the illusionist

Per questo Illusionist Neil Burger si affida all’ottima fotografia di Dick Pope e location suggestive in grado di offrire una Vienna di fine ‘800 ombrosa e ricca di atmosfera, veramente magica. Con Philip Glass alle musiche e un cast di tutto rispetto The Illusionist nelle premesse sembra presentarsi sotto una buona stella. Purtroppo non basta. La storia d’amore tra i due protagonisti risulta fin troppo riciclata e lenta, in grado di sbilanciare un plot che garantisca supporto a Norton (magnetico ma non all’altezza delle reali capacità) e gli altri coprotagonisti (Giamatti e Biel, bravi entrambi). Il gioco regge fino a metà durata per poi scivolare in tutta la sua fragilità. Non vengono sviluppati aspetti interessanti come il contesto dell’epoca e la profondità dei personaggi. Il susseguirsi degli eventi è appiccicato in una mesta successione che non regala emozioni e ancor meno un piccolo colpo di scena finale. Rimane un film godibile ma sotto sotto lascia uno sgradevole senso di vuoto a fine visione.

Elegante ma senza mordente. Sprecato.

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