Gears of War 2: provato!

Ebbene sì. Con largo anticipo di una settimana ho potuto imbracciare il mio Lancer, cioè no il pad, e segare qualche locusta per una mezz’oretta buona. Devo dire che le aspettative sono giustificate nonostante ci troviamo di fronte a un lavoro praticamente identico dal punto di vista tecnico/sonoro. Non fraintendete, ora si muove molta più roba, gli spazi aperti sono bellissimi (e profondi) ma le texture se ravvicinate ancora una volta non fanno gridare al miracolo e qualche scattone già visto in passato (sopratutto nelle cut scene e negli autosave) lo si ritrova. Il motore fa il suo dovere con i giusti compromessi e ripeto ho giocato solo trenta minuti abbondanti, tra screenshot e trailer ufficiali ci sono ambienti decisamente più vivi nei colori e variegati. Per il resto è stato un tuffo nella giocabilità del primo con tonnellate di azione fin da subito nell’ospedale di Jacinto, Fenix è sempre più tamarro e i Gears sembrano ancora più grossi, effetti speciali e sonori da ogni direzione condite da una rivisitazione ancora più incalzante dello score di Kevin Riepl. Chiaramente occorre vedere come si sviluppa la storia, sopratutto perchè la guerra l’hanno iniziata gli umani, non le locuste (come dice la Regina in persona nel trailer di apertura!) il che aumenta a dismisura la curiosità.


Nei corridoi dell’ospedale, pieni di locuste…


…incazzate dure. Non mi fanno neanche fare una foto in pace!

La partenza è in quinta piena, non c’è che dire…
Ringrazio chi mi ha concesso la possibilità di provarlo e teniamo duro. Il 7 novembre è praticamente qui!

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