Django non venne proprio benissimo. Quindi l’occasione per tirare fuori un film con le palle, ci sta tutta. Django Unchained sarà un remake di Django, primissimo spaghetti western made in italy del 1966 di Franco Corbucci con Franco Nero.

Calienta el sol del mito Cinepanettone

Dal lontano 1983 non si era perso un colpo. Al weekend d’apertura campione d’incasso fisso, il Cinepanettone non solo era una prassi, ma dati alla mano, fenomeno incontrastabile. Spacciato come specchio della società, volgarità, trama ripetuta all’inverosimile, gag agghiaccianti, comicità triste e banale, attori imbarazzanti e attrici pescate perchè di moda al momento, insomma il mondo non ci invidia questo genere Made in Italy. Eppure è da tre decadi una istituzione, tanto da avere il merito (parola grossa) di far respirare con moneta sonante il cinema italiano almeno una volta l’anno. Si era notata una leggere inversione di tendenza nelle ultime tre edizioni, quest’anno l’impossibile è divenuto possibile, di netto, con tanto di un secco -50% di incassi rispetto allo scorso anno. Chissà se sarà per il merito di un forte seguito di Sherlock Holmes, il Gatto con gli Stivali (per cortesia) e l’ennesimo Pieraccioni, fatto sta che Natale a Cortina si piazza al quarto posto. Cifre sempre grosse, già si ricorre alla parola FLOP, io non penso. Bisogna vedere a fine periodo festivo quanto raggranellerà in tutto, ma i bei tempi sembrano andati. Motivi? Ne avrei qualcuno, ma c’è sempre chi si porta avanti con una bella analisi con tanto di numeri (pensate ben 750 schermi. 200 in più del film di Ritchie) che mi trova sostanzialmente d’accordo. Buona lettura!

Speed Date?!?

Ne ero a conoscenza per qualche intravisto su Sex & the City (ok, ho molti scheletri nell’armadio), ma Fungo a.k.a. la Puttana solo recentemente lo ha messo alla ribalta dell’attenzione personale. Inventato a fine ’90 negli States, è una specie di escamotage per intavolare dubbie amicizie al volo, nel lasso di una serata, nel tentativo di schioccare una mail o un telefono, se non la frullata con le più scafate. Il funzionamento è semplice, copio incollo da wikipedia che si fa prima, “viene organizzato in un luogo apposito, spesso con un numero di iscrizioni chiuso e proporzionato. I partecipanti sono fatti sedere uno di fronte all’altro in una fila di tavoli, e iniziano a parlare per cercare di conoscere e farsi conoscere in un limite di tempo prestabilito. Gli uomini sono disposti in una fila e le donne, quindi, in quella opposta. Le regole ed i cambi vengono dettati da uno speaker o moderatore. Scaduto il tempo, uno dei due si alza per accomodarsi al posto accanto, in rotazione (“round-robin”), e così via. Una volta effettuata l’intera rotazione, ogni partecipante sceglie quelli più graditi e, di comune accordo, si scambiano i loro indirizzi di posta elettronica ed in alcuni casi i recapiti telefonici“. Che funzioni o meno, per me resta una boiata colossale. Lasciando da parte lo sparare sulla croce rossa delle probabilità, mi vedo un pò incartabellato sul set di domande per dare il massimo del mio profilo in meno di due minuti. Impossibile. Al tempo stesso scandagliare potenziali capre monocefale, da evitare. Come fare? Scatta nella mente un set abbozzi di scambio.

-Dunque, cos’è ma soprattutto funziona sta cagata?
-Ehi, prima di cominciare hai dei figli? Niente zavorre, sai com’è…
-Vivi per i cazzi tuoi?
-Hai per caso una sorella di scorta?
-Sei di destra o di sinistra?
-Me la dai, che facciamo prima? No eh?
-Ti sei portata dietro le ultime analisi fatte?
-Perchè sei qui… Tu come donna. Non necessiti in sostanza di un ritrovo simile. Ah ci sono, sei un roncio ingestibile reietta della società?
-Nel caso mi devo spostare io o sei almeno automunita?
-Mi aiuti a passare un livello di Angry Birds?
-Ho bisogno di inibire il fegato nella metabolizzazione di alcol con una botta di zuccheri, vado a prendere un Martini Bianco. Mi aspetti?
-Domani sera ho un deathmatch a squadre su Gears of War, l’ultimo. Te la senti di fare la Locusta? Preferisci una coop della campagna a folle? Ah, non sai di che parlo…
-Ti va di fare una partita con degli amici a un gioco da tavolo? Di guerra, dura solo 6 ore… No, non è Risiko… Al massimo prepari qualche snack… No eh?
-Lunga vita e prosperità. No, non stavo salutando, abbiamo ancora 20 secondi…
-Aiuta Tremonti a salvare l’Italia dal debito pubblico. Dai prendilo come un gioco.
-Zio can, che figata il Lost Canvas. L’hai visto? Dai, i Cavalieri nuovi… No eh?
-Dimmi i tuoi tre film preferiti… Ah… Oooh… OMG…! Meh…
-Vasco Rossi…? No, non so chi sia… Aspetta provo a indovinare… Un cuoco?
-Niente elektroclash, synth-pop, drill ‘n bass, IDM o robe del genere, giusto? Nemmeno un pò di french house? Nu-Jazz? Cosa?!?!? Gigi d’Alessio? Cos’è?
-Sai che in seconda serata danno La Clinica dell’Amore su Man-Ga di Sky? Uguale al fumetto, me lo ricordo ancora. Solo non c’erano così tante parolacce. Lo hai mai visto? Assomigli a Ruko Tatase… Di striscio.
-Te ne racconto una. C’è un parroco che tocca le tette ad una suora. “Ma Padre, cosa fa? Sono solo una povera pecorella smarrita”. E lui “Non temere figliola, io sono un porco della Madonna”…
-Ehi, ma è proprio un Hello Kitty quello stampato sulla tua borsetta di finta pelle…?
-Sto sistemando il mio mazzo di Magic perchè lo han preso dei miei amici e sta tornando di moda nelle roteglie. Dai quel cdg collezionabile. Un blu-nero in T1 che scomba con… Huh? Ho detto qualcosa che non va…?
-Sembra talco ma non è… … … no aspettavo che tu completassi la frase…
-Hai mai provato a mettere la voce dentro un vocoder di un synth analogico anni ’70, tipo il Korg VC-10? Lo usavano un casino i Tangerine Dream. Beh io ne ho un paio. Ma digitali. Un Waldorf, che pasta sonora… Però non sono la stessa cosa… Ha uno step sequencer figo, che suonava particolare perchè veniva triggerato in cascata MIDI da una groovebox. Scusa, quale parte non hai capito?!?
-Televisione? Cos’è? Intendi quella generalista?
-Danzi mai con il diavolo nel pallido plenilunio? No vabbè era la battuta di un film…
-Ezechiele 25-17… No dai lasciamo perdere…
-Accidenti, devo andare a comprare le sigarette. Torno subito…
-Scusa è il sesto coca avana e sono a metà serata… Non mi sento molto bene… Finisci tu questo?
-Sei veramente convinta che la terra giri intorno al sole?
-Dammi una definizione di Dio.
-Perchè mi guardi in modo così torvo?

La Puttana è già in fermento, sebbene il suo interesse non verte su chiudere una ciuppata, quanto capire che tipologia di pubblico femminile possa partecipare a una cosa del genere. Curioso direi… Una mezza idea ce l’avrei, ad ogni modo…