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Non manca molto al Wii-U

Bene, non contento di presenziare l’unboxing della console, ancora Iwata in persona presneta la Uiiii iuuu ciatto! Una simpatica chiacchierata tra il capo assoluto Nintendo Iwata appunto e il COO in America, Reggie Fiels, per dimostrare le capacità della video chat nel wii-u. Interessante notare come Iwata faccia uno sforzo immane a parlare inglese tanto che Reggie gli farà i complimenti. Che carini! Due ragazzotti che decideranno le sorti del gaming nei prossimi anni. Arriverà il 30 Novembre a 300 sacchi circa. Per me scaffale. Almeno inizialmente. Poi un domani (Castlevania?) chissà…

Bayonetta 2 esclusiva WiiU

La prima cosa passata per la mente è stato un personalissimo vaffanculo. Avevo adocchiato qualcosa nei vari feed e stream su G+, tipo IGN et simila, l’annuncio che Bayonetta 2 sarà esclusiva WiiU ma non avevo metabolizzato benissimo, tanto da dire ehi, sarà uno scherzo. Invece è successo un mezzo finimondo. Non si trova d’accordo nessuno compresi svariati WTF, OMFG (e peggio) di una community veramente delusa. Parliamo di un gioco da 2 milioni di venduto, risultato sorprendente per una IP nuova considerato soprattutto come si colloca ovvero molto atipico, i Platinum sono corsi ai ripari con una dichiarazione da mezze seghe. Minami dice l’essere una mossa per rafforzare il brand, in realtà lo affosseranno e non di poco. Per tanti motivi. Il primo la base installata imparagonabile, stando a parecchi analisti non replicherà il successo del Wii e secondo i Nintendari sono una utenza ben diversa, non proprio avvezza a una strega che sculetta, quanto Mario & Zelda. Non leggo quasi nessun giocatore di Bayonetta, imho uno dei best della gen in corso, arriverà a comprarsi un WiiU per giocarsi il seguito. Siamo seri. Così come non me lo sbatto più di tanto. Sono alte le probabilità di portarlo su old gen, se old la si può definire paragonato al nuovo balocco Nintendo a cui vanno i “complimenti” e spero con tutto il fottuto cuore sia almeno stata salata come esclusiva.

Xbox Generation sull’orlo del declino…


JUMP OUT!!!

In questi minuti stanno presentando Wii U, il sequel del Wii. Ovviamente il mondo videoludico è in fermento, il controller è praticamente un tablet, con touch e ogni tipo di amenità e applicazioni potenziali sul fronte ludico. Curioso mentre tutti rincorrono il gameplay del Wii con la struttura del motion, Nintendo fa un passo indietro, proponendo qualcosa di più core oriented… Dall’E3 di los angeles, core gamer per antonomasia è una definizione destinata a sparire. Lo sdoganamento oramai è su ogni fronte e non lo si ferma più. Sony ci è andata calma mettendo in primo piano il prossimo portatile, PSP Vita. Ieri si è tenuta la conferenza Microsoft e il segnale è chiaro, almeno dai lidi boxari gli appassionati possono pure andare a farsi friggere. Cosa ha proposto il colosso di Redmond? Inanzitutto ci terremo lo scatolo per un bel pezzo. Un cambio di direzione dopo anni passati a costruire una utenza fidelizzata e sostenuta con un certo tipo di prodotti e che giustamente si aspetta supporto ancora oggi. Invece la conferenza è stata disarmante per contenuti e deprimente per i gamers.

Partiamo da una semplice premessa. Non sto discutendo del Kinect come periferica per un certo tipo di giocatori. Sto discutendo del cambio che Microsoft terrà nei prossimi mesi. Pericoloso pensando che una percentuale piccola segue questo motion controller. 8 milioni dopo 8 mesi su una base di 55 milioni di macchine installate, è una percentuale che andrebbe trattata come tale. Su un palcoscenico come l’E3 è inammissibile dedicare l’85% del tempo a pubblicizzare feature inutili, oldissime (non scordiamoci il Wii uscito nel 2006) così come esempi forzati su giochi di grosso richiamo che usciranno nei prossimi mesi. Solo per giustificarne l’acquisto. Comandi vocali per impartire ordini sembravano una novità. Lo si faceva con SOCOM per PLAYSTATION 2. Che botto! Dopo un anno dall’annuncio la periferica è sempre troppo lenta, troppo laggosa. Proprio non ce la fa e per questo i giochi core saranno semplicemente degli sparatutto sui binari, giochi di fitness e di ballo. Solo in tali frangenti l’approssimazione di Kinect può venire bypassata ed è il mercato su cui dovrebbe puntare Microsoft. Ma con giusta importanza, della serie parliamone, è un accessorio, come tale va trattato. Ma non appoggiandoci TUTTA la conferenza…

Per chi segue la console da anni, si è visto poco, e quel poco lo si era già visto. Gioco di parole per spiegare che non basta un trailer di Forza Motorsport 4 (attenzione niente ingame), il solito Blezinski con la solita partitina risicata di Gears of War 3 in multy e un trailer finale precalcolato di Halo 4 che conferma la lontananza al pensionamento di 360. Ah non mi scordo il primo Halo in HD (per modo di dire). Insomma hanno semplicemente presentato giochi per bambini! Sono proprio giochi scemi per bambini! Cioè teniamo presente che Miyamoto con Nintendo ha tirato fuori Super Mario Galaxy! Nintendo intende questo come giochi per i più giovani, la Nintendo Difference che coglie ogni età. Mentre in Microsoft c’è un certo Kudo che dopo aver inventato il Kinect, cerca di spiegare il gameplay di un gioco in cui si abbraccia Topolino!!! AAAAAAAAH!!!

Wii 2 ufficiale

Project Butterfly, Cafè o come diavolo pare ai fantasiosi rumour degli ultimi mesi, sono spazzati via dalla certezza che al prossimo E3 il successore della console record di vendite (oltre 85 milioni di pezzi in 5 anni ma con il numero di giochi venduti per singola console più bassa in assoluto), di fatto responsabile della distruzione della figura del core gaming, di fatto responsabile dell’esplosione del mercato casuale, di fatto responsabile di aver piegato la concorrenza a queste logiche di mercato, sarà annunciata e con ogni probabilità fatta vedere in azione. Pare abbia un hardware pari o leggermente superiore ad una 360, quindi niente da stupirsi se parte già con il fiato corto. Anche come design circolano immagini ma tutto da prendere con le pinze. L’ingresso in scena del Wii 2, che comunque non vedremo sino al 2012, era abbastanza prevista siccome da un paio d’anni la console soffre da ogni dove, sia come vendite generali che come qualità dei giochi, dove gli sviluppatori terze parti sono letteralmente svaniti nel nulla e Nintendo tira avanti solo con Mario. Ciò inevitabilmente si ripercuoterà sui concorrenti, con solo la PS3 ancora in grado di reggere sull’hardware (il quad cell ha ancora margini di forza e Uncharted 2 lo scorso anno mostrava la via), che recentemente ha legato con Steam (Portal 2) e offrirà in futuro una offerta ludica di tutto rispetto come il crossplatform PC/PS3. Si con Portal 2 un giocatore su PC può tranquillamente andare in coop con uno su PS3. Roba da far tremare. Sony continua a vedere il 2013/14 per una potenziale PS4, fin qui fattibile. Unico neo la Xbox 360 oramai allo sbando, indietro, senza strategie definite ed esclusive pesanti, sempre di forte richiamo come Gears of War 3 e Forza Motorsport 4 ma dopo il nulla. Inevitabile l’emorragia inarrestabile di gamers che hanno perso il loro punto di riferimento grazie al Kinect, su cui Microsoft spera di rientrare e ci investe con ogni mezzo. E non può certo venire fuori con il successore, grazie sempre al Kinect uscito neanche 6 mesi fa che tiene paradossalmente la casa di Redmond per le palle. Sarebbe un suicidio commerciale uscire con la “720”, meglio precisare è ancora troppo presto. Il sorpasso di PS3 sullo scatolo oramai è questione di centinaia di migliaia di unità. E pensare che un anno fa il gap era di 2 milioni.

Kinect Generation & Co.

Sono un detrattore del Kinect, lo sanno anche i muri. Il gadget elettronico con il sell rate più alto della storia, addirittura certificato dalla Guinness World Record (ma basato su dichiarazioni Microsoft e indagini campione), mi lascia sempre piuttosto scettico. Se mi guardo attorno vedo bancali di invenduto al Mediaworld, pure in sottocosto dopo nemmeno dopo 3 mesi dal lancio. Alla Comet di Modena non si sa neanche dove sia finito e devi chiedere perchè non lo pubblicizzano. 20 titoli disponibili dopo 6 mesi. Per 3DS ce ne sono oltre 50, anche se parliamo di qualcosa di (totalmente) differente ma serve per darvi una visione di cosa voglio dire. La realtà fatta di ostentare un successo che non c’è, tipicamente Microsoft, lascia il tempo che trova. Tornando a questioni di maggiore importanza, nonostante i dubbi espressi qui sopra, il futuro del core gamer è destinato a ridimensionarsi, credo sia forte rischio e rilegato sempre più ad un mercato di nicchia. L’E3 è alle porte ma il malumore del popolo videgiocante duro è palpabile. Non ci sono esclusive pesanti (360 soffre più di PS3), i giapponesi hanno perso identità da leader del settore. Colpa la forte virata verso il mercato casuale. Inutile nasconderlo, anche se ho cominciato parlando di una tra queste periferiche di movimento come Move/Kinect, è inevitabile come stanno segnando un percorso teso a sdoganare il media videoludico casalingo aprendosi a una fetta grossa. Basti vedere i giochini java di Facebook o l’incarnazione RIO (dal film) di Angry Birds che ha venduto 10 milioni di copie in 10 giorni. Il Wii ha lanciato il mordi e fuggi come tipologia di gioco, impestando in un quinquennio il mercato e livellando verso la semplicità il gameplay per venire incontro a questa figura del videogiocatore d’oggi. Come se non bastasse in ambito HD la pessima abitudine mirata a guardare la grafica di fronte alla nulla sostanza, come metro decisivo di paragone e un paio di recensioni scritte da persone di pari livello. I publisher non fanno altro che confermare e serializzare i soliti marchi, i vari Call of Duty, che muovono cifre da capogiro (Black Ops oltre 22 milioni) ne sono un esempio lampante. I rhythm & game intanto sono sulla via del declino. Il casualone non compra ogni cosa, il casualone è effimero e incostante, ma il danno è fatto. Prepariamoci ad una generazione di gamers come nel video.

EDIT: sia chiaro come non ce l’abbia a prescindere con questa fascia di gamers, videogiocare deve essere accessibile a tutti. Punto centrale resta come sviluppatori e publisher, mossi dagli interessi ben maggiori, dedicano sforzi e risorse a un segmento sfavorendo ovviamente il più importante e storicamente solido.

Frase che uso spesso in chiusura, perdonatemi: si salvi chi può…

La fine di Guitar Hero

Sì. Dopo due miliardi di dollari di fatturato e una vomitevole sequela di spinoff, concorrenza aggurrita, scaffali inondati di periferiche chitarrose, piatti per DJ, batterie e quant’altro, salta in aria come una bolla di sapone la bandiera del casual gaming, indiscusso successo di questa generazione di console. Forse non c’entra molto ma Nintendo lo sa e spesso prende contromisure, per quanto rimanga con il sell rate più basso (cioè il rapporto di giochi acquistati da un singolo utente molto più basso rispetto alle altre macchine). Sono tipi di gioco che fanno gudagnare un botto subito ma alla lunga ti fregano perchè l’utenza a cui sono dedicati non continuano a comprare di getto, ciò che di fatto sono aggiornamenti scrausi, semplici datadisk con zero innovazione. Mentre il core gamer compra spesso a prescindere (ogni riferimento è puramente casuale). La notizia è ufficiale dopo che in Activision si sono accorti di aver chiuso in positivo l’anno fiscale (4,45 miliardi di dollari rispetto ai 4,28 dell’anno precedente) ma l’unica voce in crollo verticale è proprio quella del famoso rhythm game. Insomma che serva di lezione!

I 25 anni di Super Mario

E così è tempo di ricorrenze grosse anche per la mascotte Nintendo per eccellenza, Super Mario! Sono passati 25 anni ma il regno dei funghi inventato da quel pazzo fotonico di Shigeru Miyamoto è ancora alla ribalta, tanto che l’ultimo per Wii (Super Mario Galaxy 2) ha venduto milioni di copie come ai bei tempi. Per un breve riassunto di un pezzo straordinario di storia videoludica (oltre 240 milioni di pezzi fino ad oggi venduti, poi non mi dite che la Nintendo è messa male), guardate il video che vi ho embeddato!