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Sony ti fa diventare come Johnny Mnemonic

Ecco presentato il Personal 3D Viewer Head Mounted Display, pronto alla commercializzazione in terra nipponica verso fine anno e successivamente anche da noi. Dopo uno scorcio al CES di Las Vegas, la curiosità dell’orpello più nerd esistente diventa realtà. Un visore futuristico nel design e gustoso nelle funzioni. Due schermi interni OLED a 1280 x 720 ciascuno per godersi film e videogiochi in 2D e 3D stereoscopico. Siglato HMZ-T1, audio 5.1, presa HDMI e USB, 400 grammi di peso (e tante altre belle cose), Sony ha la bella idea di troncare ogni speranza d’acquisto con il non proprio popolare prezzo di… 799 euro, nonostante i 60.000 yen pari a 540 euro, che sarebbe stato ben diverso. Epic fail tipo il Virtual Boy dietro l’angolo?

PAROLA D’ORDINE: RESISTERE!

Bye bye Amy

Beh resta sempre una disgrazia la morte di una persona. Nel caso della Amy Winehouse però resta anche un triste copione portato in fondo. Si voleva fottere da sola, ha avuto il ben servito, a ventisette anni. Avrà avuto problemi a non finire schiacciata dallo showbiz. Per me sono tutte scuse. Fare la parte della singer bella (che era un cesso), dannata (non ne discutiamo) e brava (qui concedetemi un pacco di riserve) a che pro? Fatemi capire, non c’era proprio un cazzo di nessuno a darle quattro bastonate in testa e tenerla un minimo d’occhio? Parenti? Insomma da mesi si vedeva che stava andando (di nuovo) tutto a puttane. I veri amici sono quelli che ti rompono le palle quando serve. Fate mente locale e controllate quanti ne avete a disposizione. Perchè se non ne avete, è ora di darsi una mossa.

Anche per Superman le cose belle finiscono

Superman divorzia da Lois Lane. Sembra una cazzata, invece non lo è. Dopo 15 finisce la storia d’amore per eccellenza nella storia dei fumetti, dopo che per svariate decadi il Clark Kent ci aveva provato con ogni mezzo, riuscendoci appunto nel 1996. Vabbè, non finisce mica qui. Via i vecchi abiti per una più cazzuta armaturona, abitone cerimoniale come apparse nel numero uno e rifatto anche nell’aspetto, un cattivone inedito. 52 nuovi numeri a partire da Settembre. Cosa non si fa per rilanciare la baracca… Buona fortuna!

DoX at MUBI

Mubi è una idea molto simpatica ed interessante che conosco da qualche anno, ma non mi ci ero messo seriamente sopra. Sino ad ora. Si tratta di un network sociale a base unicamente filmica, rivolta ad un pubblico di appassionati. Quindi ogni utente può farsi un elenco di film visti attingendo da un database di oltre 26 mila voci, dare un voto e se vuole una opinione per poi condividere tutto ciò con altre persone. Io ci sono arrivato a mezzo Playstation 3, in quanto fruitore del programma sulla console, automaticamente ti crea un profilo. Si conferma la migliore console per un uso non solamente videoludico, ma multimediale. Ovviamente l’integrazione con Facebook è presente, ci si può loggare direttamente con il proprio account. Mubi non ha solo questo tipo di integrazioni ma offre la visione in streaming di contenuti, pochi per il nostro paese a dir la verità (sono quasi 900) e comunque sempre attinenti al cinema indipendente. A pagamento con abbonamento oppure di volta in volta per singolo film, ci sono anche cosine gratis. Se l’idea vi intrippa venitemi a trovare, basterà un click sul mio profilo. Il quale è in costante aggiornamento. A volte non ci faccio caso, ma in tal modo posso rendermi conto che ho uno storico di centinaia e centinaia di film. Mica male!

Il caso de Il Signore degli Anelli BD Extended Edition

Il prossimo 28 Giugno è una tipica data che un appassionato come il sottoscritto ha ben segnato sul calendario. Arriverà sugli scaffali l’agognata (si parla oramai di svariati anni tra conferme e slittamenti) edizione estesa del Signore degli Anelli (con extra vari pari a 15 dischi), eccellente trasposizione per il grande (e piccolo) schermo del romanzo fantasy per antonomasia, successo planetario di pubblico e critica meritatissimi. Manovre di questa portata in Italia, quando si parla di cinema, hanno inevitabilmente un sapore differente e amaro rispetto al resto del mondo. Perchè? Immaginate cosa potrà mai essere il fulcro delle polemiche? Brevemente, il momento dell’annuncio è stato accompagnato con “furiosissimo sdegno” (parafrasando Ezechiele) da parte della totalità degli appassionati, quando Medusa Home Entertainment aveva fissato il prezzo a 129,99€. Perchè in tutta Europa la media si era attestata tra 69 e 94? L’incazzo è stato forte e pienamente giustificato. Ci saranno l’IVA e la SIAE, ladri legalizzati, pagare le royalties alla Warner ma un cinquantello in più rispetto alla Francia, che offre una edizione totalmente tradotta, insomma… Presto detto arriva la marcia indietro di Medusa, rilascia un comunicato stampa nel tentativo di arginare le critiche spiegando (a modo loro) la situazione ed i motivi delle scelte adottate. Per comodità vi rimando al link, con tanto di ulteriore commento che svela come ancora una volta, ci si trincera dietro a qualche scusa di troppo. Speriamo in un lavoro eccellente. Dei tanti film (con qualche anno alle spalle) che avevo in DvD ripresi in Blu-Ray, si sono dimostrati una semplice manovra commerciale, della serie un upscaling HD e pure con meno contenuti speciali. Bellammerda. A proposito occhio a BIM e 01. Ma con il LotR esteso parliamo di una trilogia pesante. Insomma autoiniezione di fiducia.

Kinect Generation & Co.

Sono un detrattore del Kinect, lo sanno anche i muri. Il gadget elettronico con il sell rate più alto della storia, addirittura certificato dalla Guinness World Record (ma basato su dichiarazioni Microsoft e indagini campione), mi lascia sempre piuttosto scettico. Se mi guardo attorno vedo bancali di invenduto al Mediaworld, pure in sottocosto dopo nemmeno dopo 3 mesi dal lancio. Alla Comet di Modena non si sa neanche dove sia finito e devi chiedere perchè non lo pubblicizzano. 20 titoli disponibili dopo 6 mesi. Per 3DS ce ne sono oltre 50, anche se parliamo di qualcosa di (totalmente) differente ma serve per darvi una visione di cosa voglio dire. La realtà fatta di ostentare un successo che non c’è, tipicamente Microsoft, lascia il tempo che trova. Tornando a questioni di maggiore importanza, nonostante i dubbi espressi qui sopra, il futuro del core gamer è destinato a ridimensionarsi, credo sia forte rischio e rilegato sempre più ad un mercato di nicchia. L’E3 è alle porte ma il malumore del popolo videgiocante duro è palpabile. Non ci sono esclusive pesanti (360 soffre più di PS3), i giapponesi hanno perso identità da leader del settore. Colpa la forte virata verso il mercato casuale. Inutile nasconderlo, anche se ho cominciato parlando di una tra queste periferiche di movimento come Move/Kinect, è inevitabile come stanno segnando un percorso teso a sdoganare il media videoludico casalingo aprendosi a una fetta grossa. Basti vedere i giochini java di Facebook o l’incarnazione RIO (dal film) di Angry Birds che ha venduto 10 milioni di copie in 10 giorni. Il Wii ha lanciato il mordi e fuggi come tipologia di gioco, impestando in un quinquennio il mercato e livellando verso la semplicità il gameplay per venire incontro a questa figura del videogiocatore d’oggi. Come se non bastasse in ambito HD la pessima abitudine mirata a guardare la grafica di fronte alla nulla sostanza, come metro decisivo di paragone e un paio di recensioni scritte da persone di pari livello. I publisher non fanno altro che confermare e serializzare i soliti marchi, i vari Call of Duty, che muovono cifre da capogiro (Black Ops oltre 22 milioni) ne sono un esempio lampante. I rhythm & game intanto sono sulla via del declino. Il casualone non compra ogni cosa, il casualone è effimero e incostante, ma il danno è fatto. Prepariamoci ad una generazione di gamers come nel video.

EDIT: sia chiaro come non ce l’abbia a prescindere con questa fascia di gamers, videogiocare deve essere accessibile a tutti. Punto centrale resta come sviluppatori e publisher, mossi dagli interessi ben maggiori, dedicano sforzi e risorse a un segmento sfavorendo ovviamente il più importante e storicamente solido.

Frase che uso spesso in chiusura, perdonatemi: si salvi chi può…

PLAY Festival del Gioco 2011

 

PLAY ai nastri di partenza! Domani comincia il festival del gioco in quel di Modena, appuntamento anno dopo anno in grado di catalizzare migliaia di appassionati! Non mancherò sebbene la mia presenza oramai diventa sempre più marginale e solo di cortesia, per rivedere vecchi amici e associati alla TdG di cui sono collaboratore. Il salto di qualità del TreEmme che da ModCon è passata a PLAY, da un lato ha permesso di ingigantire la visibilità dell’hobby ludico da tavolo e altro, ma ha smarrito la base che è giocare. Seriamente nelle ultime con che siano a Bologna o altrove, troppa gente, troppa confusione. Ci si organizza sul forum poi per mille motivi non si combina mai una mazza. Non fa per me. Quest’anno però una soddisfazione, vedere gli amici Coboldi che hanno un posticino tutto per loro all’interno del padiglione A-A07. Promuoveranno un GDC (gioco di carte collezionabili), unico punto di riferimento qui in Italia tanto che avranno come ospite addirittura l’autore! Insomma ci sarò. Se vedete un tizio aggirarsi con la coda e una maglia blu, da quelle parti, al 90% sono io.

Prequel, sequel, serie animata. Blade Runner…

 

Io ne ho viste di cose che voi… Aspetta Roy, però preferirei non immaginarmi. Oggi il mercato pullula di vari remake, rivisitazioni, copia incolla, chiamatele come vi pare ma puntualmente non hanno un decimo della forza espressiva e il fascino di quelli originali. Il contesto sociale dell’epoca, la regia e tecnologia impiegata, gli attori, fanno tutti parte di un periodo unico che andrebbe lasciato così com’è. Niente da fare. Il cult per eccellenza del cinema fantascientifico ritorna. O almeno in una visione più ampia. La Alcon (Warner Bros) in pieno accordo con Harrison Ford, ha rilevato i diritti per sparare nei prossimi anni un sequel, pure un prequel e una serie animata di Blade Runner. Per fortuna ci siamo evitati il remake 1:1…

Kinect e 360 Slim

L’attesa all’E3 quest’anno era tutta per la nuova periferica sensoriale che promette meraviglie videoludiche perlomeno su 360. Qualcuno sarà rimasto deluso perchè dopo un anno di hype ci si aspettava il finimondo, mentre ahimè la rivoluzione tanto sperata verterà almeno per gli inizi sul casualissimo gamer. E poi stop. Rido, lo dicevo che era una porcheria. Dai, un nuovo modo di giocare per la famiglia, anziani (genitori) e bambini. Non è tanto la riprova del video pubblicitario a lancio qui sopra postato o lo spettacolo barocco con un elefantone del Cirque du Soleil all’E3 e tutto il resto, per i più maligni sembrava più un demo live (recitato) che effettivo frutto della periferica (problemi ce ne sono ancora tanti), ma il dato di fatto di una lineup disarmante, che non dovrebbe essere cosi sconfortante a meno di 5 mesi dal lancio. Ebbene sì, nessun annuncio di portata. Una baracconata solo per dire che Natal si chiama Kinect e una data d’uscita (4 Novembre 2010). Scusate dove sono finiti tutti gli sviluppatori che avevano promesso di spaccare tutto? Spariti? Temporeggiano. Nell’attesa consoliamoci tra Dance Central (un rhythm game) e Joyride a saltare con il gommone tra le rapide, l’immancabile selection di giochi sportivi (Sports) e la porcheria degli animaletti coccolabili (Kinectimals) il videogamer duro che sbriluccicava faville se ne torna a casa mesto. Kinect non sarà per lui, Microsoft va a martellare l’ultima fetta di mercato casual rimasta, su una console rinomata tra i core gamers. Un controsenso a prima vista, dico che le possibilità ci sono, vista l’integrazione con il canale Zune per i contenuti multimediali. Non tanto i giochi, cose già viste con Wii e Playstation eye. Del resto già Gears of War 3 e Halo Reach, i prossimi titoloni in cantiere non lo usavano e si sapeva, del resto a parte Fable 3 come puoi implementare in un gioco odierno il proprio corpo come controller, non solo per problemi di precisione che attualmente ci sono? Sì, lagga kinect. Mica roba seria, gira già scetticismo come detto 5 mesi sono oramai pochi. Un sistema di controllo da alte promesse e poca sostanza. Dicevo sul controller, il pad resta insostituibile a meno di non optare per una soluzione concreta come Sony con Move, un controller tipo Wiimote Nintendo decisamente più preciso e già dalle prime indiscrezioni meglio di Kinect. Niente guerra su meglio l’uno o l’altro, si intende. Dico che un sistema di controllo innovativo come Kinect si infrange con limiti del gameplay ad oggi. In questa generazione di console sono tutti sparatutto o macchine. Ogni tanto qualche picchiaduro, ogni tanto qualche action in terza persona, degli RPG. Cose che non si possono giocare dimenandosi davanti al televisore. Ognuno investe come meglio preferisce, dico che si arriva lunghi e troppo ambiziosi. Nintendo tot anni fa ne è uscita con un prodotto talmente spinto sul casual gaming, i giochini rilassanti, sportivi, yoga e altri ammenicoli che di fatto hanno condannato la console ad avere la base installata maggiore ma con il rate di giochi venduti per console più basso in assoluto. Il volta spalle dei core gamers, quelli che giocano e comprano hanno sconsolato anche Iwata, ma fintanto ci sono giochi come, Wii Sports, Super Mario Bros Wii o Mario Galaxy 2, Nintendo fattura tranquilla e si è sempre comportata con i piedi per terra!

Microsoft spera di piazzare ben 5 milioni di Kinect al lancio. A 149 dollari?!?!? Mah…

In mezzo a tutto ciò ha fatto invece seria notizia la versione slim di 360, 20% in meno più piccola, nera lucida, HDD da 250gb e Wi-Fi integrato. A 299 dollari, in USA a fine settimana. Sembra proprio che per la prossima generazione si dovrà aspettare il 2012…

The Wizarding World of Harry Potter.

I fan duri e puri sapranno che a Orlando, l’Universal sta preparando un altro parco tematico (dopo gli Studios Florida e Islands of Adventure) che riguarda esclusivamente il maghetto della Rowling e previsto al pubblico nella primavera del 2010. Orbene l’ultimo update permette di guardare qualche anticipazione con un webcast (assieme ai produttori e Tom Felton, Malfoy nei film) e vedere la mappa. Basterà un semplice click sul sito ufficiale. Il progetto come giusto che sia sarà innovativo e ha richiesto sino ad oggi 2 anni di lavoro. Chiaramente si tratta di materiale concettuale ma le aspettative sono altissime. Buona visione!