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DoX saluta e parte per le ferie!

Carissimi amici, è tempo di partire. Già, la valigiona è pronta e lucchettata, sarà la prima per me a pigliare l’aereo. Niente macchina come l’anno scorso e viaggi biblici bensì un semplice aeroplanino che mi porta in quel di Praga. L’unica esperienza Est Europa fu Budapest oltre un decennio alle superiori, di epocale ci furono un amore scolastico respinto, balle di alcol mortali e i Prodigy che buttarono letteralmente nel cesso tutta l’altra parte della barricata musicale con cui ero cresciuto. Ma Praga è tutt’altra cosa e sono piuttosto curioso di vedere com’è, ma sopratutto trovare un clima fresco meno pesante che da noi per conciliare il meritato riposo. A meno di reti Wireless non ci sarà modo nè di leggere la posta, ne di fare tutte quelle simpatiche routine come uppare news in giro, avere un minimo di informazione o postare articoli e foto qui dentro, insultare qualche contatto su MSN e molto altro :mrgreen:
Il roaming ammazza di fatto la libertà internettiana sul proprio mobile, 8 euro a mega e non mi permetterà di andare oltre un risicato uso di Google Maps (funziona meglio di nokia maps a momenti) se non necessario per trovare qualche locale.
Bene salutoni ancora, a risentirci lunedì prossimo!

altro ponte altro regalo.

Eggià, che colpo di culo. Riesco a fare stò benedetto superponte del primo maggio, ottima occasione per ristaccare la spina. Da bravo oggi ho fatto il necessario per evitare di affogare in negozio siccome il mondo venerdì si ferma e han consegnato di tutto per via del fine mese. Insomma solito tram quotidiano, poche novità, perpetua la sensazione di pausa mentale di questi giorni… Per fortuna che abbiamo la combo 25 Aprile / 1° Maggio. Speriamo che in Italia duri ancora per un bel pezzo…

ponticello.

Oooooh, finalmente un ponticello come si deve, compatto, essenziale e giusto, che ti casca a puntino sul fine settimana. Vacca ma la gente svanisce letteralmente quando se ne preannuncia uno, a lavorare il deserto, traffico meno pesante, insomma un gusto. Crisi pura e dura, tutti senza un cazzo si soldi ma appena c’è odore di ferie tutti via, letteralmente al volo… Aaaah, l’Italia che paese… A me sinceramente è sempre buona occasione per forchettare a pranzo e riposare, giochicchiare, rilassarsi. Non certo buttarmi in file di macchine, quello lo faccio già ogni giorno… Buone Vacanze!

normandia: pausa cazzeggio.

In effetti siamo in vacanza per diamine.
Quindi è bene rallentare i ritmi nonostante Wilson scalpita dalla voglia di muoversi. Orari dilatatissimi, spesa di baguette e altro appena in tempo, colazione all’una. I croissant sono rigorosamente senza niente dentro ma quelli che troviamo ripieni di cioccolato o frutta sono da vera e propria sega.


Pause riflessive scacchistiche. Strani stì francesi, lasciano la spazzatura ai bordi della strada. Non capiremo mai nè il giorno nè a che ritmo vengano raccolti. Bah…

Ed ecco il nostro 5 inquilino, il gattino dei vicini! Non siamo riusciti a capirlo come cavolo si chiamasse, forse Mou Mou, ma noi abbiamo trovato un grande nome che ben si adatta a questo guerriero, Erik le Rouge, in onore del leggendario vichingo. Da appunto quasi a rimarcare che qui si prende tutto con calma (noi italiani siamo schizofrenici esasperati) questo micio passava il 134% del suo tempo a dormire…



Girato un pò per la zona ma senza esagerare, ci siamo accorti quanto pesi la mancanza di un sussudio statale per i musei e in particolare le tante abbazie sparse per la zona, ognuna costava mediamente 7/8 euro a crapa per esser visitata. Quindi ci siamo limitati a questa (Notre Dame de Fontaine Guèrard), almeno visibile a distanza accettabile e una chiesa

Puntate precedenti:
Partenza.
In viaggio.
Arrivati!
Operation Overlord.

normandia: operation overlord

Dopo un giorno di totale cazzeggio prendiamo di mira una delle location classiche se non tra le più famose della Normandia, ovvero gli itinerari dello sbarco della seconda guearra mondiale, denominata operazione overlord.


Dopo un bel pò di strada giungiamo ai pressi di Juno Beach, ma è ora del sacrosanto spuntino…


Eccoci nei pressi del monumento a De Gaulle, con il simbolo della croce di Lorena, la Francia Libera, siamo a Juno Beach.


Autoscatto. 🙂


Che dire? Monumentale sotto ogni aspetto.


Silenzio prego.


Un particolare del giardino interno.


Un “plastico” che illustra i fronti dello sbarco.

Particolare intorno al mausoleo. Ma… Sì sono proprio Ragnarok e Wilson che si guardano intorno un pò smarriti.


Autoscatto e il mausoleo vero e proprio. Devo esser onesto? Maestoso ma tipicamente americano, pacchiano oserei dire. Per non parlare di un tristissimo motivetto suonato con delle campane. Per favore…


Altro autoscatto e particolare delle 1557 croci dei soldati americani commemorati.


Omaha Beach.


L’operazione costò nel complesso 9387 morti tra le file americane. La cosa mi ha impressionato un pochino, di certo ha soddisfatto la mia curiosità.

Google Earth.

American Cemetery and Memorial Officiale Website.

Puntate precedenti:
Partenza.
In viaggio.
Arrivati!

normandia: arrivati!


Day 2: partiti da Avallon di buona mattina ci involiamo verso le poche centinaia di chilometri rimasti. Tutto liscio e scorrevole ma visto che il letto dell’Ibis era duro come marmo ho dormito malissimo e la Cuddy mi ha sostituito alla guida da Parigi in poi. In effetti ecco uno scorcio della capitale francese


e di quello che è la Torre. Sì non si vede un cazzo ma quello spunto è il loro monumento per antonomasia. Purtroppo ci passiamo di striscio e non evitiamo nemmeno il traffico. Il navigatore del Ragnarok (calorosamente chiamata Saffo per la voce da lesbica) ci porta fuori il centro dopo una errata uscita in galleria, dove di solito il gps non prende.


Intanto preparo la lista della spesa con tocco di dialetto reggiano e francesismi.


Siamo a Le Heron, in pratica ci siamo. Fermati per fare spesa in attesa dell’appuntamento con i proprietari della casa affittata… In cassa mi faccio riconoscere esclamando un vous etes foutu, tanto per calibrare il mio francese scolastico. Lasciando perdere il merci beaucoup, che opportunamente pronunciato invece di grazie tante, significa grazie bel culo. In pratica imbarazzo in mezzo ipermercato.


La tragedia incombe. Il Ragnarok si perde nel baule oppure abbiamo fatto la prima vittima casuale e ci portiamo un morto con noi? Mistero…


Gli sforzi e i soldi sono stati ripagati. Ecco la casetta!!!

Beh una bella favola, non c’è che dire. Il sidro offerto però non è stato un granchè, perlomeno quello che si è salvato dopo lo stappaggio di Wilson… Ma che dire, chi se ne frega, brindiamo e siamo ufficialmente in ferie!!!

Puntate precedenti:
Partenza.
In viaggio.

normandia: in viaggio…

Ecco il rapporto del primo giorno di viaggio.


Le Mont Blanc! Appena lasciata l’area di servizio ad Aosta cominciamo a prendere sul serio la via del viaggio. Il caldo afoso della pianura padana è già un ricordo…


Qui stiamo per passare il traforo del monte bianco. Per fare 11.8km fottuti occorre spendere 32 euro e mezzo. Sarà uno dei tormentoni della vacanza e onestamente ancor ora non mi è piaciuta mica… Però per risparmiare ore, curve e kilometri avevamo poca scelta. E poi niente in confronto alla dedalo dei pedaggi francesi, essendo tutta privatizzata a tranche, capita di fare 5 kilometri e pagare 3 euro o farne 150 gratis (per modo di dire eh…). Ad ogni modo saranno una marea di soldi. Vive la France…


E’ sera e la prima pausa l’abbiamo in un hotel della catena Ibis. Mancano ancora 500 kilometri ma il più è fatto. Cotti siamo diretti a letto ma visto che Avallon come nome ispira, perchè non farci un salto? In particolare dopo esser avvinghiati nelle trame dei pedaggi, noi poveri italiani vacanzieri tiriamo la cinghia e apprestiamo un piccolo salto al luogo.


Sempre Wilson?


Magico.


Il ranocchione.

Pioveva e non c’era nessuno in giro. Solo una birreria ma nessuno aveva una gran spinta nemmeno di bere una birra. La nostra meta è dietro l’angolo ed è meglio recuperare le forze.

Puntate precedenti:
Partenza.

tornato a casa…

Dopo circa 16/17 ore di macchina e oltre 1200 kilometri eccomi tornato a casa. Ovviamente nessuno che mi aspetta ma chissenefrega. La mia casetta è rimasta tale come sono partito e con esse le cagate di ogni giorno: cani che sbraiano, bimbi idioti che strombazzano con il motorino, il caldo appiccicoso. Ho fatto un fracasso foto, saranno poco meno di 120/150 e da domani racconterò. Tanta strada in questi 10 giorni, ma tanta da sfinire anche se non cedo certo per la strada. Non ho dormito e riposato come mi sarei aspettato (e purtroppo ne avevo bisogno visto il martedì prossimo ove tornerò già nel tritacarne lavorativo) ma è il prezzo da pagare se si corre una mezza nazione con la media di centinaia di km al giorno, file vacanziere e abitudini di un altro popolo che a noi sono bizzarre ma al rientro al primo casello in italia mi sono reso conto che siamo proprio i più terroni d’Europa. E non è mica tanto un parere soggettivo e personale. Gente che sorpassa a destra, montagne di pattume per strada, caffè slavati, tocchi chic, formaggi pregiati che sanno di piedi (e altro), più mucche che persone, balle di fieno e paesaggi da texas con la differenza che di acqua ne è venuta a frotte sono un piccolo assaggio di ciò che è la Normandia e la Francia in generale.

Anzi ne volete uno piccolo?

Ecco dove eravamo ospiti e senza far apposta l’unica casa nel raggio di 1000 km con il bidet incorporato nel bagno. Ora doccia e via di sistemo quelle due o tre cavolate rimaste qui a casa e la routine internettiana. A domani, anzi, a bien tot! :mrgreen: