Causa ed Effetto

“Eventi inaspettati, imprevisti, circostanze che non possono prevedersi in precedenza, avvenimenti che si succedono senza essere stati pianificati, caso, eventualità, coincidenze o situazioni che vanno oltre la nostra comprensione”.

La serata di ieri sera si può così definire. Il tutto fa molto filosofico o se vogliamo Karmico. Decisamente incontrollabile. Si parte con una Tour de Bar Sassolese, una specie di Paris Dabar con un cento persone rigorosamente in bici, snodandosi come un serpente verso 10 tappe. Sì in bici. Era da vent’anni (mica arrotondo, venti anni) che non salivo su una bici. La mia vecchia Viscontea, cambi Shimano, ancora grintosa come un tempo. Senza i freni dietro però. Vabbè. Nell’ordine Temple, Giada, Happy Cream, Charlie Cafè, Delizia Ducale, Cavedoni, Pin-Up, 101, Carani e chiusura al Broletto. Gli anni passati nella palestra dell’alcol, hanno permesso di reggere la gimkana senza troppe difficoltà. Anzi devo dire senza difficoltà. Si è partiti con dei prosecchi passando per Spritz, qualche brodaglio colorato, l’immancabile coca havana, gin tonic, bla bla bla. Ah e pure l’assenzio (per modo di dire) e un nocino per favorire. Da appuntare come l’organizzazione, cercate associazione giovanile pandora sassuolo più o meno su un social network a caso (tanto in Italia usano solo quello) che io non ne ho voglia, dovrei essere su qualche foto appena le mettono, dicevo sia riuscita a tenere botta anche di fronte alle forze dell’ordine. Peccato lo slavaggio delle bevute e un certo baccano, o meglio forzata euforia del gruppone, a sorpresa con un certo numero di pastrugne quindi non è solo roba da uomini, puntualmente disperse verso le ultime postazioni. In effetti al termine mi sono chiesto quand’è che diventerò almeno un pò patocco, ma niente. Zero. Tentata una chiusura al Temple, per inciso Temple solo di nome, ma ahimè quando sale la scimmia cattiva, divento molto scortese. Troppo cerebrale, troppo noioso. Due sere su due, accade molto di rado. Un brutto periodo all’orizzonte. Ad ogni modo era una gran seccatura restare e perdere tempo. Cambi di frequenza sconnessa e soprattutto errori. Me ne vado e torno nelle Roteglie dove appena messo seduto vengo preso da una devotchka che prima mi offre l’immancabile Zacapa e poi mi trascina pensate un pò al Rockville. Non aggiungo altro. Salto come un deficiente, con i Prodigy a bomba. Ci sono anche dei Coboldi! Devo evaporare il consumo. Sembrava sul finale dovesse andare come solito, senza niente di eccezionale. Quindi lei sparisce con uno (mi chiedo quando mai sarò un uno), mi hanno informato poi che c’era del suo interesse mentre a me lei non mi interessa. Però era l’autista (porco zio) e dopo i convenevoli con i rappresentanti delle Roteglie sempre in gran distinto, resta l’unica opzione decente. Faccio per andarmene a piedi, a rimuginare sui significati nascosti. Eh oh, quando mi rompo il cazzo, mi rompo il cazzo, del resto cadrei in stato catatonico, forse peggio della scimmia cattiva. Due passi, ma rivengo accalappiato, chiude alle 4, massì, tanto oramai un dieci minuti mancavano. Ed invece il botto. La gravità è uguale per chiunque, se ti arrivano addosso con la forza di un treno gli amici per fare le marachelle (inavvertitamente si intende), si perde equilibrio, non puoi fare altro che strisciare. Ah sotto il cerotto (gentilmente offerto dalla Direzione Rockvilliana) c’è un buco largo un centimetro. Ho letteralmente perso un pezzo di braccio. Guarda caso l’unico sassone rompi coglioni del selciato mi sono dovuto beccare. Causa ed effetto. 10 secondi di differenza e non sarebbe successo niente. Invece a girare con un braccio disintegrato sanguinolento, fa molto Call of Duty ma anche senso, inondato di disinfettante (sempre dietro le quinte Rockville) e bestemmie. Ora l’unico nemico è il sonno. Anzi, il non dormire. 6 ore in due giorni, non vanno mica bene sebbene sono sempre attivissimo, mente esplosiva e iperaccellerato fisicamente. Mi vedo The Machinist sono senza sonno. Il ritirarsi dell’alcol aumenta il dolore, il benzoxonio cloruro funziona. Considerazioni finali. Primo ho chiuso con i locali da ballo. Dai non ha più senso. Io voglio stare in un posto senza casino a gustarmi un bicchier di vino. Pure la rima oggi. Secondo inutile innamorarsi e ci casco ancora. Come un fesso. Devo schiodarmela rapidamente dalla testa. Durissima. Terzo mamma mia quanto sono incazzato. Ma dove, cosa come o con chi? Solo con me stesso, naturalmente. Solo. Quando crollerò?  Tempi oscuri e difficili in arrivo, DoX.

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