lego compie cinquant’anni.


Escher?

Eggià amici, che traguardo i 50’anni per i mitici mattoncini. So che ve ne è rimasto qualcuno nel vostro solaio. E so che ci giocavate come matti da piccoli, io in particolare mi divertivo a fare le sparatorie e le riprese dei film d’azione, li distruggevo e li rimontavo, li distruggevo e li rimontavo sino allo sfinimento fisico della plastica. Ma sempre tenuti con rigore e cura, mai perso per strada qualcosa. Un pallino che poi mi è rimasto anche con i GdT. Avevo una mezza ferrovia con tanto di locomotiva e carrozze merci, passeggeri, un distributore enorme, l’isola dei pirati, le macchinine da F1 e sopratutto qualche figosissimo Technic… Che bella l’isola mi ricordo che ci lasciavo l’omino dentro proprio come se fosse un naufrago e ogni tanto lo andavo a trovare… Che viaggioni… Beh sono proprio dei bei tempi e non ammetto che mi mancano molto. Ancora resistono ma sono diventati di nicchia e schiacciati dalle produzioni basso costo made in china, farlocche copie di un sogno inimitabile. Senza contare che i monelli giocano con la pleistescion, non certo con le costruzioni…

Ma oggi se mai tornassi a rimettermici sopra, cavolo combinerei con i mattoncini?

Indovinate voi…

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