notre dame di stefan feld.

Notre Dame è stata una bella sorpresa. Dalla sua uscita allo scorso Essen, l’Alea n° 11 è diventato un punto di riferimento tra i gamer e giocatissimo su brettspielwelt. Non apporta novità eclatanti ma un sistema di sviluppo e gestionale solido e tanti aspetti da sempre apprezzati in questo tipo di giochi come saper fare le mosse giuste, tenere a bada gli imprevisti e sfruttare le opportunità, poco tempo a disposizione. Il regolamento è scritto bene e non lascia margini a dubbi, il fluire della partita è elegante e veloce, così come le meccaniche ben si amalgamano con l’ambientazione. Notre Dame ha nella rapidità e semplicità i suoi punti di forza e per questo lo preferisco nonostante il genere non mi entusiasma. Interazione pressocchè nulla eccetto il sistema di scelta/passaggio carte che attivano i quartieri, cioè le azioni che si svolgono per ottener punti, denaro, fermare l’epidemia eccetera, è simpatico ma nasconde l’insidia che il vicino ti impone indirettamente come muoversi. Tutti sono nella medesima barca e il “difetto” è trascurabile visto che le prime carte da scegliere sono sempre le proprie così a conti fatti la strategia base se la imposta il giocatore. Ricapitolando siamo di fronte a un german game ad hoc: ognuno pensa per sè, scelte determinanti e risorse che non ci sono mai, portare avanti ogni aspetto del gioco per poter vincere, ripetività alla lunga. Focalizzarsi solo su una direzione non è sufficiente, così come gli errori fatti vi possono mettere nei guai. Non è palloso come Puerto Rico, rigidissimo come Power Grid e lungo come Caylus. Ma al di là di critiche soggettive (e fondate) :mrgreen: il gioco gira uguale indipendentemente dal numero di persone ed è un pregio notevole. Chiude l’essenzialità nei materiali dell’Alea, come cartoncini sottili e riciclo cubetti. Vabbè, il Fiduciario è la medesima perdina segnapunti dei Prinicipi di Firenze. Passiamoci sopra…

Per leggere come funziona, vi rimando alla Tana dei Goblins.

5 commenti su “notre dame di stefan feld.”

  1. A parte il campanaro umidiccio…
    sinceramente non stimola in me tutta questa piacevole sorpresa.
    insomma è giocabile, bellino ma abbiamo visto di meglio
    POWER GRID per esempio (e la componente della mia perenne vittoria a questo non influenza il mio giudizio estremamente positivo… :D)

  2. bè…è un po’ che non si fanno delle partite hai giochi di società….quand’è che torniamo a fare una seratina in posta?

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