minimod game session: twilight imperium 3


Ore 10.05 di questa mattina. Si apre la scatola…

Chiamateci pazzi. Chiamateci Eroi. Forse si addice meglio l’esser additati come malati. Perchè affrontare un pachiderma come Twilight Imperium 3 in OTTO persone è follia pura. Follia. Resistenza e nervi d’acciaio per una bestia all’inizio indomabile, sono prerequisiti minimi, va oltre la passione di boardgamer. A cui aggiungere che ieri sera sono andato a mangiare tonnellate di carne in umido da Baroni a Gombola. tigelle, pizimonio, salumi e Morellino a litri. Vabbè alle 10 in punto sono là in quel della Sacca a Modena per giocare questo capolavoro al massimo esponenziale possibile.


Disponiamo gli esagoni per il setup iniziale…

Nell’attesa che si presentino tutti cominciamo il setup preparando i pezzi e le distanze con gli esagoni dei sistemi che ci porta via oltre 30 minuti. Un bel biglietto da visita. Ma non è World in Flames, non possiamo permetterci di lasciare lì e riprendere, tantomeno va chiuso in giornata. Partiamo bene, oltre a 2 novizi, nessuno se lo ricorda quel cavolo di regolamento. E dobbiamo scegliere le regole opzionali, cosa usare dell’espansione eccetera…


Confusione. Forse ce la facciamo…


Enorme… Sono le già le undici e un quarto…

Un problema rimane lo spazio. Dopo alcuni tentativi troviamo il modo per ottimizzare i due ripiani in modo da farci stare l’intero spiegamento di pezzi.


Possiamo cominciare…

Intorno alle 11 e 48 si parte. I giocatori sono disposti, i pianeti assegnati e con l’opzione Early Turns seghiamo due turni morti risparmiando oltre un’ora di gioco. In pratica ognuno avrà due sistemi interi e un rapporto di forze in più a scelta grazie alla produzione iniziale della Razza. I partecipanti sono nell’ordine:

El-DoX: Barony of Letnev, nero. L’apoteosi del regime dittatoriale.
Liga: Sardakk N’Orr, giallo. Insetti bavosi e militarmente pericolosi.
Monty: Mentak Coalition, verde. I pirati spaziali ladri di merci.
Busso: Xxcha Kingdom, grigio. I tartarugoni commercianti.
Giulio: L1Z1X Mindnet, rosso. Praticamente i Borg di Star Trek.
Zhu: Universities of Jol-Nar, blu. I supertecnologici avanzati.
Pietro: Federation of Sol, arancione. Nella fantascienza non mancano mai i reduci della razza umana.
Michele: Yssaril Tribes, viola. Intelligenti, determinati e senza pietà.


Pausa pranzo… Ore 12.50…

Si tentenna alla partenza. Come è ovvio si gioca con calma per rispiegare a tutti la baracca e si salutano i primi curiosi. L’impatto del tabellone è impressionante e richiama pubblico. Finiamo il primo turno completo che è ora della pappa. Infatti noterete che non si è mosso praticamente nulla a parte Michele e Pietro, visto che con l’avanzamento apposito possono muovere più velocemente le navi. Io mi limito come gli altri a prendere ulteriori pianeti neutri. Da stronzo ho messo due wormhole proprio agli antipodi della galassia in modo da agevolare invasioni da ambo gli schieramenti, ma il bello è che sono proprio in mezzo al grosso delle truppe. Preambolo di potenziali invasioni di massa. La distanza è tale che senza un escamotage simile non si arriverebbe mai da un capo all’altro…


Qualcuno gioca a Subbuteo… Affascinante…


Gramigna con salsiccia. Bella unta e robusta…


Rispetto allo scorso anno c’è più gente!


Ecco il Costantinopolis del Dominex…


Tavolo con Blood Bowl…

Tra una balla e l’altra si aspettano i ritardatari e ci si butta a capofitto, sono appena le 14 e un quarto. Per fortuna nessun backup di persone come si temeva, siamo ancora tutti noi dall’inizio. La guerra butta male per quanto mi riguarda, non ho avuto che un sistema doppio (con due pianeti) da piazzare nelle mie tessere iniziali e lo pago carissimo. Sono praticamente schiacciato e sparpagliato per cercare di fare punti accaparrandomi sistemi lontani. Culo parato da Asteoridi e una Ion Storm ma schiacciato dagli L1Z1X e dai N’Orr. Sicuramente a Mecatol Rex non ci arriverò. Tengo accordi diplomatici e scambi di cortesie, Liga è affidabile ma temibile. Fuori dalla mia zona di galassia intanto il primo scontro. Zhu, affettuosamente additato come imperialista Cinese (in effetti è cinese) in mesto e laborioso silenzio crea la Warsun, la più temibile unità di attacco. Non durerà molto e accecato da mire espansionistiche franerà rovinosamente contro gli Yssaril, colpa di una sfortuna indicibile ai dadi. Liga ne approfitta e in men che non si dica il discendente di Mao è praticamente fottuto.


Belli eeh?

Di certo non siamo razze pacifiche e gli scontri seuppr sporadici si susseguono a ripetizione. Busso e Monty si alleano ma si picchiano lo stesso per passarsi i pianeti in modo da ottenere i primi punti utili, non mancano accese discussioni che letteralemente zittiscono la sala circostante. Si vota, si sbadiglia, ma si deve rimanere attenti. In otto non sono ammessi errori e i giocatori sono costretti a rincorrere gli obiettivi in modo esasperato. Perdere per strada un punto significa rimanere pericolosamente indietro. Fino a tre quarti della partita ci riesco a tenere il ritmo: avanzamenti tecnologici e espansione.


Mecatol Rex deve cadere!

Verso le quattro passa una legge del cavolo (tra l’altro scelta da me) che costringe i giocatori a dare ad altri le strategie in fase di scelta, il motore del gioco. Questo significa rifilare porcherie agli avversari e stringere ancor più subdoli accordi che comunque rimangono validi solo verbalmente. Il tempo stringe e oramai devo uscire dal fortino che mi sono creato. Ma faccio veramente poche risorse con i miei pianeti e militarmente non ho speranze! Per il balzo in classifica mi servono due pianeti fortunatamente vicini. Liga acconsente con reciproco scambio.


AAAH, TRADITOREEEH!!!

La svolta che mi chiude la partita arriva verso le 17: inaspettatamente per cercare di arrivare a 10 pianeti posseduti il Borg rompe il trattato di non belligeranza e non mi cede un pianeta con un bonus nell’avanzamento tecnologico rosso. Anzi cerca di prendersene uno dei miei. Cerca perchè i Letnev non avranno influenza politica, ma fanno male.


Fino alla morte!!!

Difenderò alla stregua quell’avamposto oramai solo per difendere l’onore. Riuscendoci perchè in questo gioco la singola unità fa la differenza. Grazie anche a delle buone carte Azione, ma sono tagliato fuori dal gioco perchè non posso più scambiare i pianeti con il Liga, oramai si è deciso di terminare la partita senza arrivare in fondo a tutti gli 8 turni. Monty con la sua razza mi frega sempre i beni di commercio e non posso chiudere neanche quell’obiettivo. E poi devo difendermi dal traditore.
Il cinese intanto si è ripreso ma viene continuamente tenuto a bada. Gli schemi sono saltati e oramai non c’è più storia. Se la giocano Liga e Monty ma quest’ultimo male interpreta un testo sulla carta e toppa clamorosamente. Pietro unico veterano scorrazza allegramente per i sistemi ma il suo obiettivo segreto è inarrivabile. Il Borg mi ha attaccato ma troppo tardi. Mi prenderà un solo pianeta ma è fuori anche lui.


Da Sinistra Zhu, Liga, Giulio, Pietro, Michele.


Da Sinistra Busso, Monty, Michele.


Ecco una foto a giochi finiti.


FINITA! Sono le 18 e 18… Notate che il segna turni (la scritta bonus) è ancora lontana dall’effettiva fine del gioco all’ottavo turno.

La facciamo finire per forza, Liga vince come suo solito, basso profilo e esplosione sul finale: ben da 4 a 8 punti con l’apposita strategia che gli permette di chiudere più di un singolo obiettivo in una volta sola. Io mi piazzo ex-equo con tutti gli altri a 4 punti.

E così dopo poco più di 5 ore di gioco su un totale di 8 ore finisce questa massacrante maratona. TI3 ti succhia fino al midollo ma rimane sempre quello che è: un capolavoro. Diplomazia, guerra, espansione galattica e fortuna. Il tutto miscelato in chiave epica. Imbattibile!

6 commenti su “minimod game session: twilight imperium 3”

  1. tra l’altro è uscito sulla tana la traduzione con layout originale delle schede razza. Ora il mio TI3 è completamente italianizzato. :mrgreen:

  2. Grande reportage el-dox!

    il segna turni non lo abbiamo avanzato alla fine. mancavano quindi in realtà due turni ancora (e non tre) ma dubito che qualcuno avesse la forza di raggiungermi. Infatti mi sarei dedicato alla metodica distruzione dei potenziali nemici … monty in primis … Magari la prossima partita la finiamo.

    in ogni caso i Sardak N’orr ora governeranno l’universo con la saggezza della loro flotta!

  3. Caro Liga, se non avessi cannato a leggere, propbailmente ti avrei spazzato via nel turno in cui prevedevi di vincere… ho terminato con ben 3 punti comando in eccesso, di cui solo 2 mi sarebbero bastati per spazzarti via dai 2 Wormhole che controllavi con sole 2 Navi. contro la mia flotta da 3 e 5 caccia all’altro lato di entrata. 9 dadi contro 2, con un popolo combattente, dubito che saresti sopravvissuto, ed avrei finito con il totalizzare il turno precedente un numero di punri che difficilmente qualcun’altro avrebbe potuto aspirare a completare…

    Vabbè, si impara, soprattutto a leggere invece di interpretare gli obiettivi.

    Mi sono molto divertito, e per assurdo, non ero il giocatore più lento.

    Grazie a tutti e alla prossima.

    Monty

  4. 1. In fase di set-up c’è stato un grave errore (che, per giunta, ha inficiato gravemente la partita dei neri Letnev!): non è possibile posizionare due “bordo-rosso (campi di asteroidi, ion-storn, supernova, gravity-rift o nebulosa) adiacenti!!!

    2. I grigi Xxcha avevano apparentemente (per quel che riesco a vedere dalle foto) la miglior posizione iniziale (ben 4 succulentissimi sistemi intorno al proprio home-system): perchè non sono riusciti a trarne vantaggio???

    3. Non ho ben capito l’utilizzo del “segna-turni”: per sapere con esattezza che turno di gioco si stia giocando è sufficiente contare gli obiettivi pubblici scoperti (e, giocando in 3, 5, 6 o 7, gli eventuali bonus accumulati sulla strategy-card Bureaucracy), evitando di tener conto di quelli scoperti da eventuali politiche/action-card/segnalini-DistantSuns.

    4. Come diavolo avete fatto a giocare con quel tremendo caos alle vostre spalle??? :-p

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