Dark, Obscure, Complexity.


Casual Confidences by Grant Fuhst

La natura umana. L’uomo. Le mille sfacettature. Non sempre è così, stesse persone mostrano le stesse facce… A volte non capisco e anzi lascio perdere. A che serve sprecare tempo prezioso? Ciclicamente è come un vaso che si riempie e poi trabocca e si svuota, pronto per il prossimo refill…


Secrets and Lies by Eric Wadley

Le posizioni non cambiano. Non che io faccia di meglio per cambiarle ma come si può?
Posizioni comunque radicali e troppo profonde da togliere, dicono e fanno, pregiudizi e orgoglio, inacettabilità degli errori, frattura insanabile. Pensano male e troppo. Meglio lasciar scorrere (Panta Rei) e tutto inevitabilmente si acquieterà come sempre…


Lost Identity by Tudor Chira

Mi sento dire (molto sinteticamente) che sono un fallito e disturbato, con dei problemi, che non arriverò da nessuna parte. Mi dico tra me e me, bella merda. Che culo! Non c’è che dire, ho fatto proprio un bel quadro, ma il colore è oramai un pò sbiadito dopo anni passati a raccontare la stessa solfa. Non mi chiamo Sig. Pinco Palla o Dr. Rossi. Sono semplicemente vostro figlio. E allora rinsaldo e riprendo in mano la mia identità. Mi sento dalle persone che contano nella mia vita, trovo l’esatto opposto. Ho un buon lavoro a tempo indeterminato, 14 mensilità con la macchina, i contributi e il telefono gratis, rispettoso perchè torno a casa pulito e tranquillo e non ho orari da suicidio mentale. Non cerco le vagonate di soldi perchè non fanno la felicità, seppur la aiutano parecchio.
Non sono esente da errori e sono il primo a dirlo. Ma una volta ogni tanto occorre vedere sempre il lato positivo della cosa, pertanto, cortesemente, vogliano lor signori andare semplicemente a cagare e non mi scassino il cazzo. I problemi sono altri, per esempio la mia macchina (ZIO PORCO) ha la frizione andata a puttane. Pazienza. In fin dei conti si aggiusta. E forse non è poi così un grosso problema…

Un commento su “Dark, Obscure, Complexity.”

  1. Cambiano gli argomenti, le modalità e i toni di voce, ma gli scazzi parentali sono ciclici un po’ per tutti. L’importante è dare loro il giusto peso: che entrino da un orecchio ed escano dall’altro senza lasciare traccia. Non vale la pena di prendersela con chi parla solo perché ha bocca e corde vocali funzionanti.

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