Non ho parlato di Braid in queste pagine quando uscì circa otto mesi fa per Xbox 360, ma vista la recente pubblicazione anche su PC i comuni lettori di V.d.B. possono ora buttarci l’occhio. Ve lo consiglio caldamente. Più di un semplice platform/puzzle game, Braid posside una fortissima caratterizzazione (merito della grafica altamente evocativa) e un level design decisamente inusuali, condite da una trama profonda e riflessiva, lasciando inevitabilmente il segno. Non scherzo, ogni particolare, ogni riferimento hanno un loro significato. L’impianto di gioco si snoda attraverso la manipolazione del tempo con meccanismi e intuizioni che definire geniali non rendono appieno l’idea. E pensare che il programmatore è a capo di un tranquillissimo team indipendente che ha sfruttato le potenzialità del digital delivery per farsi conoscere. A pieno merito, aggiungo e non solo da parte mia ma anche pubblico e critica. Nonostante abbia vinto solo il premio come miglior gioco innovativo negli XBLA Awards 2008, per me è stata una vera perla della stagione videoludica passata.

Braid trailer from David Hellman on Vimeo.

La versione per PC si differenzia per avere un editor di livelli dedicato. Per ogni informazione (e supporto vista la pubblicazione di qualche patch) il blog è questo, mentre qui il sito ufficiale.