Il ritorno di Castlevania

Godo poco. Uno dei franchise da me più amati torna in grandissimo spolvero nelle prossime settimane. Il 4 agosto arriverà in esclusiva solo per Xbox (via marketplace arcade) il ritorno alla tradizione 2D, l’old school alla Symphony of the Night per intenderci, che rimarrà l’unico e inimitabile ma le premesse per questo episodio fatto di gameplay tosto ed elementi rpg in quantità sono interessanti. E la chicca sarà la possibilità di giocarlo in coop fino in 6 contemporaneamente impersonando i big della saga, poi non si sa se manteranno il “marketplace” visto in Portrait of Ruin su Nintendo DS. Che non sarebbe male. Vedremo cosa salta fuori. Impaziente.

Mentre la devozione per l’attesa del fratellone, action in 3D (per intenderci alla Bayonetta o God of War, sebbene penso sarà meno complesso e qui viene in mente Dante’s Inferno) oramai è convulsiva, nonostante Ottobre non è lontanissimo. Il gioco è prodotto dagli spagnoli MercurySteam, non certo l’ultimo grido visto i suoi prodotti, Scrapland nel 2004 e il sufficiente Jericho nel 2007. Konami sa che uno dei franchise storici merita quanto di meglio possibile, soprattutto visto il passato, in 3D non c’è mai stato un onorevole Castlevania. Come se non bastasse siamo nel fiore (e quasi declino) della generazione di console attuale. Ora o mai più! Dicevo dei MercurySteam, sì non mi fanno impazzire. In supervisione c’è però un altro team, e parliamo del Kojima Productions. E qui non parliamo degli ultimi pirla, ma di un certo Hideo Kojima che ha inventato una serie che di nome fa Metal Gear Solid, un signore poco avvezzo a vedersi associato un gioco mediocre a fianco del proprio nome. Oltre ad esserne il produttore esecutivo. Lord of Shadow avrà con ottime probabilità uno script profondo ed appassionante, pieno di filmati senza ignorare la necessità di un gameplay solido e omaggiare la filosofia della saga quanto possibile. Dai video all’E3 si nota come la direzione sia quella giusta. Unico disappunto lo score vedrà come unico referente un compositore spagnolo, Oscar Araujo, tra l’altro molto bravo. Forse per la necessità di un tono emotivo, epico, fortemente occidentale per intenderci, la Yamane Michiru non era adatta. Però basta ascoltare la opening track nel suo sito… Insomma sarà una mancanza, Yamane ha sempre infuso uno stile che ha contribuito a rendere celebre Castlevania in tutti questi anni.

Un commento su “Il ritorno di Castlevania”

  1. Non sono mai stato un gran fan di Castlevania, apparteneva a un periodo in cui le console mi erano ancora estranee e preferivo dedicarmi al pc, però questo HoD sembra decisamente succulento (che vuoi, con l’età i gusti cambiano), soprattutto l’idea di giocarci in 6 (che bello vedere la mappa completa con le stanze in funzione).
    Ma il giocone in 3D, LoS, promette davvero molto ma molto bene.
    Speriamo solo di avere abbastanza tempo libero in quel periodo per giocarci.
    Grazie per avermeli fatti notare. 🙂

Lascia un commento