lucy in the sky

Stanotte ho sognato di montare il satellite. Vabbè di montare proprio io il parabolone per risparmiare, lasciamo perdere con che inventiva malata pensavo di orientarlo correttamente, ma del resto sono sempre stato di prolifica (e incerta) fantasia. L’idea gira per la testa da anni e visto il continuo e degradante panorama della televisione via etere classica, mi è tornata in questi giorni la scimmia. Il problema rimane sempre lo stesso, ovvero i contenuti. I miei sono bigottissimi e di poca elasticità mentale e culturale. Ad esempio il Fuhrer crede che gli uccellini non sono animali per un motivo che non riesce a spiegare nemmeno lei, ma crede questo. Bastano due parole per ribattere e metterla in crisi di identità mista a evidente stato di contraddizione. Perciò se invece di guardare le porcherie serali che offrono 4 canali in croce gliene fornisco una dozzina tematici come ad esempio documentari e compagnia bella, un pò di Opera e Classica, notiziari in inglese che tanto non capisce, magari faccio anche un bel gesto. Il punto è che comprendo lo sgomento se mentre girella finisce su E! si becca i culettoni di Playboy o alcune serie su Fox Life, reality gay o roba del genere. Anche film sui 300 a certe ore, alcuni titoli di pornazzi che lasciano poco all’immaginazione e non parliamo se andiamo oltre la giurisdizione di Sky, cioè canali in chiaro. Sono lontani i tempi di Sex & the city, limite massimo che il Fuhrer sopporta. Sky non offre un benchè minimo di controllo sulla trasmissione di questi programmi e anche volendo non è facile per niente: controllo su cosa censurare, le fascie orarie, insomma diventa ingestibile. Capisco se parliamo di bambini dove sono i genitori a fare da baby sitter e stare accanto ai figli, ma siamo nel caso opposto e oramai irrecuperabile: se potessi evitare di far vedere certa roba preverrei che mi si rinfacci la manovra (o una vera e propria rivoluzione) a vita.

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