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Piccole novità…

Grazie al Capitano Ruiz che mi ha illuminato sul php e sullo scasino template del Vita di Bordo 2.0, abbiamo aggiunto un paio di novità, ovvero gli archivi suddivisi per mese e la possibilità di scorrere le pagine successive tra gli stessi, in fondo al bloggonzo.
Prima non era assolutamente possibile.
Poi per diletto ho messo un feed in stile guida TV di FilmAgenda e un bel loghetto per quando userò skype, previa riabilitazione account di quello che usavo mesi fa.
Sia chiaro solo la chat, perchè il mac mini G4 non ha input audio.
Ringraziate Jobs…
Infine ringraziamenti e licenza CCS. Auz!

Café Retrò…

Che bello… Stamattina mi sono recato 10 minuti presso un negozio di elettrodomestici per prendere delle lampadine che noi in mem non teniamo, tipo quelle un pò particolari, non so come diamine si chiamano. Però non sono quelle solite. Ecco. :mrgreen:
Comunque mentre aspetto di venir servito mi giro in tondo e vedo una marea di oggetti per tutti i gusti: lavatrici, lavastoviglie, tostapani, ferri da stiro… mi è venuta la scimmia della spesa ma non avrebbe senso comprare roba adesso, siccome non vivo da solo o accompagnato…
Però… alle volte ci penso… mi sposerei solo per la lista nozze poi divorzio subito… vabbè.
Preso da svogliata noia ecco che mi giro nell’ultimo angolo rimasto e vado nei pazzi: ma che bella macchina del caffè… miaoooo… beh, devo dire che non sono un consumatore abituale della nota bevanda, ma con una macchina simile… volete che proprio non mi ubriachi di caffè? 😀
Resisto perchè costava 245 euri…
Adesso la rimiro e la contemplo… E la metto come sfondo del desktop…
Ariete.net.

Il Codice da Vinci

Ed eccoci arrivati al film kolossal dell’anno, 125 milioni di dollari (una bordata…) e la sequela di polemiche, critiche e battage pubblicitario asfissiante a cui siamo stati bombardati in questi giorni.
Che devo dirvi amici? E’ la fotocopia del romanzo su celluloide con tutti i pro e contro del caso. Comprimere in due ore e mezza la commercialata di Brown non era facile e Howard ne è uscito malconcio. Da un lato c’è tutto: sequela di intrecci, complotti, coincidenze e colpi di scena spruzzati di sano mito su verità tali o presunte del cristianesimo. Non è sede per discutere sulla veridicità o altro di quanto ha saccheggiato Brown nella stesura, ma il film è riuscito a rimanere fedelissimo al romanzo e pertanto nulla da discutere. Ritengo si sia fatto tanto rumore per nulla ma sufficiente per permettere il botto e magari arrivare a superare Titanic.
Non è da escludere.
I veri problemi sono dall’altro lato e piuttosto gravi: Hanks e la Tatu insieme non funzionano, zero carisma e il film ne risente. Lui monoespressivo. Lei completamente anonima. Sembrano fuori dagli eventi e pensare che si tratterebbe della più grossa cospirazione della storia. Non sembra. Altra mazzata arriva dal montaggio, sbrigativo nella parte iniziale per poi rallentare verso la metà e affossarsi un pò sul finale, il ritmo viene irremediabilmente compromesso. A tal punto dopo due ore e trentacinque si poteva chiedere ancora allo spettatore e portare a tre la durata, diluendo il giusto la prima parte.
Infine deludente lo score di Zimmer che si risolleva verso la fine, senza riscattarsi.
Onestamente mi ha colto la sensazione di aver visto un film completamente asettico e poco appassionante, l’esatto opposto di quello che doveva essere.

EDIT: per la cronaca ha incassato solo in questo weekend oltre 224 milioni di dollari in tutto il mondo.
Fonte Ansa.it.

E vai di Codice…

E mentre il primo giorno di incassi in Italia ha battuto ogni record precedente (oltre due milioni di euro), ci siamo.
Fra meno di due ore sarò in piena contemplazione di quella che a tutti gli effetti sarà una puttanata pazzesca. Per forza di cose l’hype che si è generato attorno alla trasposizione del romanzo di Brown è stato talmente metodico e martellante, che il risultato sarà una delusione se ci si aspetta chissà cosa. Senza contare i limiti e i tagli che i tempi cinematografici impongono all’adattamento del libro. Da qui le prime impressioni che leggo in giro.
Se mai ci andrete affrontatelo con tranquillità… e ripassate più tardi per sapere che ne penso…
A dopo!
🙂

Pour Parler…

La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.
Theodor Adorno

Nella scelta dei loro balocchi gli uomini sono irrazionali come i bambini.
Rudyard Kipling

Non era un attegiamento romantico, era solo che qualunque scelta mi sembrava un’esclusione brutale e arbitraria di tutte le altre scelte possibili..
Andrea De Carlo

Il momento preciso in cui si passa dal pensiero di un gesto a un gesto compiuto. Quella frazione di secondo piena di incertezza e di paura. Ma è uno dei più piacevoli tipi di paura che ci sono.
Andrea De Carlo

La vita è un’avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intramezzi scelti a caso dal caso.
Roberto Gervaso

La vita sarebbe impossibile se ricordassimo tutto. Tutto sta a scegliere quello che si deve dimenticare.
Maurice Martin du Gard

Uno deve scegliere fra amare le donne e conoscerle.
Anne de Lenclos

The Big Freeze…

Il destino ultimo dell’universo, ovvero come vi tedio con un paio di paranoie sviluppate durante le mie letture.

Ci sono svariate ipotesi sulla fine dell’universo, dal Big Crunch (fine dell’espansione e collasso, nuovo Big Bang) a universi paralleli e altre teorie. In pratica però abbiamo una costante, ovvero il tempo è infinito in un sistema comunque finito. Tra tutte le discussioni ipotizzate, solo una pare inevitabile e certa: per quanto enorme e in continua espansione, l’universo andrà incontro a una morte termica. Questo ce lo dice implicitamente il secondo principio della termodinamica, dove l’entropia tende ad aumentare in un sistema isolato se non trova un altro sistema con cui scambiare energia. L’entropia è un concetto recente nella fisica moderna, in pratica in un sistema si osserva che le trasformazioni di stato avvengono sempre verso il massimo disordine e in modo irreversibile. Sappiamo anche che non si può né creare né distruggere l’energia (primo principio della termodinamica) e non la si può completamente trasformare da una forma in un’altra senza che una parte si disperda sotto forma di calore.
Ad ogni modo, prima o poi, in un tempo enorme stimato di 10 alla 10,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000 di anni l’energia sarà talmente distribuita che l’universo sarà così freddo da non garantire la sua stessa evoluzione.

La risposta su chi siamo e dove andiamo ha una sua importanza relativa. A poco ci serve sapere se l’universo si espande e si contrae per poi riesplodere, magari questo giochetto chissà quante volte c’è stato. Oppure va alla deriva.
Fotte il cervello pensare al di là della sua espansione che diavolo c’è.

Tutti nel pallone…


QUELLI A RIGHE ORIZZONTALI SONO DELLA CAMORRA.. QUELLI A RIGHE VERTCALI SONO DELLA JUVE.
Fonte: blog dell’Angese, noto vignettista.

Volevo lasciare l’appunto nel marasma della bufera del pallone che finalmente si è abbattuta con tutta la forza del marciume possibile.
Benvenuti nella realtà, cari amici tifosi e simpatizzanti.
Io, francamente, me ne frego come del resto me ne son sempre fregato del calcio. Da quella volta che ho appeso le scarpette al chiodo, dopo una non proprio encomiabile carriera da terzino destro nel Roteglia giovanile, me ne fotto un cazzo. Non dovevamo togliermi la fascia da capitano. Manca però altro, quelle belle serate alla Posta in 400 su 60 metri quadrati, immersi nella nebbia fumosa a guardarsi le partite. Roba di anni fa, divagavo un pò… Comunque tornando a far due chiacchere…
Pensavo al crollo morale del paese se salta in aria il calcio, cosa che oramai è in effetto domino inarrestabile estendendo le sue mani nell’impensabile. Milioni di appassionati nei pazzi, che come beoti nonostante un leggero retrogusto di pesce avariato, credevano nella purezza dello sport più affossato in Italia… Chissà dove andremo a finire con le inchieste aperte da 4 procure diverse e quasi 50 indagati. Tutta questa morale non serve, così come nemmeno dobbiamo stupirci nel Paese delle Banane. Quello che mi viene da farci due risate forse non sarà il cambio di governo e Mortadella a far ripartire l’economia, ma l’epurazione, speriamo definitiva, del nostro calcio.