Il quindicesimo colpo

Il quindicesimo attacco finale che colpisce il petto dell’avversario, è fatale.

Un sacco di cose cominciano a pesare. Sono quasi alla soglia dei 15 colpi dello scorpione, ancora una volta, Antares. Che la mia vita sia andata in vacca oramai è ineluttabile, qui il 2020 ha distrutto quasi ogni sfera. Sentimentale in primis poi la sanità mentale e infine la casa, per fortuna sono in affitto. E’ una prova durissima da reggere quando tutte le certezze personali cadono uno dopo l’altra. Affetti, famiglia, amicizie, lavoro. E non hai appigli e devo concentrarmi sul poco che ti resta: satira di fondo, scherzare e sorridere. Dal punto fisico potrebbe migliorare la situazione, sicuramente scaricare del sesso, come uomo le tossine si accumulano con il passare delle settimane e giustamente l’evoluzione ancestrale preme per corrispondere il dovuto spargimento di seme. Questa è pura antropologia. Ma sai com’è, non c’è trippa per gatti. Poi ci si mette il classico da buon scorpione quale sono, scopare non basta, non ci vado a puttane. Devo conoscerla la persona, la donna, il suo odore, il suo sapore, il suo umore, sintonizzarmi. Non so che farmene del semplice scaricare. Voglio di più, la voglio di più. Il controllo della mente e entrarle prima di tutto nell’anima, non solo nel suo corpo. La millimetrica capacità di erodere le sue difese al punto che le endorfine facciano il loro effetto è un obiettivo che offre una soddisfazione fuori scala. Il gioco della seduzione per me deve essere mentale, non fisico. La fisicità appassisce, si accartoccia, si deprime. La personalità resiste e deve prevalere. Sono davvero vicino ai 15 colpi dello scorpione. Attacco per difendere la Casa, ma sono fuori tempo massimo. Ammetto di non avere la freschezza dei vent’anni, la spinta e la tenacia. Sono lento e prevedibile, lei è troppo brava. Applicare un metodo che andava nei primi anni duemila non funziona con questa generazione. E’ una donna difficile e interessante. Ti tratta male, non lo fa con cattiveria. Ma calpesta e ti fa a pezzi con la lunghezza di un periodo durante uno scambio su whatsapp. Sono caduto nell’imperdonabile errore di volerle oltre il bene e questo mi espone di fronte alle mie debolezze, come trovarsi in un contrappasso dantesco. Sono accecato e attratto dal suo carattere, da quello che scrive, le sue sinapsi oramai fottute, dai suoi sogni e da quello che nasconde sotto quella misantropa scorza, da quella bolla in cui si trova che non vuole condividere con nessuno. Sono accecato e attratto dal suo sguardo e dalle sue forme che mi mandano direttamente in brodo di giuggiole. Ma non serve, tratta tutti così. Sento che con me è diversa la bazza o credo mi illuda di questo e stop. E non riesco a capire se applica l’operandi e lo fa con la voglia di tenermi lontano q.b. per non ferirsi, per la paura di perdermi se qualcosa va storto o se non capisce un cazzo. O vorrebbe ma si blocca per il suo carattere orribile. Non ce la fa a gestire le altre persone ma sono pronto a prendere il pacco completo così com’è, la voglio così e non la cambierei per niente al mondo. Sa che sono uno scorpione e essere permaloso ed egocentrico sono solo la punta dell’iceberg, duro a mollare.

Al termine dei 15 colpi dello scorpione, potrei davvero mettercela tutta per colpire il suo petto e metterla fuori gioco dalla mia vita, ma so che farebbe malissimo e non riesco a sopportarlo.

Lancio il colpo ma arretro di un millimetro così da venire colpito e battuto. Senza sorta. Senza soluzione. Vai avanti e lasciami qui. Del resto sono uno scorpione, prima o poi passerà. Rinse and repeat.

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