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Buon Compleanno Google.

Il motore più famoso al mondo compirà il prossimo 27 settembre ben dieci anni. Due studenti al college partiti da zero hanno messo in piedi una realtà spaventosa e dominante, cambiando di fatto usi e costumi della rete, una realtà con oltre ventimila dipendenti e 150 miliardi di dollari di capitale. Per leggere la storia e i prossimi obiettivi (Building a future that’s clean and green) perchè non dare una letta veloce alle curiosità più divertenti del celebre motore di ricerca?

Auguri!

fatevi qualche domanda…

Forse saprete che in una trentina di comuni (ma diciamo sono quelli più grossi, in realtà sono coinvolte circa trecento amministrazioni comunali) sparsi in tutta italia, c’era un giro organizzato per salassare regolarmente gli automobilisti settando i semafori in modo da beccare inevitabilmente lo sventurato di turno. I più attenti se ne saranno accorti, ma si pensa sempre di essere troppo paranoici. Invece voilà, pizzati nel culo. In pratica i fotored tarati in modo da non lasciare il tempo all’automobilista di fermarsi o passare, cioè il lasso di tempo tra arancione e rosso veniva letteralmente azzerato. Chiaramente fotored posti non dove serve (zone pedonali, scuole, asili…) ma dove c’era il flusso di traffico più ghiotto e inerme. Il terrore di venire multati lo si vede tutti i giorni nel nostro piccolo, con il rischio di fare più danno anzichè prevenire realmente.
Ora viene a galla grazie alla procura milanese un giro tipicamente Made in Italy, fatto di appalti truccati e favori.

C’è il comandante di polizia municipale che dice: “In agosto si sposa mia figlia… Mi servirebbe un prestito da mille euro”. E c’è il sindaco di un paese in provincia di Imperia che riesce a sistemare la figlia come dattilografa in una società di controllo degli impianti semaforici. Ma soprattutto, ci sono le tangenti. Quelle che secondo una “gola profonda” della Guardia di finanza sarebbero state pagate a vigili urbani e amministratori locali per aggiudicarsi la gestione degli impianti che fotografano gli automobilisti troppo veloci o troppo incuranti dei colori del semaforo.

Eggià. Il Belpaese è allo sfascio fin dai piani alti, non cambierà mai fintanto non si prenderanno provvedimenti proporzionati alla truffa. Quando verranno identificati questi signori, il minimo sarebbe pignorarli anche la famiglia e farli finire sulla strada, ricoperti da insulti e sputi. Una volta li avrebbero impiccati, una volta gli avrebbero tagliato la mano.

Il medioevo non faceva poi così schifo. No? Certo è un pò estremo, una provocazione ma fatevela questa domanda… Se non c’è il senso civico della punibilità del reato andrà sempre peggio.

Fonte: Repubblica.it

Virtual Reality Multimedia Cocoon

Come sempre a caccia di curiosità in questo periodo, Vita di Bordo ne ha pescata una interessante, con risvolti potenziali non solo nel gaming videoludico ma in molto altro. Il Cocoon è una sorta di bozzolo multimediale in cui all’interno si ricrea un 3D perfetto con cui interagire completamente. Camminare dentro Pompei (tipo museo virtuale) o fraggare gli amici online girandosi di scatto non sarà più un sogno. Immaginate quindi il sistema di tracking 3D visto in Minority Report (non a caso uno dei progettisti tale John Underkoffler collaborò nel film e attualmente nel progetto) nel proprio salotto di casa e in una esperienza completamente immersiva non dei pannelli fissi, ma proprio tutto intorno a noi, interagendo come se avessimo un controller del Wii o toccando il touch dell’IPhone. Tranquilli occorreranno ancora 5 anni prima della messa in commercio, il prototipo vedrà forma nel 2009. Se volete approfondire la news completa la trovate qui. Il mercato dei vidoegiochi sta continuando in una espansione senza sosta e sapere cosa ci aspetta mi letteralmente sbavare.
Fonte CNN, Londra.

CERN LHC Live Webcast.

Con un semplice click qui potrete accedere al webcast live della prima accellerata di particelle. Attenzione diversamente a quanto si crede non è che tutto si farà in mattinata, anzi sarà tanto se riusciranno ad accellerare il primo fascio. Ci vuole tempo.

“Quando l’acceleratore funzionerà con fasci di particelle ad energie progettuali (4.5 Tev) – si legge in una nota – si potranno studiare nuove particelle, previste solo dai teorici, ed esplorare nuove frontiere nello studio della materia, alcune delle quali forse ancora ignote”.

Su satellite: ERICERN
Su SKY canale 872
Info sull’evento: PI

Se il fascio di particelle riuscirà a compiere un intero giro già nella prima metà della giornata, i responsabili dell’esperimento potrebbero decidere di far circolare anche un fascio nell’altra direzione. “E’ una possibilità, ma per ora non possiamo sapere se si verificherà. E’ invece certo che non ci saranno collisioni il 10 settembre”, aggiungono al Cern. Le collisioni di particelle sono lo scopo della macchina che accelererà due fasci di particelle per farli scontrare al centro dei quattro apparati sperimentali e produrre nuove particelle da studiare.

Tutte le componenti dell’LHC dovranno lavorare insieme, come una sola macchina. E’ un’operazione molto complessa. LHC è l’ultimo ed il più grande anello di una serie di acceleratori più piccoli. In un primo tempo è necessario produrre i protoni, prelevarli e quindi cominciare a spararli attraverso un “fucile”, che si chiama il Linac ed è diritto. Fornisce la prima accellerazione. Poi c’è tutta una cascata di acceleratori, tra cui il proto-sincrotone (Ps), macchina che spinge questi protoni a energie relativistiche, e quindi il Super-protosincrotone (Sps) che man mano si riempie. Quando è pieno – spiega il professore Lucio Rossi Direttore del gruppo magneti e superconduttori del Cern – il fascio viene sparato attraverso delle linee di transfer, sorta di autostrade, che sono sottoterra.

Il fascio arriva quindi fino all’entrata dell’LHC, a 100 metri sotto terra. Il fascio è poi immesso nell’anello vero e proprio. Deve essere misurato ad ogni settore, controllato, per verificare che sia buono, ben collimato, che non diverga. Deve quindi essere aggiustato il livello di campo magnetico e alla fine si spera di poter fare circolare il fascio. Per farlo è necessario accordare tutte le componenti. Soprattutto il campo magnetico grazie agli ottomila magneti superconduttori dell’Lhc che guideranno il fascio.

Per il suo primo viaggio lungo i 27 km dell’LHC, il fascio di protoni circolerà ad un’energia d’iniezione di 450 GeV (0,45 TeV o tera-elettrovolt). Solo successivamente, quando la circolazione dei fasci sarà stata stabilita, i fasci saranno fatti entrare in collisione, forse già nelle prossime settimane. Sarà poi necessario far entrare in funzione il sistema di camere a radiofrequenza (d’acceleratore) dell’LHC che dovrà portare l’energia dei protoni a 5 TeV. L’ultima tappa prevede di raggiungere l’energia finale di 7 TeV.

Il Large Hadron Collider al Cern.

Qui da noi praticamente non se ne parla, altrove gira panico e dubbio formentati da stampa generalista e ignoranza di massa. Vita di Bordo vi da una piccola sintesi della baracca. Lessi la notizia anni fa su Focus della costruzione di questo enorme accelleratore di particelle con il nobile conto di portare avanti con i fatti le teorie sulla meccanica quantistica, roba che saltuariamente leggo e che ritengo molto affascinante. Fra due giorni ci siamo, si attacca l’interruttore dentro questo tunnel di 27km, un progetto durato quasi 15 anni e costato botti di miliardi. Che succede? Semplice, si spareranno (a velocità al limite di quella della luce tramite accelleratori magnetici) fasci di particelle prima in direzioni opposte per poi farle scontrare in alcuni punti precisi. Questi scontri frontali produrranno subito quantità inimmaginabili di energia ma l’obiettivo è cercare la base della materia, quanto di più piccolo esiste in natura. In pratica dopo la scissione gli scienziati sperano di trovare il fottuto Bosone di Higgs, la Pietra Filosofale del fisico moderno. Una particella infinitesimale che dovrebbe spiegare molti misteri, dalla materia oscura agli Strangelet, decadimento protoni, insomma una serie di esperimenti per buttare un pò di luce a un confine ancora inesplorato e tenuto in piedi da modelli matematici ma sopratutto capire l’origine dell’Universo, che ancora oggi resta a galla con il Big Bang. Quello che più preoccupa i catastrofisti che addirittura hanno ricorso alla Corte Europea in difesa dei diritti umani (ricorso prontamente finito nel cesso) è la possibilità che si formino dei buchi neri in miniatura, simpatici corpi con forze gravitazionali talmente esagerate che attirano materia e sballano ogni legge ad oggi conosciuta, persino lo scorrere del tempo. In eventualità che qualcosa vada storto si pensa che la Terra finirebbe succhiata e distrutta (sarebbe meglio dire compressa) nel giro di poco tempo, a seconda della dimensione (c’è chi abbozza 4 anni così da far coincidere la fine del mondo come previsto dai Maya). Appunto la dimensione. Fenomeni simili si formano praticamente ogni giorno nello spazio, basti pensare ai raggi cosmici che colpisono la nostra atmosfera ma a parte questo se si formassero sarebbero piccolissimi, talmente piccoli che in 0,000000000000000000000000001 secondi evaporerebbero, cioè appena si ciuccia anche una minima cosa, in risposta la sua emissione di particelle lo “consumerebbe” e puff, sparisce (nel gergo tecnico radiazione di Hawking). Capito? Zero rischi, non finite in paranoia. E poi ci studiano addosso da vent’anni, insomma mica si sbagliano… No? Ok se un domani finiamo tritati, beh… Almeno che ce lo dicano con qualche giorno di anticipo…

Fonti: Wikipedia, ANSA.

google chrome.

Uscito da un paio di giorni il browserone di BigG per quanto mi riguarda funziona veramente alla grande, leggero, veloce e intuitivo. Sopratutto veloce. Il completamento automatico della barra degli indirizzi web è indubbiamente una chicca. Se poi apri le opzioni e ci trovi la sezione denominata “roba da smanettoni”, gli applausi scattano da soli ma è bene pensare che non è tutt’oro quello che luccica. Come sempre non si regala niente per niente, Punto Informatico traccia un quadro piuttosto importante ma non venga additato come bestia nera visto che i concorrenti non sono da meno. Se vi capita provatelo!

come ti arrangio lo chef.


Gramigna con sugo ricotta e verdure grigliate, spolverate con pecorino grattugiato.

Quando hai la casa libera la pacchia è totale. Puoi giocare a Soul Calibur 4 a tutto volume anche di notte, nessuno rompe le palle la mattina. L’unico neo è la pappa perchè ti devi arrangiare. Lavorando con una pausa di sole due ore ti devi anche dare una mossa. Oggi racconto un pranzo medio quando sono per i cazzi miei. Il primo è sempre fatto di pasta e al 70% di un sugo pronto della Barilla.


Frittatona con cipolla soffritta in extra vergine, pancetta e salamino, insalata, lindenberger e camoscio d’oro.

Il secondo porta invece via più tempo. A patto di non abusare dei 4 salti in padella, cosa da evitare visto che costano un pò.


Dolce tradizionale: ricotta, zucchero e sassolino.

Se tra le portate di prima non c’è niente di così eclatante, volevo consigliarvi un “dolce” tradizionale. Prendete della ricotta, cospargetela di zucchero e poi innaffiate con un pò di sassolino. Una leggera pestata con una forchetta et voilà. Delicious, fidatevi del vecchio.

dialettismi…

Quest’oggi per la rubrica dialettismi nelle scritte su camion (che regalano sempre emozioni) spieghiamo l’espressione (per i non locali di suddetti dintorni) “Stam a Roda”, ovvero stammi a ruota, stammi dietro.
Quindi se mai dovreste trovarvi questo tizio per strada (oltre a non avvicinarsi troppo perchè pericoloso), sappiate di aver di fronte un “taca lita” (attacca brighe) pronto per la sfida stradale. E conseguente rissa. Chiaro?
🙂

WordPress: Failed opening Text/Diff/Renderer

Il recente crash totale del database mi ha costretto a un repentino upgrade di wordpress per evitare ulteriori guai. Diciamo che aggiorno ogni cosa se mi capita a tiro ma WordPress no, al massimo una volta all’anno o più, quando cambio tema o cose del genere. Perchè? La procedura ottimale richiede tempo, occorre cancellare i files vecchi, mettere i nuovi, backuppare ogni singolo byte e poi resta sempre una operazione piuttosto delicata che porta via tempo. Stavolta ho dovuto farlo, siccome la causa in linea di massima risponde ad un bug nel codice della celebre piattaforma. Sapevo che la 2.5 non era il massimo della sicurezza (alla prima release bastava copiare/incollare un codice e postarlo nei commenti che ti aprivano in allegria) quindi ho cercato di temporeggiare la solida 2.3.2 e onestamente senza quel problema ci sarei rimasto alla grande. La 2.6 non è esente da cazzate più o meno fastidiose. Il post di oggi lo volevo fare qualche giorno fa ma tra una balla e l’altra lo pubblico ora, in pratica consiglio un piccolo aggiustamento nel caso l’abbiate montata. Può capitare (e curiosamente non sempre, non c’è una regola precisa) che dopo la pubblicazione di un articolo vi siate accorti di un errore di battitura o altro. Cliccando fiduciosi sull’edit con orrore vi appare un messaggio del tipo Fatal error: require_once() [function.require]: Failed opening required ‘Text/Diff/Renderer.php’
Girando in rete se ne leggono di tutti i colori, spesso soluzioni che non funzionano mai a parte un piccolo zip da scompattare all’interno della directory di installazione di worpress sovrascrivendo la roba presente. Niente di più semplice. Un grazie a Code Styling per la dritta.

annunciato il prossimo Joker?


Cesar Romero, Jack Nicholson, Mark Hamil, Heath Ledger.

Fonti vicine alla Warner Bros. hanno già comunicato chi sarà con molta probabilità l’attore a vestire i panni del Joker nel prossimo episodio di Batman dopo il Cavaliere Oscuro, una eredità pesantissima vista la bravura dello scomparso Ledger. Oramai è la domanda che gli appassionati della community si chiedono senza sosta, commenti entusiasti a fine proiezione misti a leciti dubbi. Noi di Vita di Bordo dipaniamo e ve la spariamo in anteprima assoluta, a caratteri cubitali questa attendibilissima indiscrezione.

Azzeccato, identico, perfetta impersonificazione del pagliaccio psicopatico di Gotham…

Per Tim la donna è puttana.

Oramai non vi sono più dubbi. Per Telecom Italia la donna è troia, baldracca, amorale.
Sono certo che sporadicamente vi sia capitato di vedere l’ultima pensata del circo ambulante (memorabile come sia corsa ai ripari con il recente iPhone) che per onor di cronaca mi ha sorpreso come il pubblico non ha colto lo spirito (leggete i commenti al video linkato) seppur eloquente. Disarma sentirla per radio, con stà Sara in totale scioltezza manda un messaggio della serie “scusami tanto ma ieri sera alla festa in spiaggia ti ho tradito” e lo manda a una ventina di persone, compreso un povero Dimitri che non sa nemmeno chi fosse, nell’indecisione lo manda pure a lui. Spero che Luigi il fratello di Paolo gli arrivi direttamente sui denti con un Flak Cannon, intendo con il calcio del fucile. Ma si può?

Arriva Pleo, l’evoluzione del Furby.

Oggi è sbarcato in Italia (uscito a fine 2007 negli states) l’ultimo gioiello in fatto di robotica, intelligenza artificiale e entertainment, ideato dallo stesso papà del Furby, cioè Pleo. Per 299 euro (sempre meno di quel sacco di pulci prodotto dalla Sony, Aibo) potete portarvi a casa questa macchina, che nasce, apprende dall’ambiente circostante ed imita comportamenti come fosse un essere vivente. Gli manca solo il riconoscimento facciale di chi gli sta intorno, per il resto le immagini parlano da sole: il tamagotchi del futuro.