SFIV, altro countdown

Mancano 29 giorni al day one per il grande arrivo su console e ritorno di un brand storico. Street Fighter 2 (e successivi remix) hanno rappresentato l’icona per eccellenza dei picchiaduro uno contro uno, il capostipite che ha fatto scuola. Più di Tekken, di Soul Calibur. Motivo? Carisma del roster di lottatori, giocabilità immediata e perfetto equilibrio dei colpi. Scuse per tanti cabò a scuola, pomeriggi interi in bar e incalcolabili quantità di 200 lire finite nella feritoia del cabinato. Senza troppa modestia ero un terrore, una sorta di temibile stronzo che occupava la macchina a tempo indeterminato perchè quasi nessuno mi buttava fuori e mestamente mi veniva lasciata a disposizione. Generalmente usavo Blanka ma poi con l’arrivo della CE ero chiodo fisso con Vega. Li sapevo usare tutti, meglio andare sicuri. Certamente non è stato il mio arcade preferito. Per collocazione storica e genere rimane sempre Mortal Kombat II (sapevo usare shang tsung, con morph e mosse/fatality di tanti lottatori a memoria, roba d’altri tempi) seguito da Killer Instict.

Oggi torna rigorosamente bidimensionale e rivisto graficamente. Purtroppo (a seconda dei punti di vista) e per fortuna sembra inalterato anche il gameplay, nel senso che la tecnica è importante ma certamente si offre a spudorati giochetti ripetitivi che possono dare del filo da torcere, vedere il video della finale ufficiale in giappone per credere!

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