Beta Journey

That Game Company è probabilmente uno dei team più atipici nel panorama dei videogiochi dell’attuale generazione ed una delle ragioni principale per cui Sony gli produce le loro idee. Ancora ben fiero il concetto di esclusiva, qui Sony non si smentisce. Dopo Flow e Flower arriva Journey, che secondo me li porterà alla consacrazione definitiva. Grazie ad un amico del Multiplayer Network ho avuto accesso alla beta, a numero chiusissimo dato che solo i primissimi acquirenti di Flower avrebbero ricevuto l’invito. Cosa posso dire di questa splendida e favolosa esperienza? Come fu per Limbo (occhio arriverà sui lidi Sonari e Pcisti entro un paio di settimane), la sensazione di avere qualcosa di unico, importante e imperdibile è forte e papabile. Lo stupore e lo spaesamento iniziale, lasciano presto posto per realizzare come si è andati ben oltre il semplice concetto di gioco da semplice intrattenimento sensoriale, da sempre sbandierato dagli sviluppatori con sfrontatezza e orgoglio. Connubio tra arte e poesia. Journey. Cos’è? Non si sa. Non si sa praticamente niente. Si viene presi e buttati in mezzo a una distesa di sabbia, senza aiuti, senza indicazioni se non sporadici tasti. Quindi che fare se non provare ad esplorare? Usare il nostro intuito, ecco magari seguire una luce, qualche piccolo e fioco indizio, se poi in fin dei conti il gioco ti guida (con la telecamera) procedendo pian piano attraverso piccoli enigmi che narrano la storia di chissà quale civiltà. Forse sta a noi rimettere insieme i pezzi. Forse. Perchè in definitiva come ho già detto, non si inquadra, ha tutto il sapore del mistico e ovattato inconscio, lo scoprire cosa ci aspetta in mezzo a un turbinio di suoni e colori che affondano le radici in chissà quale dimensione temporale. A seguire quella montagna luminosa. Nell’epoca dominata da FPS fotocopia, improbabili sensori di movimento, online e riciclaggio senza ritegno, ci sono team controcorrente in grado di sviluppare soluzioni e mondi da scoprire, in grado di rapire. Ancora senza data di uscita, perlomeno precisa e ferma ad un generico 2011.

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