Del polo nord e altre amenità…

L’orsetto ricchione di cui sopra si troverebbe bene in queste zone. Un freddo veramente tosto, da stemperare davanti a un caldo focolare. Al momento in cui scrivo or ora, snevacchia ghiaccio, tanto che non fa in tempo a fermarsi sul parabrezza che bisogna andarci di spray apposta per scioglierlo o devi aspettare un tot in macchina. Fine settimana da Oscar. Due righe di complimenti (e insulti) alla nostra (ma non solo) amministrazione comunale che ci lascia le strade in totale stato di merda. La pressione fiscale non cala di un centesimo e vediamo quotidianamente stronzate, sempre tante ma sufficienti da non lasciare quel pugno di euro a pagare quei poveracci che ripuliscono e salano le strade. Quando qualcosa serve, mai! No quest’anno no, c’è la crisi. Trinceriamoci dietro la crisi. La crisi dei due maroni ghiacciati, che girano ancora di più visto che dopo una serie di incazzate e lamentele girano e la presa per il culo raddoppia. Non ci vuole una laurea per capire che adesso branco di pirla è troppo tardi, la neve è già gelata, pressata, uno spettacolo. Roba da lasciare interdetti: basta una rotta, un pò di sale, la neve si impatocca e non attacca. Niente, siamo il terzo mondo dell’Occidente. La cosa ancora più assurda nel tragitto per andare da amici a Gavasseto lo scorso weekend, mi sono trovato la neve sulle strade a macchia di leopardo: la statale col cazzo pulita, le secondarie linde e scorrevoli. Zio Cane.

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