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AKB48, se ho amato una idol a Guam

Sì! Sì! Il gruppo pop idol nipponico per eccellenza, nonchè il mio gustoso e preferito, torna sugli schermi della PSP (e solo su PSP) con un sequel il prossimo 6 Ottobre! Tutte le 48 tipine dei team A, K e B effettivamente in carica al 20 Giugno e rigorosamente in costume vogliono sbomballarvi, ma voi ne potrete far vostra solo una. Dovrete così vostro malgrado farne “fuori” 47 per arrivare all’agognata. Non aspettatevi scosciamenti, slinguazzate e scopate a tutto andare, o vincere un paio delle loro mutandine (che per inciso le pagherei ORO). Sono le AKB48 quindi non fatevi viaggi strani, anche se l’impostazione commerciale è fatta apposta per pensare all’opposto, guardatevi un video a caso tipo HEBII ROOTEESHON. Al massimo un ammiccamento e un bacino stampato sul monitor per un gioco basato praticamente su appuntamenti virtuali, molto in voga nel giappone, detti dating games. Cioè si pastura e basta. Il tutto disponibile in tre simpatiche edizioni.

-The regular edition for 5229 yen includes the game and one photograph in the first production run.
-The limited-time-production edition for 7329 yen which includes the game, a UMD disc of about 120 minutes of video not included in the game, and three photographs in the first production run.
-The first press “Please Don’t Auction This! BOX” limited edition (pictured but doesn’t include the PSP) for 13629 yen which includes the game, the UMD disc, 10 photographs, a 4 disc Making and Fashion Collection DVD set, a Team4 special DVD, a narrow poster for each of the 48 idols, codes to download a PSP custom theme for each of the 48 idols, a Blu-ray with HD versions of every confession scene from the first game, and a special box.

Inutile dire che da noi non arriverà MAI, ma per fortuna ho una bella PSP moddata. MUHUHUHUHAHAHAHH!!!

Angry Birds arriva (infine) su Chrome

Continua senza sosta l’invasione degli Uccelli Arrabbiati, da quel Dicembre 2009 è arrivato a circa 50 milioni piazzati sulle varie piattaforme mobili ( non contiamo quel deca dell’ultima versione ispirata al film d’animaizone RIO) e PS3/PSP, ora tocca al browser di Google. Però senza neanche sborsare un nichelino, et voilà lo avrete tutto bello sul vostro PC/Mac. Come? Con un click qui. Angry Birds è senza dubbio portabandiera dell’ondata di giochi mordi e fuggi, fruiti dai cosidetti casualoni esplosi negli ultimi anni che stanno mandando in nicchia (dovevo dire VACCA, PUTTANE, ROTOLI?) gli abituè del gaming videoludico. Giochini che costano poco, belli colorati e sfruttano un gameplay vecchio come il bacucco ma dall’alto potenziale di assuefazione. Mah…

PlayStation Network Offline: The Movie

ZERODX ha creato un clip da paura! Per gli addetti ai lavori e per chi ne mastica, farà lollare di brutto! Ecco spiegato il vero motivo del down videoludico più eclatante non solo di questa gen, ma di sempre. Chicca la voce alla Snake ovviamente, proprio il caso di dirlo, la citazione era d’obbligo… Tornando seri due secondi la spina staccate dell’online sta generando ogni tipo di scompenso. I ragazzini (soprattutto ma anche i grandicelli) privati delle modalità multyplayer, stanno sclerando, tanto che seriamente qualcuno si sarà comprato una 360, oppure intentare una class action o decidere di vendere la console. Immaginate se vi chiudessero il vostro social network per 3 settimane. Come vi sentireste? Fortunatamente ci sono persone come me a cui la cosa non frega una mazza. Per altri l’occasione di una sana ridimensionata. Spero la pausa abbia portato la riscoperta di antichi valori ludici, se così li possiamo chiamare, un ritorno alle origini dove una volta gli amici si trovavano a giocare fianco a fianco. Ma anche semplicemente uscire di casa. Meditazioni a ruota libera.

Warning: PSN down, occhio!

Se siete dei Sonary probabilmente avrete i vostri sistemi connessi al Playstation Network. Da circa una settimana il servizio è chiuso per manutenzione. E’ bene che sappiate della conferma data in queste ore di un attacco da parte di ignoti che possono aver prelevato di tutto: dati sensibili, CC e quant’altro. L’invito pertanto dato in via ufficiale è abbastanza eloquente. Qualsiasi cosa associata al vostro account come ad esempio una password o Facebook, andrà sostituita appena possibile. Per ora le cause vengono definite ignote, ma ho trovato su PI un interessante articolo che potrebbe spiegare un down di tali proporzioni, ovvero circa 75 milioni di utenti che non possono usufruire di nessun servizio, gratuito (PSN) e a pagamento (Qriocity). Se REBUG fosse la causa, spiegherebbe con quanta forza Sony tenti di arginare il problema, visto che ci hanno messo 3 secondi a far fuori Linux dal sistema operativo, e potrebbero anche usare la storia dell’attacco informatico come scusa. L’inattaccabilità (diciamo oramai bucata negli ultimi mesi, ma ancora controllabile) di PS3 è fiore all’occhiello del colosso nipponico da difendere con ogni mezzo. Chi vivrà vedra…

PsPhone, Ericsson Xperia/PlayStation, insomma chiamatelo come vi pare.

Uno degli assenti più pesanti del recente CES è stato sicuramente l’annuncio del PsPhone (nome provvisorio). La velocità con cui corrono le informazioni di questi tempi è inarrestabile. Se penso come una quindicina d’anni fa ci volevano mesi per vedere uno straccio di foto sul cartaceo o qualche indiscrezione, oggi con un click ti vedi pure le cose in azione. Pochi giorni fa arrivava un video del 3DS leakato da un operaio cinese (conoscendo Nintendo non farà una bella fine se lo beccano), che da ieri gira questo telefonino in azione e con niente meno che un paio di blockbuster storici come Resident Evil 2 e Ridge Racer. Sembra girano a mezzo di emulatore di PSOne, che da solo garantisce un parco iniziale mica indifferente. Certamente non si fermerà solo a questo. Lo chassis da prototipo avanzato e scarno ma oramai lo smartphone di Sony è innegabile realtà. Ringraziamo gli operai cinesi.

VGA 2010 e i botti per 360

Si sono chiusi gli Spike Video Game Awards 2010, vetrina videoludica di fine anno e come previsto in chiusura sono arrivati i botti, riguardanti principalmente lo scatolo Microsoft. Se per il tostapane Sony sono già in corso con tanto di date e trailer per titoli imperdibili come Uncharted 3 (1/11/2011) e Resistance 3 (6/9/2011), è forse in casa Microsoft che arriveranno le esclusive più toste, ovvero Mass Effect 3 che dovrebbe chiudere l’epopea di Shepard & Co. e Forza Motorsport 4, che in meno di due anni i Turn10 potranno suggellare la supremazia racing in questa generazione di console. Sui premi assegnati la molteplicità delle categorie ha assicurato bene o male a tutti di portarsi a casa qualcosa, titoli già ampiamente discussi anche da me. A parte qualche eccezione (ad esempio per PS3 avrei premiato Heavy Rain) sono in via generale d’accordo: da Red Dead Redemption gioco dell’anno a Limbo, miglior gioco indipendente, Starcraft 2 best per PC, Assassin’s Creed Brotherhood come action. Invece le mie personalissime pagelle sono in via di rifinitura huhuhuu…

Dante’s Inferno, com’è bello scendere negli inferi…

Uscito oggi, bello fresco e carico come una molla, la nuova creatura dei Visceral Games, studio interno all’Electronics Arts con il nome di Redwood Shore ai tempi di Dead Space, arriva con un forte battage pubblicitario alle spalle, fatto di preview, filmati, demo e tanto altro, effettivamente non offre sorprese. Il gioco è un vero stupro al Poema di Dante, qui raffigurato come un crociato fanatico e votato alla causa della Chiesa, muscoloso e iperincazzato che va a riprendersi Beatrice, uccisa da un infedele e portata in seno degli inferi da Lucifero in persona, a colpi di Falce rubata dalla Morte in persona nelle prime fasi. La visione americana stravolge ogni canone a cui siamo stati abituati (fare a pezzi Minosse non è certo da Dante Alighieri), basti vedere Virgilio sempre una guida ma rappresentato in modo tribale-punk post apocalittico, venuto fuori direttamente da un guerriero mutante di Fallout 3, il percorso stesso di Dante nel cammino della propria Redenzione si offre a riferimenti storici . Ma a parte queste libertà, l’action che tanto riprende God of War offre spunti interessanti se affrontato per quello che è, un videogame. I programmatori si sono chiaramente sbizzarriti con il bestiario di creature che dovremo affrontare, sequenze e inquadrature per tenere alto il ritmo, abomini ed ultra violenza che varcano allegramente il trash e il buongusto tanto che il bollino PEGI 18 c’è stampato per direttissima. Resta pur sempre l’Inferno fatto di cerchi, urla e dolore, visivamente ispirato e attinente al Poema, la cui interpretazione allegorica fornita dai Visceral è capace di adattarsi quando serve al contesto videoludico. Motore con chiodo fisso a 60 frame per garantire una fluidità e senso di velocità delle combo, texture non al massimo ma buone, insomma non cede nemmeno di fronte ad episodi concitati. Il sistema di progressione del personaggio non è certo una novità, menando a destra e manca si otterranno punti anime per sbloccare la tree delle abilità, divise in Sante ed Empie, che permettono l’esecuizione di mosse, non solo fisiche ma magiche. Per aumentare di livello e renderle disponibili per l’acquisto potremmo Punire o Assolvere le varie anime dannate (e mostri) che incontreremo sul nostro cammino, presi ovviamente dall’immaginario Dantesco. In più un sitema di equipaggiamento reliquie per aumentare ulteoriormente le proprie abilità. Il gioco non è solo un picchione a 360 gradi ma offre spunti di puzzle per progredire, molto semplici come spostare oggetti o tirare leve, comunque ben studiati e gli immancabili Quick Time Event in cui dovremmo premere rapidamente un tasto (o levetta) per proseguire. Il respawn a seguito di morte è praticamente immediato (e colorito con ovvia citazione ai versi), i tempi morti non esistono in Dante’s Inferno. La miscela però ha i suoi lati deboli, la storia procede senza mordente, poca originalità, la durata non forerà le otto/dieci anche se forse meglio una cavalcata costante che stiracchiata e noiosa. Ripetitivo e meno tecnico di controparti affermate e famose come Devil May Cry, God of War, Ninja Gaiden o il recente Bayonetta che ha definitivamente riportato l’asse di questo genere in casa nipponica. Tutto sommato non è stato fin da subito nelle pretese del team di sviluppo prendere in mano lo scettro, ma si trova un ottimo compromesso fatto di divertimento, discreta profondità, meccaniche collaudate ed appagante quanto basta per lasciarsi giocare in tranquillità. Per cui niente sfide impossibili (anche negli obiettivi/trofei) ma adatto a un pubblico ampio. Il successo è garantito, se scrivete Dante Inferno in un qualsiasi motore di ricerca, non troverete solo le evocative immagini di Gustave Dorè, ma pure il picchione di Electronics Arts. Eh, come cambiano i tempi…