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flora e fauna.


Ennesima posa plastica…

Strane forme di vita si annidano in negozio, da sempre. Lucertoline che si strinano per terra (e non al sole), insetti di ogni genere, volatili smarriti. Oggi una cavalletta enorme.


Ma come diavolo hai fatto a finire proprio lì…?

Ero attento a spacchettare del materiale quando sento uno sfarfallio sinistro e meccanico misto a plastica. Quella dannata figlia di chiavica si era incastrata in mezzo alla carta, sotto il film estensibile da imballaggio…


Mondo alieno? No, semplice asfalto, ma che effetto…!

Saltellava come un toro infuriato con del chili nel culo prima di esibirsi ad un rodeo, appena saltata fuori dalla plastica ha volato per non so quanti metri… Allora prima di perderla del tutto ho prontamente preso una caraffa e da lì catturarla è stato semplice, poi l’ho liberata fuori… Non so quante probabilità avesse di tornare ad uscire, come sempre ho fatto la mia buona azione.
Cosa non si fa per combattere il caldo e l’apatia lavorativa. Ma che cazzo di caldo c’era oggi? Dicevo, da appunto, sono in ferie. Cioè no, volevo dire domani sono in ferie… Poi mercoledì ritorno, poi in ferie e sabato mattina lavoro poi in ferie, quelle vere e lunghe. Insomma da oltre 5 anni non c’è proprio verso di fare 3 settimane tranquille e di fila. Proprio no. Mah.

ma allora è un vizio…

Già. Non è nemmeno lontanissima la fama di questi autisti iraniani (ah, non esiste più nessuna grondaia, l’hanno distrutta del tutto) che oggi ci ripetiamo a risate ampie. Subito ingannati dall’incredibile abilità all’ingresso in realtà il kamikaze si è arenato in fase di retromarcia nell’uscire. Nemmeno Ponch completamente pullo sarebbe riuscito a incagliarsi così. Ovvio il fuggi fuggi generale dei clienti dal gommista impanicati per le velate capacità della bomba d’oriente. Commenti superflui…

Milwaukee Truck.

oooooh… Ma che figata il camion radiocomandato della Milwaukee, produttori di elettroutensili (trapani, flessibili, eccetera…). In negozio siamo sommersi da altre macchine (oggettivamente migliori) e marche quindi non siamo caduti in tentazione (era regalato in caso di ordinativo piuttosto interessante), però era proprio bello, ben 70 cm di modello plasticoso riproduzione di quello vero utilizzato durante la promozione in giro per l’italia. Esporteremo l’idea, a breve il modello 3D di Bonimba dietro al bancone, in pieno gesto D’D’D’ diooooooo #@*@@@@!! contro San Silvio, in tiratura limitata e numerata.

super angel, il nemico della fiamma.

Ebbene noi guardiamo avanti, sempre con l’occhio puntato all’orizzonte delle novità.
Eccola qui l’ultima diavoleria dello spazio espositivo a bancone ovvero un estintore portatile, che pesa poco più di una normale bomboletta spray, comodo, trasportabile e piuttosto economico. Promosso tempo fa come adepto di Grisù, sono rimasto incuriosito. Una mistura di polveri e K2CO3 (questo riportato sull’etichetta) che a molti non dirà nulla ma al piccolo chimico sottoscritto è carbonato di potassio, in effetti un ottimo agente estinguente. Il getto dura 18 secondi, in teoria sufficiente a spegnere i prinicipi d’incendio (ovviamente di natura domestica) e a differenza dei fratelloni maggiori non va ricaricato dopo l’uso ma può esser riutilizzato in futuro. Beh, potrei aprire un e-commerce sul blog, hahahahaha…

massima del giorno.

Come sempre il mio lavoro permette di girare in tanti posti e esplorare piccole realtà che corrono nel folle tram tram quotidiano. Cosa servirà poi rincretinirsi in tale modo non è dato sapere, ringraziamo la società del duemila… Così cari amici oggi scatta la massima del giorno che spero possa farvi sorridere o (come è successo a me) generare una bella gustosa risata.

2000 kg di bulloneria.

Evabbè. Mi sono sbattuto per chiudere la trattativa e ora ingogno, giustamente, lo smistaggio. Oggi sono arrivati tre cartoni gonfi di viti per un cliente. In primis il muletto aziendale barcollava pericolosamente sotto al peso di tanto acciaio. “Secondus” ammetto che da solo era impossibile controllare, almeno in tempi decenti. Non è possiblie controllare alla buona, togliere le patacche pubblicitarie e portarlo pari pari. Così coadiuvato dal grande Bonimba in due abbiamo preparato tutto con cura certosina (o meglio è lui che fisicamente le mette a posto) nel giro di poche ore.


Ennesima posa plastica…


Sembra facile ma non lo è. Spesso quei cani dei fornitori si divertono a sbagliare quantità o peggio mischiarle. Che burloni!


Ma chi fa un servizio così accurato e ben rifinito?


Ecco la lista della spesa! Di una misura sono state comprati quasi 20000 pezzi!


Non sono proprio 2000kg ma quasi…

l’angolo della cultura colta.


La repubblica di Platone

Girovagando tra molti clienti, spesso mi capita l’occasione di beccare la chicca nascosta a sfondo motivazionale, una sana lettura e spunto riflessivo per chi legge. Il Platone ci aveva visto giusto, eh? Dai perdete questi 3 minuti di lettura, un domani potrebbe tornarvi utile.

Per riportare i toni del blog su piani più cazzari (e consoni) ecco l’ennesimo shot di un camionista che trasportava maiali, la richiesta calza perfettamene a pennello.

era nell’aria.

Ebbene sì, dopo un pò di tempo ho deciso di dare le dimissioni e levarmi dalle palle dal mio attuale posto di lavoro. Oramai scevro e stanco non tanto per lo stipendio, quanto per le politiche commerciali che francamente non si sono mai delineate. Tira di quà, fai questo, fai quello. Tutto un fai e mai un grazie. E poi il capo che torna in ferie, siamo nuovamente in tre, e si corre come matti. Onestamente ero alla deriva da un pezzo, senza stimoli.
Decisione ardua ma necessaria.
Ed eccomi libero o meglio una alternativa in tasca ce l’ho ma per non sputtanarmi sul serio (cabala, scaramanzia e altro) vi racconto meglio nelle prossime ore. Se avete qualcuno che cerca non esitate a contattarmi!

BUTTIAMOCI!!! :mrgreen:

come diventare addetti alla sicurezza, parte 2


Il Sig. Marco, Ex Pompiere.

La settimana scorsa ho cominciato un piccolo corso per adempiere agli obblighi aziendali della 626 in materia di sicurezza. Tanta teoria (cose che bene o male sanno tutti), un pò di noia e un interrogativo. Ma quando diavolo svuotiamo estintori? Et voilà, bastava aspettare una settimana per la seconda parte della lezione! :mrgreen:


Spegnimento Tinozzone con liquido infiammabile tramite CO2, in pratica si soffoca la fiamma togliendo ossigeno (il comburente) senza residui (rimarrà del semplice ghiaccio secco). Temperatura di esercizio -80 °C, provate a spararlo su una persona e vediamo cosa rimane. Ficuz. Diffusore fermo, preciso, pulito. E dura un tot.

A parte due ore di ripetizioni sulla teoria degli estintori da parte di un ex pompiere reggiano (insomma io volevo vedere tutti i cartelli, brutti…), nulla da segnalare se non il carattere di questo omino: forte, deciso e socievole. Sicuramente il relatore più rigoroso e ovviamente preparato.


Bella fiammellina eh?


Ecco l’utilizzo di un estintore a polvere. Più si agita e meglio è. Un 6kg dura meno di 5/6 secondi.


Dopo averlo visto in azione non vorreste mai usarne uno in ufficio o al chiuso per via di quanta roba viene sputata in aria. Sebbene l’estinguente è praticamente bicarbonato di sodio (il sale da cucina) e altri inerti non tossici, sporca un fracasso. Se lo spruzzate su componenti elettrici o di arredo dopo sono cazzi vostri. Certo non saranno bruciati ma se non si possono lavare li dovrete buttare.


TA DAAAAAAN, sono un piccolo Grisù. Evviva! Ovviamente il consiglio di fondo è fintanto il principio d’incendio può essere domato nei primi minuti tutto ok, altrimenti via di 115, uscire e alla svelta dall’edificio.

Poi si è passati ad arrotolare la manichetta di un idrante. Vabbè all’atto pratico il corso assume un valore praticamente simbolico, ma alla fine imparare qualcosa non fa mai male. Anche perchè ha pagato l’azienda.

come diventare addetti alla sicurezza, parte 1

Ed ecco il DoX alle prese con un corso per diventare un Grisù. Evviva un sogno che si avvera. Ehm torniamo per così dire seri…


Riassuntone del corso. Capovolto? Beh, adattatevi. Avere un mac è trovarsi una foto orizzontale girata in modo inaspettato con un click.. Semplice e intuitivo, no?

Oggi per adempiere ad obblighi legislativi in materia di sicurezza (626?) sono andato in quel profondo della Reggio Emilia che lavora, mica micio micio bao bao, ovvero zona industriale crostolo a fare un corso addetti alla prevenzione incendi di basso e medio rischio. Tutto pagato dalla ditta, bella lì. In pratica 6 ore di corso teorico e 2 di pratica al termine delle quali verrà rilasciato un bell’attestato perfettamente valido, nel caso improbabile serva in futuro.



Voilà el Klimt…

Cosa ho imparato? Pochissima roba, lavorare in attività dove spesso si fanno quotidianamente i conti con l’antinfortunistica molte nozioni le avevo apprese già per esperienza personale, mista a tanto buon senso. Alcune cose interessanti sono la totale esenzione in caso succedano inadempienze che portino a disastri dal punto di vista civile e penale (a meno che non fai apposta), in pratica sarò un responsabile ma sollevato da ogni obbligo se non quello morale. Ottimo. :mrgreen:


DoX in versione seria.

Comunque il commistone di microcosmi partecipanti (e son sempre il più giovane) era composto da persone pacate e tranquille, quasi tutte impegnate nel settore edile e qualche libero professionista, eravamo più di una ventina. Simpatico un nonnino che alla domanda “cosa indicano i segnali verdi” ha risposto “la porta del cesso”. Vabbè. Viva la sincerità. Ambiente molto ampio e gradevole, caldo e potenzialmente da biocca furente.


Càt vegna un cheinhèr, mi si sono incastrate le bruschettine. Di fronte al generale stupore ne sono uscito con un naturalissimo “beh è stato un colpo di genio, provateci voi”. Non abbiamo preso a calci la macchinetta benchè avessi l’appoggio di un odontoiatra, colpa della circuiteria di sorveglianza?

Dicevo il corso procede con inaspettata rapidità ma come mi anticipò il magazziniere di un fornitore dove sono andato anzitempo a recuperare materiale (unire sempre l’utile al dilettevole), è una evidente sassata sui maroni. Relatori bravi ma di certo non hanno aiutato gli agghiaccianti filmini della Mega Italia Media probabilmente scaricati da Emule visto che giravano su un portatile attaccato con un videoproiettore, tutti molto anni ’90. Lo rimarcherò sul questionario di qualità finale, insomma prendetene dei recenti… Oltre al triangolo del fuoco e tutta la teoria annessa, è stato utile imparare la nomenclatura di utilizzo di un estintore e le varie tipologie di utilizzo già note, tipo come acqua e quadri elettrici mica van d’accordo (conduzione?) o indirizzare il flusso sempre verso la base delle fiamme. Di tante cose che sapevo, però ho visto come un estintore a polvere di 9kg butta fuori getto continuo di estinguente per ben 20 secondi. Credevo molto meno! Nemmeno l’esistenza di un estinguente a CO2 per evitare che si danneggino documenti o apparecchi elettronici e ora sò cosa è uno Sprinkler.


Piccola panoramica…

Non sono rimasto indenne dal sonno, ho rischiato di tonfare sul tavolo durante la spiegazione dello studio sulle procedure di evaquazione, ma ci siamo un pò tutti ripresi all’accensione delle luci in sala. Alla fine abbiamo fatto un test di controllo alla buona con correzione insieme, dove ho sbagliato due domande perchè non erano state spiegate! Ma insomma. 🙂


Soldi buttati. Evviva Calatrava, resteranno in piedi?

Il bello viene la prossima settimana dove finalmente si useranno sul campo le nozioni apprese. Ma ricordati Eldo, mai usare il getto di un estintore contro le persone!

fai da te con lo svitol!


Svitol, superprodottone dalle mille caratteristiche.

Per la serie “Fai da te”, oggi impariamo un delizioso trucchetto che può salvarvi la vita. In condizioni di estremo pericolo, una bomboletta di SVITOL può cavarvi fuori dai guai. Oltre ad essere un prodotto straconosciuto e utilizzato nell’industria per le proprietà sbloccanti e lubrificanti, pochi sanno che scolla etichette in maniera esemplare.


Scolliamo etichette da queste confezioni di plastica…

Ovviamente in termini di magazzino e vendita al pubblico occorre (se possibile) omettere il fornitore per questioni di concorrenza con altre attività commerciali e per evitare un risultato estetico brutto quando marchi ed etichette non ne vogliono proprio sapere, ricorro allo Svitol.


Ne basta un pò, leggera pressione o schizza ovunque!!!

Come da foto se ne applica un pochino nella parte da trattare e lo si lascia riposare per 3/5 minuti. Cola e unge quindi occorre tenere ben presente cosa c’è sotto l’etichetta. In questo caso innocua plastica, un panno e torna pulito come nuovo.


Et Voilà…

Con una semplice tiratina viene via che è un piacere e sopratutto senza residui gommosi… :mrgreen:


Ecco come si presente, il numerone indica i decimi di spessore di questo lamierino di ottone, molto utilizzato nelle officine metalmeccaniche. Viene anche chiamato “carta spagna”.

Ora so che molti di voi vorranno provare, quindi scrivetemi che vi faccio un’offertone. (marchetta inside…)

routine lavorativa.

Volete una mia giornata del venerdì pomeriggio standard? Uno scorcio di vita quotidiana? Un blog è quasi fatto apposta, dunque oggi sono solo consegne… Mi sa che la vedo dura o meglio dovrei cominciare a prenderla con calma, ma sono convinto che quando si è al limite le cose si fanno meglio. Il venerdì è l’ultimo giorno lavorativo, dove di norma si concentrano i giretti del raccolto settimanale fatto di preventivi, ordini, telefonate e incazzi con i fornitori che non consegnano mai tranne l’ultimo del mese. Ad ogni modo di norma è un 30% meno corposo, ma stamattina è stata piuttosto tranquilla e seppur di fretta ho preparato DDT e il resto. Già, le cose che consegno le preparo pure e c’è sempre il Doblò da caricare per bene. Ma visto che sono in parte addetto al magazzino riesco a gestire il tutto senza rimanere appeso per il collo perchè ognuno ha i suoi ritmi e tempi, ad esempio la viteria deve andare in ordine entro mercoledì o le aggiunte saltano al venerdì successivo. Un punticino nell’universo quando si tratta di una visione d’insieme di oltre 15000 voci in catalogo, migliaio più, migliaio meno.

Gambini (Saltino)
Record (Lugo)
Isoglass (Roteglia)
Italstampi (Roteglia) (vabbè qui siamo nello stesso stabile)
Simac (ora Cuccolini) (Castellarano)
Simec (Castellarano)
Trebax (Castellarano)
San Valentino (Castellarano, San Valentino)
Rivi Magnetics (Sassuolo)
Modul Line (Modena)

Rientro.

E anche oggi mi spalmo i miei bei 100km e passa. Tutto sapientemente incastrato per rientrare preciso alle 18 ed evitare il traffico che conta. Salvo imprevisti si intende e ce ne sono perchè il Fuhrer ha finito le cialde del caffè. Dovrò fare i salti mortali, temo… :mrgreen: