La legge non ammette ignoranza.


“Al di là delle differenze politiche tutti gli italiani si riconoscono e credono nei valori della Costituzione”. Lo ripete il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo al Quirinale il mondo femminile in occasione della festa dell’8 marzo. Il capo dello Stato è convinto che “al di là di ogni differenza di modi di pensare e di posizioni politiche profonda è tra le italiane e gli italiani la condivisione del patrimonio di valori e principi che si racchiude nella Costituzione repubblicana, a coronamento di una lunga e travagliata esperienza storica”. Tra questi valori, sottolinea napolitano, ci sono “l’impegno civile, la solidarietà, il rispetto della legalità”, “valori fondanti del nostro vivere civile”.

Collericamente Vostro, Giorgio Napolitano.

La legge non ammette ignoranza dicevamo. I fatti di questi ultimi giorni ci fanno capire quanto la democrazia sia una parola oramai rilegata al passato, ai libri di storia. Sarebbe meglio dire che è diventata una presa per il culo. Provate a dimenticarvi di un giorno per fare un ricorso. Siete fottuti. Oggi non è così, a quanto pare non è così per tutti. In effetti credo che stiamo sbagliando l’interpretazione del sistema, non è democrazia, si chiama dittatura. Allorchè di fronte alle sentite parole del Giorgio, l’unica risposta che mi viene in mente è una emblematica scena di un classico del cinema italiano.

Lascia un commento