I-Doser, binaural brain: la frontiera della bufala.

Droga virtuale, final frontier dell’entertainment. Ne avevo sentito parlare ma sembra che i media se ne siano accorti da qualche giorno (ah ok TGCOM è spazzatura, il corriere?). Di che si tratta? Di una stronzata per chi si lascia suggestionare, ovvio. Premessa, esiste la teoria dei Battiti Binaurali ma non ci sono riscontri scientifici che un mp3 possa provocare effetti neurobiologici da “after”. Originale come trovata nemmeno, esiste dal 1839 questa scoperta: ci si spara nelle orecchie suoni in due tipi di frequenza le quali sovrapponendosi generano un tono molto basso non udibile ma che il cervello capta in determinate fasce dell’inconscio. All’analisi spettrometrica è semplice rumore bianco nascosto da suoni new age e techno ad ampia gamma, un miscuglio armonico. Non a caso esistono CD rilassanti che provano a usare questa tecnica, ma garantito che non funziona: i paesaggi disegnati dalle musiche saranno rilassanti, altro che risultante di frequenze. Quindi nessun sballo totale ma emicranie, nausea e ronzio (tipo dopo aver ascoltato per ore un disco a caso di Aphex Twin). Alcune frequenze non sono riproducibili tramite i comuni auricolari/cuffie (andiamo sotto i 30hz), gli altoparlanti sono una pessima idea in quanto il suono si disperde. Quindi occhio ad alimentare il sistema che ti frega per un pugno di euro, piuttosto usate il mulo se volete provare. Importante come solito l’informazione che gira nel nostro paese è in mano a incompetenti che sparano cazzate a volontà invece di informare.
Ad ogni modo mi potrei lanciare nel business visti i polli, adesso preparo una serie di brani che ti fanno vedere Dio in persona. Immagino i soldi a valanga, orpo vuoi vedere che sbarco il lunario?

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