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Epic Fail Monti

Siamo fottuti e forse abbiamo passato l’Orizzonte degli Eventi. Non vi sto ad annoiare con disamine su questa parte di teoria della relatività, vi basti sapere che passare l’Orizzonte vuol dire non riuscire più a tornare indietro perchè nemmeno andare alla velocità della luce ti salverebbe.
Vedete, i segnali vengono dati sempre dai mass-media. Ora il focus è passato o meglio tornato su altri argomenti che francamente parevano cascati nel dimenticatoio. Forse Monti non serve più. Beh ho scovato un piccolo articolo che vi linko e pone un set di considerazioni che trovo almeno da leggere, per chi come me pensa ci sia dietro una bella teoria complottista. Che sia fantapolitica o quant’altro, che ci vedo doppio o male, i fatti purtroppo ben si sposano. Poi ognuno tragga le sue conclusioni. Buona lettura e… Buona fortuna. Nel caso, ne avremo bisogno.

Eurogendfor: al di sopra delle parti

Visto che normalmente non se ne parla, oggi vorrei porre alla vostra attenzione, perchè non è solo il blog di un cazzone tiraculo nerdissimo, l’EGF meglio nota come Eurogendfor. Forse è bene cominciare a ragionare in termini di Europa Unita… A forza. L’EGF è in pratica un corpo militare dell’Unione Europea a carattere sovranazionale che gode di una propria autonomia. Autonomia totale si intende, quindi che risponde direttamente solo ai ministri degli Esteri e della Difesa degli Stati membri. Quindi il Parlamento può andare a farsi friggere, in altri termini un pezzo di democrazia se ne è andato. Noi chiaramente ci siamo in mezzo perchè la sede del quartier generale è in Italia, precisamente nella Caserma Chinotto a a Vicenza. Tutto un set di privilegi ed immunità che la fanno sembrare una struttura di spionaggio interno ed esterno, piuttosto che un organo di Polizia. La costituzione di tale task è roba vecchia di un paio d’anni ma il post odierno ha avuto come input la recente notizia dell’oramai inevitabile smantellamento dell’Arma dei Carabinieri così come la conosciamo e successivo accorpamento alla Polizia di Stato. Non sapevate che sono stato un caramba? 😉

Bisogno di commentare?

Tutto molto bello, tutto molto equo. Non è così, e presumo non sia necessario cercare canali di informazione alternativi dai media tradizionali per rendersene conto. Era semplicemente prevedibile, l’obiettivo è salvare capra e cavoli alla bene meglio, non redistribuire la ricchezza. Non vengono varati provvedimenti per le grandi ricchezze e le evasioni. L’Ici sugli immobili della Chiesa vengono sempre dimenticati, chissà mai perchè, per non definire una pagliacciata quell’1,5% sul condono per il rientro dei capitali all’estero. Nemmeno le spese inutili come i vitalizi alla classe politica. Il Massone sempre pronto a del populismo facile come ogni buon politico italiano che si rispetti si è detto pronto a rinunciare allo stipendio da presidente del Consiglio e da ministro dell’Economia. Ma non al vitalizio preventivo con la nomina a Senatore a vita, regalata dal Napolitano, che di fatto ha buttato nel cesso la Democrazia in nome delle Banche. Ah giusto, non scordiamoci il vitalizio ex-BCE, abbastanza sostanzioso. Goldman Sachs? Direi che non ci scordiamo nemmeno quello. E si continua, ci sarebbero i finanziamenti ai partiti e ai giornali, patrimoniale e spese militari (ci vuole la Camusso per dire che la commessa per i bombardieri F35 costa 13 miliardi di euro?). Invece NO. Siamo sempre lì, colpire sempre lì: lavoratori pubblici e privati, pensioni, servizi, sanità. I giovani hanno davanti il nulla. Di provvedimenti per la crescita, nemmeno l’ombra. Come se non bastasse abbiamo questa tecnocrate che addirittura si commuove mentre chiede un ulteriore sacrificio agli italiani. Della serie non si vuole, ma si deve per evitare il patatrac. Si deve un cazzo. Si deve proprio un CAZZO. Chi ci ha messo in questi guai? Perchè non paga chi deve pagare? Quelle lacrime sono per me una oscenità inaccettabile e vergognosa che giustamente rimbalza in ogni angolo del mondo. Niente discriminazione o empatie varie, crollo di nervi. E’ riuscita a fare ciò che per anni ha predicato. Lacrime di gioia, dove sono i coccodrilli vari? Con che faccia tosta mi sputa in televisione delle lacrime, lei di emolumenti quanto volete che prenda se non centinaia di migliaia di euro l’anno? Sai che sforzo, il palo in culo lo prendiamo noi. Non ci vuole un genio o un professore per capire che così si strozza ancora di più l’economia, un massacro sociale imposto ai soliti sempre più deboli, in nome di una crescita che non arriverà MAI. MAI. MAI. Così non arriverà di certo, con questa fede incrollabile in teorie economiche che ci hanno portato dove siamo e si continua illogicamente (benchè una logica c’è, niente è casuale) sempre su questa lunghezza. Ok fine sfogo odierno.

Bankrupt incoming!

Cose belle all’orizzonte. Se ne comincia a parlare ora anche nei siti di informazione più tradizionali. Lo scenario Argentino lo schiveremo perchè affonderebbe l’intera Europa. Dal giorno alla notte siamo sull’orlo del baratro (dopo anni di riforme sempre da fare e mai viste), però va ancora tutto benissimo grazie all’ennesima genialata di Napolitano con Monti nominato senatore a vita e quindi potenziale premier di un governo tecnico imminente. Ottimismo a tutto andare e champagne. In realtà prepariamoci, perchè se adesso siamo nella merda, con questo signore andremo sottoterra. Perchè? Ma come, non sapete chi è Mario Monti? Male. Molto male. Date una letta qui. Paradossalmente la situazione economica venutasi a creare la si deve proprio a uomini del genere. Poi non dite che non ne eravate a conoscenza!

Perle di saggezza della Melania

«Gli oroscopi non valgono più niente. Oggi non si nasce più quando si deve nascere, ma quando lo decide il medico. Infatti nessun bambino nasce più di notte né durante il week end, ma per cesareo dal martedì mattina al giovedì sera. Uno non nasce sotto il quadro astrale che hanno scelto per lui le stelle, ma sotto quello scelto dal ginecologo. Ecco perché gli oroscopi non ci pigliano più, è tutto falsato».

By Melania Rizzoli, vice presidente dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie) e deputato Pdl alla Camera.

Clicca qui per leggere altre sue massime di rara distillazione intellettuale.

Wikipedia e il DDL. 29

Neanche qualche giorno è passato dalla sospensione e rettifica di qualche ora fa della Nonciclopedia alla voce di Vasco Rossi, uomo che ricordiamo di sani principi e valori morali (droga in farmacia, liberismo e vita spericolata) ma dal senso dell’umorismo nullo e capace di perdere la faccia in cinque minuti, che arriva un altro scossone. Così sembra correre sul filo del fatto apposta la sospensione preventiva di Wikipedia dopo il passaggio del decreto 29 inerenti le intercettazioni. Lieve vittimismo mediatico, per finire un bel pò sui mezzi di informazione per ottenerne magari qualche donazione che male non fa. Wikipedia non corre seri rischi siccome si basa su una piattaforma internazionale, contenente i propri regolamenti (nel pieno rispetto normativo del paese ospitante) in materia di dati personali e di chi contribuisce a pubblicare e/o modificare contenuti. In pratica la natura informativa di Wikipedia, spesso e volentieri non si basa su opinioni, ma su fatti. Evitiamo di tergiversare sul (poco) pluralismo o che sia un prodotto della società d’oggi, di come possa essere diversa quella anglosassone con ciò che vi è annesso nello specifico dei contenuti. Ci sono pro e contro come in ogni cosa e certo che in parte anche Wikipedia potrebbe incorrere in qualche equivoco. Il punto del DDL 29 è vago ma con l’intenzione di colpire chi scrive e lascia le proprie opinioni, in una semplice parola la libertà di informazione. Sono sempre più convinto che chi ci governa in questo Paese democratico con forti colorazioni dittatoriali, sa esattamente quello che vuole, mentre si grida allo scandalo. Castrare l’informazione, ogni giorno sempre più fuori dal controllo dei mass tradizionali come la televisione (non sconcerta un servizio a caso del TG5 sulla questione) o i giornali che in vent’anni hanno sfasciato il Paese in una necrosi culturale e ancora peggio condannato alla deriva, è l’obiettivo finale. L’impennata dei social network e internet non la controlli, a meno di non fare come in Cina. Non si tratta di sollevare il solito uomo dalle proprie responsabilità, ma mantenere un intero sistema. Se il decreto diventa legge un domani con il semplice escamotage della rettifica, la multona e ciò che ne consegue si otterrà la massima resa con il minimo sforzo: non condannare chi diffonde (certe) notizie, quanto scoraggiare anche solo l’idea a farlo. Pensateci!

Occhio alla testa…

Sì, domani occhio al capoccione, cari amici del Nord Italia. Un satellite della Nasa, l’Upper Atmosphere Research Satellite (UARS), dopo il suo ventennio di servizio all’umanità, è andato in pensione. Prassi piuttosto comune, con la differenza che si disintegrano prima e/o si inabissano in mare o zone non popolate. Stavolta qualcosa deve esser andato fuori calcolo, sicchè pare che dei 26 pezzi che non andranno in polvere, qualcuno potrebbe caderci letteralmente in testa. Citando la Repubblica il quadro della situazione è abbastanza chiaro:

“La zona di caduta individuata è un’area di 200 chilometri che comprende Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Liguria ed Emilia Romagna. Al stato non è neanche possibile stabilire che tipologia dei 26 frammenti previsti potrebbe abbattersi sul nostro territorio: si tratta di pezzi, ha spiegato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che vanno da 158 chili a sei etti. Allo stato delle simulazioni la probabilità che un frammento colpisca il nostro Paese è dello 0,9%. Gabrielli ha spiegato che sono “due sono le possibili traiettorie che interessano il nostro Paese e due le eventuali finestre temporali in cui potrebbe verificarsi la caduta di uno (o più di uno) dei 26 frammenti in cui dovrebbe disgregarsi il satellite: le tra le 21,25 e le 22,03 di domani e le 3,34 e le 4,12 di sabato. Secondo l’ultimo report che ci è stato consegnato, la possibilità che i frammenti cadano sul nostro territorio corrisponde ad una probabilità dello 0,9%”. Per Gabrielli, “la certezza di un eventuale impatto a terra si potrà avere solo tra i 40 e i 60 minuti prima. E questo consentirà, eventualmente, di circoscrivere il raggio di possibile caduta in un’area di 10-20 chilometri”.

Sempre con quel gustoso tasso di approssimazione. Insomma buona fortuna!

Signori, entra il lavoro!

La crew (meglio dire ironicamente la Spectre) di Anno Zero capitanata da Santoro, nella conduzione assieme a Vauro e Serena Dandini, torna a riproporre una serata come lo scorso Marzo 2010 in stile Rai per una notte dal titolo Tutti in piedi per i 110 anni della FIOM. Il tempo è un pò tiranno, ma sono sicuro che ce la faranno anche questa volta a fare il botto. Supporter dell’iniziativa completamente gratuita (chi vuole potrà contribuire con i soliti 2,5 euri) e trasmessa via streaming, tv locali e satellite saranno Current e il Fatto Quotidiano. In bocca al lupo a Michele e… ditelo ai vostri amici!

Orgasmatron Democratico!

No, non è il settimo album dei Motorhead. Non c’è più l’anestesia totale, bisogna svegliarsi, non essere più complici come disse Montanelli. La magia, l’incantesimo si è rotto. La gente si è liberata. Oggi è un giorno bellissimo… C’avevo una paura brutta. Ora non più. Un Sì ampio. Grosso. Pesante. Manda tante chiavi di lettura il sì di oggi. Era da 16 anni (!) che non si raggiungeva il quorum in una consultazione referendaria. 16 anni, ma pensa un pò, neanche per caso questo lasso di tempo. Quorum? Quorumone! Pure ampiamente raggiunto, alla faccia degli organi “d’informazione”, non si erano mai visti cadere così in basso per scoraggiare gli elettori. Informazione virgolettato. Saranno diventati tutti rossi? Impossibile. C’è qualcuno incazzato anche a destra. Roba da non credere. L’Italia s’è destata. Sul serio.

Referendum 12-13 Giugno 2011

Il re­fe­ren­dum è uno stru­mento di eser­ci­zio della so­vra­nità po­po­lare, san­cita all’articolo 1 della Co­sti­tu­zione della Re­pub­blica Ita­liana, e l’esito re­fe­ren­da­rio è una fonte del di­ritto pri­ma­ria che vin­cola i le­gi­sla­tori al ri­spetto della vo­lontà del po­polo.

A me sinceramente non interessa cosa votiate, se SI’, se NO. L’importante è andare a votare per puro senso civico. Così come è importante sentire TUTTE e due le campane soprattutto per l’acqua pubblica, in modo da decidere CON la propria testa. Se sul Nucleare e spernacchiare l’ennesima paraculata di Silvio personalmente non ci sono dubbi, sull’acqua occorre fermarsi due minuti e dare uno sguardo a cosa succede, meglio cosa dovrebbe succedere. Benchè sia chiaro, lasciare l’acqua pubblica in mano a certa gente, non sarà certo meglio che darla in mano a dei privati, qui in Italia. Senza contare la necessità di investimenti necessari per rimettere in piedi il sistema idrico. Ma siamo in Italia e privati sono i vari Confindustria e poteri esteri forti (USA, Cina, Russia). Insomma i miei unici dubbi (molto risicati ad esser onesti) sono proprio qui, si sceglierà il meno peggio. Vi voglio segnalare un sito abbastanza (d’obbligo la puntualizzazione) imparziale, Voto il 12 Giugno magari potrà aiutarvi a formare un parere. E andate a votare, pistoloni, ricordandovi che dovete dire SI’ per cambiare, sono referendum abrogativi. Ammazza pure il civilista mi tocca fare… Ah avete ragione, se stiamo ad aspettare il servizio pubblico

Astenersi significa fregarsene e lasciare che tutto vada a rotoli e chi lo sostiene non è un cittadino Italiano. Perchè perde pericolosamente tempo in un periodo in cui si percepisce la voglia di cambiare, in questo paese narcotizzato nella forza delle idee, di rinnovarsi, caduto in una pericolosa necrosi culturale e stagnazione da circa un vent’ennio. Ehi. Ogni riferimento a cose e persone è… puramente casuale…

Salviamo Current!

Non sono un fruitore di Sky, ma conosco bene Current. La democrazia per essere tale, deve avere una libertà di informazione, in modo che ognuno di noi possa formare una propria cultura personale e giudizio. In Italia non è più così da vent’anni, lo sappiamo bene. Una voce contro tutto e tutti era rappresentata proprio da Current, con un set di dossier e servizi altamente scomodi, non solo per Berlusconi, ma copriva altri campi come la Chiesa, le Guerre, Economia Globale eccetera. Oppure interviste (giornalisti, opinionisti, scrittori…) bellamente evitate dalle televisioni generaliste. Senza censure, spesso bastava il fluire delle sole immagini. La manovra è palese, oscurare un canale per ingraziarsi i favori di una persona sempre a caso, che in fatto di televisioni domina. All’epoca (2008) Murdoch e Silvio non erano certo amiconi, con il premier intento ad ostacolare la piattaforma di Sky per servizi e pluralismo di offerte. Oggi però abbiamo nelle case il Digitale Terrestre e la battaglia per competere in questo segmento di mercato la si può fare solo con il permesso del Governo del paese interessato. Ma pensa un pò, chi è a capo del nostro Governo? Chi può sentire un prurito nelle chiappe abbastanza invadente, una voce che non puoi spegnere? Non è difficile come risposta… Murdoch è un chiaro stratega. “Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità”. Lo diceva Sun-Tzu. La nostra unica arma per contrastare è far sentire la propria voce: SALVIAMO CURRENT!