Sonetti in salsa flambè…

Hello Nostalgia. Se credevate di schivare la serata… Pazienza l’avete schivata. Chi doveva schivare, ha schivato. Quindi parlo qui da solo. Sempre solo. Solo solo. Tanto chi mi ascolta? Nessuno. Credo che prima o poi lo specchio mi risponderà dicendo, “la pianti di dire cazzate che segui solo tu?”. Allorchè dopo un attimo di smarrimento, atterrisco e mi chiedo se mai sono effettivamente sano di mente. Ieri c’era il Grillo Parlante. Oggi il proprio specchio che sproloquia frasi attorcigliate senza un nesso conclusivo, a meno che non sei tu l’unico a trovarne un senso. Durante il tempo in cui, nel frattempo, nel tempo in cui, tutto gira. Belle le rose d’autunno, quelle senza le spine che fanno tanto brutto nelle mani. Se stringi si bucano. Eh no eh… Clicco sul videoclip e parte il depression mood. Fuori nebbione, tanto umido, buio e freddo. La nebbia da un lato nasconde il silenzio, dall’altro fa proprio senso di disagio interiore, ne amplifica a tal punto la portata, per cui rimane da dormire, attenuando lo spegnimento. I sogni sono il riparo per l’uomo inerme…

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