Il fine giustifica i mezzi?

Girellando nei meandri della rete, ho scovato questa idea promossa dal PETA, People for the Ethical Treatment of Animals. Al di là di quello che potete pensare, dei nobili scopi, per me sono solo capaci di attirare l’attenzione in modo grottesco, se non dire di dubbio gusto e controproducente alla causa. Francamente inutile, una delle massime trovate sia sostenere che il Cristo fosse Vegetariano… Come poi… Fatti loro. Dunque l’ultima provocazione è un platform sidescrolling in flash con protagonista un procione che cerca di recuperare la sua pelle. Quel birbone di Super Mario ha pensato bene di squoiarlo per utilizzarne la pelliccia durante una delle note scorribande per salvare la Principessa Peach. Del resto non è una novità, questa “suit” viene puntualmente utilizzata nei videogiochi marieschi come potere speciale, ma evidentemente non la restituisce mai. “Tanooki”, in giappo vuol dire procione. Il PETA denuncia come tali animali vengano coltivati nelle fattorie cinesi e usati per farne cappelli (sono i maggiori esportatori al mondo). Dov’è la novità? Si sa. Denuncia perchè Super Mario con il suo comportamento ne legittimi l’utilizzo a fini di accessori per abbigliamenti e anzi sia una cosa normale. In pratica Mario è veicolo di un messaggio aberrante per gli animalisti. Il gioco è scadente ricorda una copia malfatta di Canabalt e I must Run per i Minis PSP/PS3, secondo ma veramente costoro credono così di fare breccia nell’opinione pubblica? Nel caso vogliate tentare, un click qui e siete già nel gioco.

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