Avalon Hill Magic Realm.


Magic Realm, classe 1978

Il weekend appena trascorso mi ha permesso di provare una pietra miliare e storia antica del gioco da tavolo, Magic Realm. Di stampo old school, il peso degli anni (ben trenta) si sente ma allo stesso tempo c’è quel sapore di passione nel proporre meccaniche meticolose e profonde, fregandosene delle esigenze di mercato, esclusivamente al servizio del giocatore che viene ripagato da una esperienza varia e decisamente interessante. Bei tempi.


Carichi e seduti, la spiegazione delle regole che ha coperto l’ora e mezza.

Immaginatevi un rpg da tavolo in salsa D&D, un fantasy che copre ogni sfumatura: dai giorni che passano, i nativi che possiamo assoldare o radere al suolo, agli incontri non proprio piacevoli in una locanda, agli incantesimi di vario livello, formare un party e spaccare una valle infestata da mostri e così via. Occorre dire fin da subito che ogni cosa è manovrata dal lancio del dado, impietoso di fronte alla miriade di tabelle che abitualmente andranno consultate. Riassumendo (ma poco sopra ho linkato la rece di Andrea Nini, finalmente conosciuto dopo anni) ogni giocatore ha a disposizione un tot di possibili azioni che devono esser pianificate (tipo movimento, ricerca, lanciare incantesimi, eccetera) e combattimento (aleatorio ma ben simulato in base al personaggio). Agli inizi sono oscuri e machiavellici ma è solo questione di impratichirsi. Poi viene la gestione delle risorse del proprio alterego, dagli obiettivi prefissi a inizio avventura al perdere letteralmente i pezzi per strada man mano che sopporta le difficoltà. Tutte idee che a distanza di trent’anni reggono ancora e funzionano elegantemente.


Ogni aspetto nel gioco è attivato attraverso il lancio del dado, così come i mostri che finiscono sulla mappa, i tesori che si pescano o cosa troverete se incrociate un mercante…

Fin qui pregevole, poi occorre tirare le somme. Metaforico senso della vita, il gioco può evolversi positivamente oppure diventare un inferno, fiaccato da un game system che risente le limature a cui oggi la quasi totalità dei giochi fortunatamente si sottopone. A me è capitato di girare a zonzo e impossibilitato a fare qualcosa di decente per un personaggio che non riesce ad eliminare mostri e ancora peggio rischia la morte al primo attacco con il più banale di essi. Noioso e snervante, completare anche solo uno degli obiettivi un miraggio, manca una reale equilibratura in base al pg scelto. La forte sensazione di non farcela per colpa di questo è tangibile ed inevitabile nonostante i nostri pg fossero al massimo livello possibile (anche perchè al primo livello mi chiedo come fai a non morire dopo un paio di turni a meno di non limitarsi a nascondersi e fuggire). Quindi capita di trovare un incantesimo completamente inutile dopo esserti fatto un CULO invidiabile perchè il pg non lo potrà MAI imparare. Forse potrai venderlo e prendere qualche soldo (non mai visto girarne così pochi in un game fantasy), sempre che il dado ignobile non decreti il contrario e tu venga pure attaccatto e ucciso. Il gioco parte ricco e pieno di meraviglie che soli i più veloci (e fortunati) potranno goderne, agli altri un pugno di mosche, un mondo consumato e spoglio su cui si smarrisce anche solo il senso di continuare a giocare, in mezzo ai ripetitivi hide & search fra quelli a cui è andata meglio di te, diventati potenti ed inarrivabili.


Leo è fortemente perplesso: ma sono passate 7 ore e ancora qui a massacrare goblin, roba da matt’…

Oramai è una perla di rara reperibilità ma se ne potranno ammirare le gesta in un client gratuito che permette di giocare in solitario, con più amici in locale oppure multy online, ovvero Realm Speak, comoda interfaccia in grado di snellire le circa 122 pagine di regolamento (ok in realtà la metà sono tabelle e schemi). La community sparsa per la rete ha integrato meccaniche, rivisto ed espanso alcuni concetti a tal punto che ancora oggi Magic Realm è giocato ed ancora apprezzato, difatti la sfida non finisce qui. Il Dominex mi ha assoldato insieme ad un pugno di appassionati per produrre e ricostruire una versione interamente in italiano ed aggiornata anche nella grafica.

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