Il sonno del buio…


Memories by Costas Haritos

Non che… Un pò aspro il cadendo nel caro vuoto. Se mi si dice oltre al fondo del barile c’è ancora qualcosa da raschiare, in verità vi dico rimane ben poco se non dei cocci. Reiette, senza identità, acidume e ben poco di interessante. Zitelle con o senza zavorra di prole, panorami desolanti, caratura intellettuale rasente lo zero, eccetto casi di ignoranza ed egocentrismo, simpatia latrina a cielo aperto. Tardi, forse troppo tardi, le persone cambiano con il tempo o il tempo cambia le persone? Inevitabilmente si finisce per seppellire tutto per dedicarsi ad altro. Ma l’altro cosa è in sostanza? Niente? Ripartire con gli incentivi alla rottamazione? Dovrei cedere per assenza di scelta. Cedere per mancanza di stimoli. Cedere perchè non ne vale la pena. Cedere per colpa di quello che si ha intorno. Over trenta è come un deserto senza nemmeno quella confortevole palma, manco fosse un miraggio sognato. A parte provare a portarsi a casa ciò che offre il mercato, arriva una sonora pernacchia. Un terribile rasoio (di Occam) impone, preciso suggerisce, inutili aggiunte di ipotesi. Girarci in cerchio, soluzione a ben misere soluzioni. Penso penso penso, ma se penso a cosa penso, ha senso. Il domani si ripresenta con un’altro set di occasioni. Ancora? Ma basta, oramai ho messo insieme un buon numero di statistiche… So perfettamente come andrà a finire: perdita di tempo.

Lascia un commento