Dipanate della mente uggiosa

Sincopato fluire di coscienza senza frenare le dita sulla tastiera lascerò correre la mente che pian piano sfoglia lo stato di totale confusione per realizzare una spirale di eventi confusi. Parlavo di una prossimità di causa dettata dalla legge che impone di finire con serenità portate di taglieri misti e gustosi vini in cui il Nero d’Avola non tradisce le attese di sposalizi con linguine al pesto sublimi. Non fosse per la pioggia e saluti dati a persone, finiscono pian piano le sigarette e i miei Martini Gold limited edition Dolce & Gabbana. Perchè il bianco era finito. Non va bene, barman, questo è più stopposo del solito. Ti ingolfa proprio dentro. Vado per la mia strada, cambiando locale per locale per locale per locale per locale mentre in realtà ne giro solo tre, i soliti aperti. Con la mente copro grosse distanze, con i piedi sulla terra molto meno, ma ha lo stesso effetto. Soffocare lo spazio razionale per potenziare la distorsione d’insieme. Tutto si avvita mentre sbucano Mary Poppins, il cam caminin e Dick Van Dyke, mi guarda con fare cupissimo. La cosa mi perplime a tal punto che credo di aver varcato la loggia del crepuscolo, nel massimo tasso di profondità. Deve essersi incastrato qualche ingranaggio nel cervello oppure sono a forte rischio di un esaurimento nervoso. L’occhio da fottuto, bisogna uscirne presto. Potrei disquisire per ore su ciò che vedo e assisto. Solo bastarde inutili, di target medio basso. Nego e non nego il negare. Del cuore che piange carne. Del domani non v’è certezza e tutta una sequenza di frasi fatte che mi ripeto in triste litania, senza la forza di un reset. Dovrei mettere un punto e ripartire, abbassando le aspettative come suggerito?

Finalmente Novembre è arrivato con il suo carico di cielo plumbeo. Gira ancora qualche zanzara ma adesso le ammazzi sin con facilità disarmante, stordite dal freddo. La condizione attuale mi porta a generare la solita domanda, che non vi dirò. Niente post rancorosi stamattina. Solo bei ricordi che profumano intensi, sacri, intoccabili.

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