Chess Boxing?

Il lavorar di sabato mattina mette nelle condizioni di affrontare con tranquillità i propri doveri. Visto l’inesistente traffico di clienti, colpa della crisi economica, si ha più tempo per gestire il magazzino ma anche per (diciamocelo) farsi con calma i cazzi propri. Allora si riesce a puntare l’orecchio con attenzione a ciò che la radio espelle. Certo non che Radio 105 sia il top qualitativo, ma al sabato mattina il Francesco Mandelli (alias Nongio) ha raccontato di una nuova disciplina sportiva di cui non ero a conoscenza, il Chess Boxing. Non ci vuole una laurea per capire di cosa si tratta: due atleti si pestano per un round, il round successivo si mettono a giocare a scacchi. In pratica match di 11 riprese, cinque di pugilato da due minuti ciascuno e sei di scacchi, di quattro minuti. Si vince stendendo l’avversatio a pugni o a scacchi. E come skill a scacchi occorre essere almeno ad Elo, sistema di rating che ne indica la bravura, a 1900, ovvero non proprio degli imbecilli ma giocatori piuttosto capaci. Siccome sta prendendo rapidamente piede in Inghilterra il Times ha esaltato la performance del nostro Gianluca Sirci di Foligno, attualmente il detentore del titolo europeo. In pratica il più forte di questo “gioco” ufficializzato come lega nel 2001 (la WCBO) è un italiano! La curiosità sta nell’origine, nel 1992 quando Enki Bilal, noto fumettista e visionario del fantascientifico (di cui però ho letto solo la trilogia di Nikopol da cui trassero il film Immortal Ad Vitam), lo mise in una sua storia.

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