The Big Freeze…

Il destino ultimo dell’universo, ovvero come vi tedio con un paio di paranoie sviluppate durante le mie letture.

Ci sono svariate ipotesi sulla fine dell’universo, dal Big Crunch (fine dell’espansione e collasso, nuovo Big Bang) a universi paralleli e altre teorie. In pratica però abbiamo una costante, ovvero il tempo è infinito in un sistema comunque finito. Tra tutte le discussioni ipotizzate, solo una pare inevitabile e certa: per quanto enorme e in continua espansione, l’universo andrà incontro a una morte termica. Questo ce lo dice implicitamente il secondo principio della termodinamica, dove l’entropia tende ad aumentare in un sistema isolato se non trova un altro sistema con cui scambiare energia. L’entropia è un concetto recente nella fisica moderna, in pratica in un sistema si osserva che le trasformazioni di stato avvengono sempre verso il massimo disordine e in modo irreversibile. Sappiamo anche che non si può né creare né distruggere l’energia (primo principio della termodinamica) e non la si può completamente trasformare da una forma in un’altra senza che una parte si disperda sotto forma di calore.
Ad ogni modo, prima o poi, in un tempo enorme stimato di 10 alla 10,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000 di anni l’energia sarà talmente distribuita che l’universo sarà così freddo da non garantire la sua stessa evoluzione.

La risposta su chi siamo e dove andiamo ha una sua importanza relativa. A poco ci serve sapere se l’universo si espande e si contrae per poi riesplodere, magari questo giochetto chissà quante volte c’è stato. Oppure va alla deriva.
Fotte il cervello pensare al di là della sua espansione che diavolo c’è.

6 commenti su “The Big Freeze…”

  1. ehm, mi sfugge qualcosina…

    premesso che di termodinamica ne ho sempre capito il minimo indispensabile, da quello che so, nell’ipotesi che il sistema-universo sia destinato ad evolvere verso uno stato ad entropia sempre maggiore, il sistema dovrebbe scaldarsi e non raffreddarsi… in un liquido, ad esempio, é il livello di entropia (che in sostanza è il grado di disordine molecolare) a determinare la sua temperatura, però con una relazione positiva: maggiore entropia -> maggior disordine/turbolenza molecolare -> maggior temperatura del liquido…

    così ad occhio, si potrebbe concludere che l’energia si disperderebbe troppo (“congelando” l’universo) soltanto se considerassimo l’universo come un sistema di dimensione infinita… ma siccome questa teoria un po’ primordiale è stata superata da anni, dobbiamo accettare l’universo come qualcosa di finito…

    a questo punto ci si pone il problema di stabilire se si tratta di un sistema conservativo o dissipativo… se l’universo è un sistema dissipativo appare sensato ipotizzare che, per un periodo t sufficientemente lungo, la dinamica sia destinata a portare ad una condizione di “freezing” (termine coniato sul momento), poichè tutta l’energia uscirà dal sistema…

    Se invece il sistema è conservativo è più difficile concludere che l’energia si disperderà in maniera uniforme nello spazio (comunque finito) del sistema. Francamente, però, non ho idea di quali siano le dinamiche che regolano la diffusione di energia all’interno di un sistema…

    E’ vero che ha poco senso fare ragionamenti su tempi così lunghi, cmq la cosa m’incuriosisce… dov’è che si può leggere qualcosa a riguardo?

  2. >ma cosa implica il fatto che l’universo termini la sua evoluzione?

    Immagino che finirà tutta la birra.

  3. Ok… ma quali potrebbero essere le conseguenze per la vita terrestre? D’accordo… l’universo, dopo una fase espansiva iniziata con il big bang, e quindi ad altissima entropia, potrebbe man mano rallentare la sua velocità di espansione e magari anche iniziare a ritirarsi… ma quali sarebbero gli effetti per i nostri discendenti di 100000000sima generazione?

  4. beh, tutte queste paranoie sono frutto delle letture dei saggi di questo signore qui, http://www.filosofico.net/hawking.htm che penso conosciate già. I saggi di divulgazione scientifica e in particolari quelli di cosmologia, li trovo stimolanti. Ad ogni modo gli effetti di un universo alla deriva sono scenari completamente teorici, in cui nella mischia ci buttano anche la meccanica quantistica che non va spesso d’accordo con le leggi della fisica tradizionale, tanto per creare confusione e scenari bizzarri. I nostri discendenti più della fine termica dovranno preoccuparsi dei buchi neri e non finirci dentro… 😀

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