Il terrore misto a dubbio di non avere più Kloves alla sceneggiatura, da sempre egregio nel compattare i tomi della Rowling e un regista più per la tv che il grande schermo, erano premesse per cocenti delusioni, il franchise che arrugginisce con il passare degli anni. Assolutamente niente di tutto questo, critici modaioli e superficiali, non è il vostro turno. Harry Potter 5 è il migliore episodio fino a oggi prodotto. Punto. Michael Goldenberg conscio di avere tra le mani terribili (ma grandi, cit.) responsabilità ovvero il più ingente e voluminoso libro (forse a parte il settimo oramai prossimo), ha svolto un taglio esemplare scrivendo una trasposizione talmente fedele (dialoghi compresi) che i fan del maghetto inglese ne godranno ogni istante, riuscendo nell’impresa di portare avanti le sottotrame senza impastare la testa dei “babbani” poco avvezzi o profani al cartaceo. La regia di Yates di conseguenza è fenomenale, imponente quando serve (bellissime le sequenze esterne di Hogwarts) particolareggiata nei dettagli e incalzante, senza dimenticarsi il disseminare stilose finezze (non tutti le coglieranno) in preparazione del prossimo episodio, già ai nastri di partenza il prossimo 13 Settembre. In effetti un plauso alla Warner per aver centrato l’idea di mantenere lo stesso regista per la complementarietà necessaria che lega il quinto e sesto libro. Non c’è pausa per questo crogiuolo di emozioni, tensione e divertimento, atmosfere dark e personaggi caratterizzati a dovere, tutto scorre liscio e senza intoppi, sembra quasi non duri oltre due ore.
Imperdibile e il pubblico applaude. Nient’altro da aggiungere!